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23/10/2015 - 21:00

Grande vela oceanica: Trimarani, IMOCA 60 e Class 40

Jacques Vabre,
la Super-Transat

Da Le Havre a Itajaì in Brasile, parte la più lunga transatlantica: 5400 miglia. Per la classe IMOCA 60 sarà una anteprima del Vendée Globe 2016, con l'esordio dei Foil e il confronto tra barche di diverse generazioni. L'unico italiano in oceano è Giancarlo Pedote, sul trimarano Multi50. Barche, sponsor, protagonisti di una vela sempre più "stellare" - GALLERY FOTO E UNO SPECIALE DA NON PERDERE SU SAILY TV



Le Havre in festa vive i giorni della vigilia della Transat Jacques Vabre, la transatlantica più lunga (5400 miglia, oltre 10mila chilometri a vela attraversando l'Equatore, dalla Manica al Brasile) e più prestigiosa, con cadenza biennale. Ci sono 42 barche al via, e anche un italiano: Giancarlo Pedote, unico navigatore a rappresentare il nostro paese nel grande circo oceanico.

SU SAILY TV: SPECIALE JACQUES VABRE CON VIDEO DA NON PERDERE SULLE ULTIME STRAORDINARIE BARCHE DELLA VELA OCEANICA

E UN VIDEO A BORDO DEL TRIMARANO DI GIANCARLO PEDOTE


La Transat Jacques Vabre è una regata mitica, nata nel 1993. Si corre ogni due anni, in doppio, sulle antiche rotte della via del caffè, attraverso l’Atlantico. È una regata dura, complessa, ambita dai grandi velisti in quanto rappresenta una tappa imprescindibile per tutti quei progetti che puntano a future regate oceaniche in solitario, quali la Route du Rhum o, per gli Imoca, il Vendee Globe.

Il fatto che si tratti di una regata in doppio, consente allo skipper di sfruttare al massimo il potenziale dell’imbarcazione e di conseguenza conoscerne i limiti. Essere in due significa infatti potersi alternare per una migliore gestione delle energie, piuttosto che poter manovrare in due durante dei passaggi clou.


PER GLI IMOCA E' UN WARM-UP DA VENDEE
Occhi puntati sugli IMOCA 60, sia perchè sono la classe più numerosa al via (20 barche) e sia perchè sarà una grande occasione di confronto per tante barche e navigatori in preparazione per il Vendée Globe 2016, il giro in solitario senza scalo. Qui si corre in doppio e i grandi nomi si sprecano, Anche le nazioni rappresentate sono tante (ben 10) e l'assenza dell'Italia fa ancora più male, ricordando l'ultima vicenda dell'IMOCA 60 di Andrea Mura venduto a Michel Desjoyeaux. 

Ci sono anche 14 Class 40, questa classe si conferma attiva ma con qualche numero in meno rispetto all'edizione precedente (alla quale parteciparono anche due barche italiane, che stavolta non ci sono).

Quindi i trimarani più grandi quelli della classe Ultime, con grandi nomi anche qui, anche se con solo 4 iscritti, come nel caso dei Multi 50, categoria dove corre anche il nostro Pedote.


PEDOTE ALLA VABRE
Dopo una stagione in Multi50 che li ha visti vincitori del Grand Prix Guyader, l’Armen Race, il Grand Prix Las Palmas de Gran Canaria e il Trofeo Prince de Bretagne Sud Goëlo, Giancarlo Pedote e Erwan Le Roux partiranno domenica 25 ottobre alle ore 13.30 per la Transat Jacques Vabre, classica transatlantica in doppio che da Le Havre, in Normandia, porta a Itajai in Brasile.

Un totale di circa 5.400 miglia, poco più di 10.000 km, ovvero un quarto di giro del mondo.
 

È la prima volta che Giancarlo Pedote si misura in una traversata oceanica su un multiscafo, un’esperienza che rappresenta la realizzazione di una scelta compiuta a inizio anno, come spiega lo skipper italiano: «Sono molto contento di partire per la Transat Jacques Vabre in Multi50. Indubbiamente questo è l’evento più importante di un percorso di regate che ci ha coinvolto tutto l’anno, un percorso che si è svolto nel migliore dei modi e che mi ha permesso di imparare rapidamente il funzionamento della navigazione in multiscafo. Questa lunga navigazione di oltre 5000 miglia sarà il culmine di questa stagione 2015 che ho deciso di compiere su un tipo di barca differente, sconosciuto a me e ancora poco conosciuto in Italia. Adesso posso confermare di aver fatto una scelta corretta per il mio percorso di navigatore, importante soprattutto in relazione agli sviluppi futuri della vela, che vedrà i multiscafi sempre più protagonisti nelle regate oceaniche».
 

La Transat Jacques Vabre: una meta ambita da molti, un sogno che diventa realtà per Pedote
« Era il 2001. Ottobre 2001. Mi trovavo a Le Havre, lavoravo come preparatore su un monoscafo da 50 piedi. Ogni sera, finita la giornata di lavoro, mi sedevo a guardare le imbarcazioni pronte per la partenza e sognavo, un giorno, di essere dall’altra parte, di essere uno degli skipper a lasciare il pontile di Le Havre. Oggi, dopo 14 anni, il sogno si è realizzato».

14 anni di duro lavoro, impegno e sacrifici. La pubblicazione di 2 libri tecnici sulla vela, gli innumerevoli “skipperaggi” e lavori per mettere da parte i soldi e poter avere, un giorno, una barca tutta sua che gli avrebbe permesso di cominciare la professione di navigatore oceanico e partecipare un giorno anche alla Transat Jacques Vabre. 


La Transat Jacques Vabre 2015
Giunta alla sua dodicesima edizione, coinvolge quest’anno 42 tra monoscafi e multiscafi, suddivisi in quattro Classi.

Ci saranno, per la prima volta, 4 Ultime, i grandi multiscafi di lunghezza compresa tra 21,33 m (70 piedi) e 32,00 m (105 piedi) e una larghezza massima di 23 m che prendono il posto dei Mod 70 (trimarani monotipo di circa 21 metri) presenti nel 2013.

Saranno poi sul via di partenza anche 20 IMOCA, i monoscafi di 18 metri che corrono anche la Vendee Globe, alcuni dei quali saranno dotati quest’anno per la prima volta di foil; 14 Class 40, i monoscafi di 13 metri e i Multi 50, tra i quali figura il trimarano franco-italiano FenêtréA-Prysmian.
 

La Transat Jacques Vabre, per comunicare
La Transat Jacques Vabre è una regata molto importante anche per la grande visibilità e il ritorno mediatico di cui gode: in Francia il “villaggio” al porto di partenza per 10 giorni viene preso d’assalto da migliaia di spettatori e giornalisti; i giornali; le radio e tv dedicano ampio spazio allo svolgimento della corsa, la cui durata varia in base alla Classe dell’imbarcazione (si stima un minimo di 11 giorni per gli Ultime e 25 giorni per i Class 40).

Sono due le aziende coinvolte nel progetto di Erwan Le Roux e Giancarlo Pedote: FenêtréA, produttore francese di finestre, porte e persiane su misura, realizzate in PVC, alluminio e materiali misti, un'azienda che da vari anni sponsorizza il trimarano e Erwan Le Roux, e Prysmian Group, che segue la crescita professionale di Giancarlo dal suo debutto nel mondo dei solitari.


FenêtréA
Dominique Lamballe, direttore di FenêtréA, parla così dell’associazione con Giancarlo Pedote e Prysmian Group: «Siamo molto lieti che la società Prysmian Group e Giancarlo si siano uniti a noi per aprire nuove pagine di sensazioni per il 2015. Prysmian Group è una società molto conosciuta per il suo sviluppo e la sua tecnologia, soprattutto in Italia, che è una nazione nella quale vorremmo farci conoscere. La doppia comunicazione del Team (in Francia e in Italia) contribuirà a far conoscere FenêtréA sul territorio italiano e ad aumentare ancora di più la notorietà del brand Prysmian Group in Francia.

Al di là di questo, l'incontro con Giancarlo Pedote è stata molto positiva per noi. Con la sua storia, i suoi valori e la sua professionalità, Giancarlo ci ha subito convinto. Siamo fiduciosi circa il successo di FenêtréA-Prysmian guidato da questo duo. Buon vento».
 

Prysmian Group
Prysmian Group, leader mondiale nel settore dei cavi e sistemi per l’energia e le telecomunicazioni, supporta Giancarlo Pedote da 8 anni come Main Sponsor appoggiandolo nelle sue scelte agonistiche.

Quando a inizio anno lo skipper gli ha presentato questa campagna 2015 sul trimarano, il gruppo, sempre aperto alla crescita ed all’innovazione, ha accettato con entusiasmo, come spiega Valerio Battista, chief executive officer di Prysmian Group:

« Il business di Prysmian Group si basa sulla costante ricerca dell’ultima tecnologia da inglobare nel proprio processo produttivo e la capacità di adeguarsi al mercato con flessibilità e velocità. E’ con questo spirito che abbiamo letto e compreso le motivazioni di Giancarlo ad avvicinarsi al mondo dei multiscafi, che nella vela ha un peso sempre più importante. ».

«Un mondo, quello dei trimarani» spiega Lorenzo Caruso, Corporate & Business Communication Director di Prysmian Group, « che l’Italia ha potuto conoscere un poco di più grazie a Prysmian Group, quando abbiamo portato a Punta Ala il Multi50 per delle azioni di PR. Un’esperienza che ha entusiasmato dirigenti e clienti più di quanto ci aspettassimo. La vela, a certi livelli, parla al business non solo in termini di possibilità di comunicazione media e esterna: diventa un’occasione per parlare al proprio management e ai propri top client comunicando loro valori e metodologie propri dell’azienda ».
 

Come seguire la regata
Sarà possibile seguire la Transat Jacques Vabre sul sito ufficiale www.transat-jacques-vabre.com/ che conterrà una cartografia della regata.


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E UN VIDEO A BORDO DEL TRIMARANO DI GIANCARLO PEDOTE

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