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11/03/2013 - 16:33
Nel naufragio di un 32 piedi
Nel naufragio di un 32 piedi
Island Race (USA)
Muore un velista
Muore un velista
Un’altra tragedia della vela d’altomare in California: durante la Island Race di 140 miglia una barca rompe il timone e fa naufragio a San Clemente Island. Un morto e cinque naufraghi recuperati
Non sono anni fortunati per le regate veliche d’altura in California, e così dopo le tragedie del 2011 e 2012 anche quest’anno inizia malissimo, con una vittima e cinque feriti recuperati dalla Coast Guard.
Il fatto è accaduto durante la Island Race, in condizioni meteo definite “stormy ocean”, e la vicenda che ha portato alla tragica conclusione costata la vita a un velista si è svolta rapidamente. Nel corso della Island Race di 140 miglia nella baia di Los Angeles tra le isole Catalina e San Clemente, con arrivo a San Diego, organizzata dal San Diego Yacht Club insieme al Newport Harbor Yacht Club, con 39 barche al via. Lo yacht Uncontrollable Urge (Columbia 32 Carbon), ha rotto il timone, ha lanciato un mayday e attivato il segnale di soccorso Digital Selective Calling sul proprio VHF. La barca senza governo ha iniziato a scarrocciare in direzione dell’isola di San Clemente.
In una prima fase l’equipaggio ha declinato le offerte di assistenza da parte della Coast Guard e di altre imbarcazioni in regata, ritenendo di poter risolvere la situazione da solo. A quanto pare l’equipaggio si sarebbe poi rivolto a una società privata di salvataggio, che però a causa delle condizioni meteo non sarebbe stata in grado di intervenire.
Gli eventi sono precipitati quando, per cause da definire, l’equipaggio non è riuscito a mettere in mare il battello autogonfiabile, e subito dopo sono falliti alcuni tentativi di ancorare la barca. Una volta entrata nella linea dei frangenti, la barca è stata preda dei marosi, si è rovesciata subendo molti danni e l’equipaggio è finito in mare.
Quando alla fine è intervenuta un elicottero della Coast Guard è stato recuperato il corpo senza vita di Craig Thomas Williams, 36 anni, e di altri 5 velisti ancora in discrete condizioni, che sono stati portati in ospedale per accertamenti.
In un twitter prima della regata l’armatore aveva commentato le previsioni che parlavano di 25 nodi di vento: “Vedremo cosa sa fare questa barca!”, e comunque l’equipaggio di Uncontrollable Urge è definito esperto dagli altri partecipanti alla regata. Altre imbarcazioni hanno avuto avarie di vario genere e in molti si sono dovuti ritirare. Dopo l’incidente a Uncontrollable Urge, la regata è stata sospesa a largo di San Francisco.
Non sono anni fortunati per le regate veliche d’altura in California, e così dopo le tragedie del 2011 e 2012 anche quest’anno inizia malissimo, con una vittima e cinque feriti recuperati dalla Coast Guard.
Il fatto è accaduto durante la Island Race, in condizioni meteo definite “stormy ocean”, e la vicenda che ha portato alla tragica conclusione costata la vita a un velista si è svolta rapidamente. Nel corso della Island Race di 140 miglia nella baia di Los Angeles tra le isole Catalina e San Clemente, con arrivo a San Diego, organizzata dal San Diego Yacht Club insieme al Newport Harbor Yacht Club, con 39 barche al via. Lo yacht Uncontrollable Urge (Columbia 32 Carbon), ha rotto il timone, ha lanciato un mayday e attivato il segnale di soccorso Digital Selective Calling sul proprio VHF. La barca senza governo ha iniziato a scarrocciare in direzione dell’isola di San Clemente.
In una prima fase l’equipaggio ha declinato le offerte di assistenza da parte della Coast Guard e di altre imbarcazioni in regata, ritenendo di poter risolvere la situazione da solo. A quanto pare l’equipaggio si sarebbe poi rivolto a una società privata di salvataggio, che però a causa delle condizioni meteo non sarebbe stata in grado di intervenire.
Gli eventi sono precipitati quando, per cause da definire, l’equipaggio non è riuscito a mettere in mare il battello autogonfiabile, e subito dopo sono falliti alcuni tentativi di ancorare la barca. Una volta entrata nella linea dei frangenti, la barca è stata preda dei marosi, si è rovesciata subendo molti danni e l’equipaggio è finito in mare.
Quando alla fine è intervenuta un elicottero della Coast Guard è stato recuperato il corpo senza vita di Craig Thomas Williams, 36 anni, e di altri 5 velisti ancora in discrete condizioni, che sono stati portati in ospedale per accertamenti.
In un twitter prima della regata l’armatore aveva commentato le previsioni che parlavano di 25 nodi di vento: “Vedremo cosa sa fare questa barca!”, e comunque l’equipaggio di Uncontrollable Urge è definito esperto dagli altri partecipanti alla regata. Altre imbarcazioni hanno avuto avarie di vario genere e in molti si sono dovuti ritirare. Dopo l’incidente a Uncontrollable Urge, la regata è stata sospesa a largo di San Francisco.
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