Storia | Regata > International

13/11/2014 - 16:01

Federvela mondiale

ISAF avanti adagio
ma adesso riforme

Come è andata la conferenza annuale dell’ISAF a Palma di Maiorca? Pochi i temi e le decisioni importanti. La Medal Race dei 49er a Rio sarà come le altre (regata singola e punteggio doppio). Bocciato a sorpresa il nuovo Nacra 15 per Youth Worlds (resta il Sirena SL16). Annunciati (ma non svelati) nuovi sponsor per l’ISAF. Qualche tensione per la riorganizzazione dei rapporti con le associazioni continentali

 
di Fabio Colivicchi
 
L’International Sailing Federation (ISAF) da due anni presieduta dall’italiano Carlo Croce ha appena concluso il rito dell’Annual Conference. In passato evento dal quale arrivavano i grandi rivolgimenti dello sport della vela, nuove classi, nuove regole, nuovi trend. Decisioni spesso contrastate, quindi arrivate al culmine di lunghe e fitte trattative trasversali, attività di lobbying, la politica con il suo corredo di sorrisi e sgambetti. Dall’Annual Conference ISAF sono passati i grandi cambiamenti della vela, in particolare di quella olimpica. L’accorciamento progressivo delle regate, le 2 e poi anche 3 prove al giorno, le Medal Race, le classi acrobatiche, gli addii dolorosi (al match racing, al catamarano, alla Star) e le new entry (il catamarano che ritorna ed è misto, la classe acrobatica femminile)…
 
Due anni di cura-Croce sembrano aver in qualche modo normalizzato la federvela mondiale, che a Palma ha vissuto una Annual Conference quasi soporifera. La normalizzazione è un bene o un male? Ovviamente può essere entrambe le cose, a seconda di come la si guarda. Io vorrei tendere all’aspetto positivo. Bisogna intanto capire come si è arrivati a questo clima relativamente tranquillo: il motivo principale è la scelta di bloccare le classi olimpiche fino al 2020, ai Giochi di Tokio. Questo ha disattivato il 90% delle tensioni e degli interessi contrapposti. Il risultato è che oggi l’ISAF può forse sfruttare il mare calmo e mettere mano a un po’ di riforme, a una manutenzione interna quanto mai necessaria.
 
Quanto ci riuscirà, è un altro discorso. Di chiunque sia il merito dell’attuale normalità, adesso bisogna sfruttarla a dovere, altrimenti resterà un’occasione sprecata. L’ISAF deve guardare a se stessa in rapporto ai grandi cambiamenti in atto nel mondo sportivo, nei rapporti di forza tra varie discipline, nella complessità della vela stessa, che come sempre va dalle classi giovanili all’America’s Cup passando per Olimpiadi, altura, oceano e tanto altro. Ci vuole un’ISAF moderna capace di essere un riferimento visibile e di proporre le risposte prima ancora che arrivino le domande e le sollecitazioni.
 
La comunicazione, nell’era globale dell’informazione, non è mai abbastanza considerata, progettata, curata e dunque di qualità. Non a caso il presidente ISAF l’ha messa in cima alle sue priorità nel discorso alla conferenza di Palma. Certo i discorsi li porta via il vento, ma è già importante aver messo nero su bianco frasi come “la comunicazione è una priorità, una chiara comunicazione deve essere pertinente, tempestiva, accurata e di facile comprensione”, e sapere che uno come Gary Jobson (ex Coppa America, ex anchorman TV ed ex presidente della federvela USA) sta preparando dei piani di comunicazione per l'ente e quindi si spera per tutta la vela, almeno nelle ricadute.
 
Di manutenzione e riforme ha bisogno sempre la vela olimpica, anche se le classi sono bloccate. I formati restano sempre aperti alle novità (anche se a Palma è stata bocciata l’idea della classe 49er di fare tre Medal Race a punteggio singolo anziché una a punteggio doppio, come leggerete più avanti) e soprattutto c’è da dare impulso decisivo alla visibilità di questo sport e ai suoi protagonisti, anche nel quadriennio prima dei Giochi. Il premier Matteo Renzi ha invitato a Palazzo Chigi per felicitarsi le ragazze della Scherma che hanno vinto molte medaglie, ma anche la squadra femminile di Pallavolo che è arrivata quarta al Mondiale. Ma non ha invitato Giulia Conti e Francesca Clapcich, terze al Mondiale. E’ un caso italiano, ma si replica quasi in tutto il mondo. La vela olimpica resta uno sport marginale.

La Coppa del Mondo ISAF World Cup si sta rinnovando in senso spettacolare, televisivo, con premi in denaro e sponsor. Speriamo bene. Il primo test sarà ad Abu Dhabi tra pochi giorni, con l’anno zero della regata finale della World Cup tra i Top-20 di ogni classe. Partenze a tre minuti, Kiteboard, tante riprese video. L’Emirato diventa supercapitale della vela: in due settimane ospita il meglio della vela olimpica, e a seguire l’arrivo della seconda tappa della Volvo Ocean Race: beati loro, cosa si fa con i petrodollari...
 
Il presidente Croce a Palma ha annunciato con felicità uno sponsor (anzi due), ma singolarmente non ne ha fatto il nome. A quanto pare questi sponsor si sono riservati la decisione su quando e come presentarsi alla comunità velica. Strano modo di cominciare una collaborazione, anche se comprensibilmente Croce non ha voluto perdere l’occasione dell’annuncio nell’assise politica, pur lasciando ai partner i diritti acquisiti. Quasi certamente comunque uno dei due sponsor è il gigante dell’energia Gazprom. Sono sponsor ISAF, ma graviteranno principalmente sul terreno della vela olimpica e quindi del circuito World Cup e dei sottocircuiti continentali. Le risorse nello sport sono sempre benedette. Ma è importante che lo sport stesso abbia l’autonomia nel gestirle per i propri obiettivi di crescita, oltre che nel rispetto sacrosanto degli obiettivi di visibilità e di commercio dei brand aziendali. Lo strano annuncio-non-annuncio non lascia troppo tranquilli in questo senso.
 
Naturalmente certi antichi vizi non si perdono in pochi mesi: così in mancanza di veri contenziosi, nell’ISAF ci si è creati un problemino interno. C’è tensione per i rapporti della federvela mondiale con le associazioni delle federazioni veliche continentali (Eurosaf, Asaf, e compagnia). Queste ultime sono cresciute, hanno seminato paletti e si sono prese ambiti di responsabilità (organizzative, operative, persino decisionali) arrivando a sentire il bisogno di un riconoscimento ufficiale e quindi l’inserimento nella filiera ISAF. Un nuovo Committee? Un Executive formato da loro rappresentanti? Un Working party tra Executive e associazioni continentali ha buttato sul tavolo vari scenari.

Ma l’ISAF davanti a tanto entusiasmo autopropositivo adesso frena, vuole ricondurre tutto in modo chiaro nella propria orbita. La possibile mina che gravava su Palma così è stata disinnescata dalla politica, con i vecchi sistemi: submission ritirata, e avvio di una trattativa che si annuncia lunghissima e auto-legittimante, tra ISAF e associazioni continentali, rappresentate rispettivamente dal vicepresidente Chris Artkins, e dall’italiano Marco Predieri, presidente Eurosaf.
 
Del resto l’ISAF di Carlo Croce è nata al culmine di un confronto tra schieramenti che ha quasi spaccato in due la vela mondiale. E pur con gli aggiustamenti della politica, un po’ di brace è ancora viva sotto la cenere. Alla rielezione mancano due anni, gli uomini del presidente sono tranquilli della conferma, ma non mancano qua è la segnali di movimenti in senso contrario.
 
Una nota per chiudere: il “no” al Nacra 15, chiesto, progettato e presentato proprio con la finalità di selezionarlo per i Mondiali ISAF Youth e come propedeutico all’olimpico Nacra 17, è stata una sorpresa, ma forse denuncia un primo rigetto del fenomeno della monotipia imperante, e in parte una nuova dimostrazione di forza e indipendenza dell’ISAF rispetto alle aziende. Non è detto che questo cada a proposito, magari il Nacra 15 è una barca migliore del Sirena SL16 che invece resterà allo Youth. Ma è un segnale del quale tenere conto.

 
 
IL COMUNICATO FINALE SULL’ANNUAL CONFERENCE DI PALMA
Dopo otto intensi giorni di riunioni, si è conclusa a Palma di Maiorca l’ISAF Annual Conference 2014, con più di 500 delegati in rappresentanza di oltre 70 Paesi coinvolti in quello che è l’appuntamento più importante dell’anno per quanto riguarda il futuro della vela a qualsiasi livello. Appuntamento che si è chiuso con le votazioni, venerdì e sabato, dell’ISAF Council, che ha approvato (o bocciato) le varie proposte discusse nei giorni precedenti. Queste, in sintesi, le principali novità.

Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016
Dopo accese discussioni, è stato deciso il formato dell’ultimo giorno di regate per le classi 49er e 49er FX: per entrambe, i Giochi si chiuderanno con una Medal Race a punteggio doppio su un campo di regata senza delimitazioni e con un target time di 20 minuti. Sempre riguardo alle regate olimpiche, è stato inoltre deciso, per assicurare la massima trasparenza, che tutte le attrezzature saranno assegnate con un sorteggio pubblico.

Il Consiglio dell’ISAF ha poi approvato le raccomandazioni dell’Events Committee inerenti le regate da prendere in considerazione per quanto riguarda il Sistema di Qualificazione per Rio 2016 nel prossimo biennio, con l’obiettivo di garantire la partecipazione dei migliori atleti e allo stesso tempo un’ampia rappresentanza continentale (i dettagli delle regate sul sito dell’ISAF).

L’IFDS con l’ISAF
Si è poi finalmente concluso il processo di fusione tra l’IFDS (l’Associazione Internazionale della vela per disabili) e l'ISAF, con la creazione dell’ISAF Disabled Sailing Committee, che sarà responsabile delle regate veliche dei Giochi Paralimpici (e relative selezioni), dei Campionati Mondiali IFDS e di tutti gli aspetti legati all’attività della vela paralimpica.

Classificazione degli atleti
La submission 025-14 che riguardava la classificazione degli atleti è stata ritirata prima della riunione del Consiglio, ma con un accordo che prevede l'attuazione di una revisione del sistema, che sarà discussa tra l'Executive e l’ISAF Sailor Classification Commission.

ISAF Youth Worlds
Sarà Corpus Christi, nel Texas, la sede dell’ISAF Youth Sailing World Championship 2018: niente Mondiali per la nostra Lampedusa, quindi, candidata ad ospitare la manifestazione, con la speranza che nella splendida isola possano comunque essere organizzate altre manifestazioni di livello internazionale. Il Consiglio ha inoltre approvato, sempre per i Mondiali giovanili, il programma le seguenti classi a partire dall’edizione 2017: Laser Radial M, Laser Radial F, 420 M, 420 F, RS:X 8.5 M, RS:X 8.5 F, Sirena SL16, 29er M e 29er F. L’Equipment Committee ha poi proposto, sempre a partire dal 2018, il nuovo Nacra 15 come futuro catamarano open al posto del Sirena SL16, proposta che sarà discussa all’ISAF Mid-Year Meeting 2015 in programma a metà anno a Muiden, in Olanda.

Varie
Il Campionato del Mondo ISAF di Match Race femminile 2016 è in programma a Sheboygan, negli Stati Uniti, mentre Noumea, in Nuova Caledonia, ospiterà l’ISAF Youth Match Racing World Championship 2016, previa definitiva assegnazione dopo una visita in loco. La Nations Cup Grand Final 2015 si disputerà invece a Vladivostock, in Russia, mentre le finali continentali della medesima Nations Cup si terranno a Buenos Aires (ARG), Zallaq (BRN), Howth (IRL), San Diego (USA), Tunisi (TUN) e Brisbane (AUS).
Macao e Montserrat hanno inoltre ricevuto lo status di nuovi membri associati dell’ISAF.
La submission 127-14 riguardante le Regole di Regata è stata approvata ed entrerà in vigore dal 1mo gennaio 2015. Altre modifiche alle Regole di Regata sono state approvate a seguito delle raccomandazioni delle commissioni di esperti e saranno inserite nella prossima edizione delle Regole di regata per il quadriennio 2017-2020.

Come già accennato, l’ISAF Mid-Year Meeting 2015 si svolgerà a Muiden, in Olanda, dal 7 al 9 maggio 2015, mentre la prossima ISAF Annual Conference si terrà a Sanya, in Cina, dal 7 al 14 novembre 2015.

I dettagli di tutte le decisioni prese in occasione dell’Annual Conference 2014, presenti nei verbali delle riunioni del Consiglio ISAF e di tutti i comitati, saranno pubblicati nelle prossime settimane all’indirizzo www.sailing.org/meetings.

Commenti