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29/11/2019 - 10:07
Sale la febbre Vendée Globe 2020-21. Ecco l'ultima barca quasi pronta
Imoca secondo Manuard Tripon sorprende tutti
FOTO - Le prime immagini nelle fasi finali di costruzione del nuovo IMOCA 60 di Armel Tripon: L'Occitane en Provence. Una barca ricca di spunti e novità interessanti: il progettista Sam Manuard (spesso gettonato da navigatori italiani in passato) ha scelto una strada diversa dagli scafi dei concorrenti - VPLP, Verdier, Kouyoumoudjian - con sezioni di prua molto larghe stile "scow", e carena sensibilmente più stretta. Le prime dichiarazioni dello skipper (già vincitore della Mini Transat 2003)
(Christophe Julliand) Svelato il nuovo IMOCA dello skipper Armel Tripon, recente vincitore della Route du Rhum nella classe Multi 50 e, più in là nel tempo della Mini Transat 2003. Per la costruzione del 60 piedi con il quale intende partecipare alla prossima edizione del Vendée Globe, giro del mondo in solitario e senza scalo che partirà da Les Sables d'Olonne a novembre 2020, Tripon ha deciso di collaborare con Sam Manuard, progettista oceanico ben noto in Italia che ha disegnato i tre Class 40 costruiti da Bert Mauri, il prototipo Mini 650 756 di Andrea Caracci poi di Alberto Bona, o il Class 950 Tenace di Alessandro Bruno poi di Michele Zambelli.
Per il suo esordio nel campo dei monoscafi di 60 piedi, in collaborazione con il navigatore Armel Tripon, Sam Manuard ha concepito uno scafo molto diverso dai concorrenti progettati dallo studio VPLP, da Guillaume Verdier o da Juan Kouyoumoudjian. Diverse innanzitutto le sezioni anteriori che presentano una prua larga tipo Scow, tendenza già esperimentata da Manuard nell'ultimo dei suoi Class 40 (leggi QUI).
La prua non è completamente tonda come sui prototipi Mini 650 perché, un po' come sui Class 40, il regolamento IMOCA impone un limite sulla posizione del baglio massimo. Questa barca presenta altre particolarità interessanti: la posizione dei foil è molto più avanzata rispetto ai suoi futuri avversari e la carena è globalmente più stretta.
“Il concetto generale”, ha spiegato Tripon ai giornalisti di Voiles & Voiliers, “è di creare una prua a forma di spatola curva che permette alla barca di passare meglio il mare formato alle andature portanti, poiché quando la barca va veloce, possa superare le onde. Grazie ai volumi, la barca ingavona di meno, è l'effetto prodotto da questo tipo di carena. Così ci sono meni colpi di freno e quindi velocità medie più elevate. Sappiamo che il percorso del Vendée Globe rappresenta grosso modo il 70 per cento di andature portanti e il 30 per cento di reaching.”
Armel Tripon a sinistra e il progettista Sam Manuard e la prua rivoluzionaria del futuro 60 piedi L'Occitane
Direzione e forza del vento non sono però gli unici elementi ad essere stati presi in considerazione nella concezione di una barca da giro del mondo. Per le previsioni di VPP, sono fondamentali anche le caratteristiche del mare e del moto ondoso. Nella stessa intervista il progettista Sam Manuard spiega che il concetto di una barca con prua a spatola come quella che ha disegnato non è poi così lontano dalla forma degli sci da freeride pensati per essere usati nella neva alta, diversi dagli sci da velocità pensati per le piste. Anche qui si tratta di passare sopra, senza rallentare. Per quanto riguarda la posizione dei foil laterali molto avanzati, il vantaggio è di poter ritirarli totalmente dall'acqua quando non servono.
La barca è in costruzione presso Black Pepper Yachts, cantiere specializzato fin qui nella costrzione di day boat moderni e porterà i colori di L'Occitane, sponsor che si è visto anche sul circuito Mini 650. Il varo è previsto per le prossime settimane.
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