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17/06/2011 - 15:10

Prima intervista a Mike Sanderson, lo skipper neozelandese di Sanya, la barca cinese alla Volvo

Il kiwi che porta la Cina in oceano

Dichiarazioni di Mike Sanderson, skipper di Team Sanya, in occasione di un'intervista rilasciata a Pechino in occasione della presentazione ufficiale della sfida cinese alla Volvo Ocean Race 2011-12
 
Saily - Mike, perché una sfida dalla Cina, e cosa può portare?
Mike Sanderson - L'obiettivo è che la Cina venga vista come una nazione che può dare qualcosa alla navigazione oceanica. Quando mi è stato chiesto se ero preparato ad affrontare questo progetto, naturalmente ho dovuto vedere la cosa in termini più ampi, e vedere quali sarebbero state le vere sfide. E, per me, ciò significa fare dele buone cose con un team che nessun altro crede possa farcela.
Si tratta anche di sviluppare la visibilità della vela in Cina attraverso la spinta data dalla Volvo Ocean Race. Non posso negare che questo è un primo passo verso una futura partecipazione nella prossima regata con un'alternanza di velisti cinesi a bordo e nel team di terra, per far crescere la cultura velica in Cina.
Il budget che abbiamo a disposizione ci permetterà di dare un primo lancio dell'evento, ma cercheremo di fare del nostro meglio già in questa edizione del giro, per stimolare una maggiore partecipazione nelle nuove generazioni.

 
S - Quanti velisti cinesi saranno imbarcati?
MS - L'idea è di avere un team di cinesi imbarcati a rotazione. Ci piacerebbe poterne avere quattro, ma ce ne sarà almeno 1. Puntiamo ad avere 3 o 4 atleti nell'equipaggio, e 1 o 2 a bordo contemporaneamente. Di certo non si tratterà dell'MCM (il componente dell'equipaggio addetto alla comunicazione) perché abbiamo necessità che i velisti cinesi siano di fronte e non dietro alla telecamera, perché ne abbiamo bisogno per fare in modo che il pubblico cinese ci segua.
 
S - Che barca utilizzerete?
MS - Siamo ancora in fase di definizione, abbiamo verificato tutte quelle che hanno preso parte alla scorsa edizione. Puntavamo su Ericsson 4, ma abbiamo dovuto verificare esattamente cosa ci serve per fare bene in questa regata. Una delle opzioni era di prendere lo scafo vincitore dell'ultima edizione per fare punti, un'altra di trovare un mezzo per salire sul podio in tutte le condizioni.
Attualmente stiamo vagliando ogni possibilità e c'è un valido candidato alla scelta finale. Annunceremo la nostra decisione fra una decina di giorni.

 
S - E dell'equipaggio cosa può dire, si è sentito parlare di un componente irlandese...
MS - E' presto per poter fare dei nomi, ma siamo verificando ogni possibilità. Prendere 10 velisti ora, avrebbe rivelato le nostre carte. In ogni caso abbiamo bisogno di un buon mix di esperienza, di velisti sotto i trent'anni e di cinesi. E' molto probabile che ci sia un irlandese a bordo. E' ancora presto ma abbiamo fatto una selezione e poter contare su questi nomi sarebbe fantastico, si tratta però di incastrare tutti i tasselli e far funzionare il tutto. Abbiamo una gran voglia di arrivare a Galway, perché speriamo che il benvenuto sia come quello che era stato dato a Green Dragon.
 
S - E' una campagna per una o due edizioni?
MS - Bella domanda... Ho sempre dei dubbi quando i team annunciano due partecipazioni prima di averne fatta almeno una, tuttavia credo che questa sia una campagna con aspirazioni molto più alte per il poco tempo che abbiamo a disposizione.
Non siamo in grado di costruire una barca nuova per questa edizione e abbiamo fatto molta attenzione al budget per non fare passi falsi. Il progetto è di lavorare su una versione uno e poi su una due, ma per ora siamo totalmente focalizzati su questa campagna.

 
S - Lei ha vinto due volte, quali crede siano le qualità necessarie per un team vincente?
MS - La Volvo Ocean Race è una regata fatta di persone, e io dico sempre che sono i velisti veloci a fare le barche veloci.
Per quel che riguarda ABN AMRO, siamo stati tanto fortunati da vincere, un team che ha creato una barca e l'ha portata come si doveva. Le persone sono sempre state al centro della Volvo Ocean Race e non ci sono dubbi che sarà così anche per questa edizione. Sono certo che se si mettessero in fila tutti i velisti della VOR non se ne troverebbe uno solo scontento.
Si tratta di mettere insieme un gruppo di persone che vogliano lavorare insieme, questa volta o la prossima, ma che abbiamo lo stesso sogno.
 

S - Quanto competitiva pensa possa essere una barca di vecchia generazione?
MS - Dobbiamo fare molta attenzione alle modifiche da apportare, ma abbiamo senza dubbio un vantaggio sul peso di bulbo e chiglia. Abbiamo fatto questo ragionamento: Ericsson4 era molto veloce in partenza, il Mostro e Telefónica erano veloci con le arie leggere. Quindi dobbiamo lavorare sui modelli meteo per vedere quali sono le caratteristiche ideali. Le cinque barche nuove sono state pensate per avere velocità di punta alte, con le restrizioni al numero di vele potrebbero esserci grandi differenza, questa volta. La prossima Volvo Ocean Race sarà sicuramente la più combattuta mai vista se si comparano i team, è difficilissimo fare distinguo fra le barche. Perciò noi dovremo probabilmente posizionarci in maniera differente. Vuol dire che dovremo cogliere le occasioni, quando un altro team può incappare in una tappa sfortunata. Quando mi hanno chiesto se potessimo essere comparati a un piccolo team di Formula1, che si sposta per lasciar passare i team maggiori, ho risposto no!
 
S - Pensa di poter coinvolgere qualcuno dei velisti di ABN AMRO? E' una cosa semplice?
MS - La tempistica gioca a nostro favore perché ci sono molti più velisti di Coppa America in giro. I veterani della Volvo Ocean Race stanno invecchiando, ma i ragazzi di ABN AMRO e Illbruck sono ancora nel gioco, quindi c'è un buon numero di persone fra le quali scegliere, mi sono stupito di quante siano io stesso. Almeno cinque o sei timonieri di ABN AMRO potrebbero rifare la regata e un timoniere veloce significa molto. Sono molto contento di vedere quanti siano disponibili a correre la Volvo Ocean Race.
 

S - Quando pensate di arrivare in Europa?
MS - Se riusciamo a combinare le cose per tempo, ci piacerebbe partecipare al Fastnet, la costa meridionale dell'Inghilterra sarebbe anche una buona base per prepararsi alla partenza. Ma non abbiamo ancora affrontato il problema in dettaglio, per ora. Prima di tutto dobbiamo comprare la barca e fare i lavori necessari. Sarebbe ottimo poter avere la barca pronta persino una sola settimana prima.


LA NOTIZIA DEL TEAM CINESE ALLA VOLVO OCEAN RACE

TEAM SANYA, CINESI AL GIRO

La vela cinese per 9 mesi intorno al mondo con la prossima Volvo Ocean Race. Nasce Team Sanya (dal nome della città che sarà sede di tappa), guidato dall'esperto skipper kiwi Mike Sanderson. E stavolta la Cina vuole vincere. Il commento di Li Quanhai, vice presidente della China Yacht Association

 
 
La Cina si avvicina? La Cina ci sorpassa, ci surclassa, mette la freccia e se ne va... Anche nella vela mondiale, sempre più, la legge del più forte economicamente e socialmente si va affermando. E così, dopo la sfida alla Coppa America, considerata seria e molto ben finanziata, ecco che la vela del dragone gigante mette a segno un altro colpo a sensazione, iscrivendo un team al giro del mondo Volvo Ocean Race. E non sarà male ricordare - en-passant - che proprio la Volvo, brand automotive di nascita svedese, è passato in mani (e capitali) cinesi proprio qualche tempo fa.
 
Insomma anche nella vela, come in molti altri campi, la Cina sta assumendo un ruolo di grande protagonista. Ed è un bene. La presenza alla Volvo Ocean Race non è da comprimari: Team Sanya punta a vincere, a partire dallo skipper neozelandese Mike Sanderson. Un obbiettivo storico e che affascina il pubblico poichè finora, malgrado le sue enormi risorse tecniche e finanziarie, la più popolosa nazione al mondo non si è mai aggiudicata una regata intorno al mondo.
 
Chi è Mike Sanderson? Il velista oceanico kiwi, 40 anni, vanta una esperienza notevole e non solo in Altomare. Ha tre campagne di Coppa America alle spalle (compresa la vittoriosa difesa del 2000 a Auckland contro Luna Rossa), ed è stato il randista di BMW Oracle nell'edizione del 2003 sempre a Auckland. Ha partecipato anche quale direttore tecnico alla sfida di Team Origin di Keith Mills. Ha già vinto due volte la Volvo Ocean Race, la seconda con ABN AMRO (6 vittorie su 8 tappe) e sarà naturale per lui cercare di ripetersi con il nuovo equipaggio composto di un mix di velisti esperti e neofiti cinesi. Sposato con la famosa velista inglese Emma Richards, Mike è stato anche nominato Rolex ISAF Sailor of the Year dalla federvela mondiale nel 2006. Non fa mistero di ispirarsi a Grant Dalton per le sue doti di leadership.
 
Team Sanya sarà così il settimo team a partecipare al giro del mondo e il suo leader dovrà confrontarsi con campioni del calibro dell'americano Ken Read (Puma) e il francese Franck Cammas (Groupama 4), o gli spagnoli Iker Martinez e Xabi Fernandez (Telefonica).
 
"E' un'opportunità fantastica poter regatare per i colori di un paese e di una cultura come quelli cinesi - ha dichiarato Sanderson in occasione della presentazione ufficiale del Team Sanya a Pechino - Stiamo costruendo un team forte e siamo pronti ad affrontare questa incredibile sfida. Vogliamo mettere determinazione e impegno nel rappresentare questo grande paese così ricco di ambizione, dinamismo e energia."
 
La Cina, come avviene anche in altre discipline, ha un enorme potenziale da esprimere nella vela e una vittoria nella storica Volvo Ocean Race, un tempo Whitbread Round the World Race, darebbe un impulso enorme alle sue ambizioni. La regata è considerata come il più importante evento velico per monoscafi e partirà da Alicante in Spagna il prossimo 29 ottobre per concludersi a Galway, in Irlanda a luglio, essendo quindi il più lungo evento sportivo al mondo.
 
La Volvo Ocean Race visiterà i cinque continenti e farà tappa nella località cinese di Sanya dal 4 al 19 febbraio. Altre sedi di tappa saranno Città del Capo in Sudafrica, Abu Dhabi, Auckland in Nuova Zelanda, Itajai in Brasile, Miami negli USA, Lisbona in Portogallo e Lorient in Francia.
 
Li Quanhai, vice presidente della China Yacht Association ha dichiarato: "La Cina è una potenza nel campo sportivo e ha notevoli risorse nautiche. Il nostro coinvolgimento in eventi velici al top, come i Giochi Olimpici e la Volvo Ocean Race, migliorano in maniera significativa lo sviluppo della nautica cinese. Lo svolgimento di diversi eventi di rilevanza, come la China Cup International Regatta e la Hainan International Regatta, ha fatto conoscere lo sport della vela al pubblico vogliamo renderlo ancor più popolare e diffuso."
 
Knut Frostad, CEO della Volvo Ocean Race: "Siamo felicissimi dell'arrivo di Team Sanya e del ritorno di Mike Sanderson, un veterano e un ottimo ambasciatore della Volvo Ocean Race. Questo sarà il settimo team a partecipare e rappresenterà non solo un contendente di primo piano ma sarà anche uno strumento per lo sviluppo della vela e dei suoi fan in Cina. Team Sanya permetterà loro di essere ancora una volta parte della Volvo Ocean Race e rappresenterà una piattaforma straordinaria per raggiungere nuovo pubblico, attraendo anche potenziali turisti nella zona di Sanya e in tutta la Cina."
 
Il vicesindaco di Sanya, Wu Yanjun, ha concordato nel dire che la sua città avrà grandi benefici da questa opportunità. "Ospitare manifestazioni come la Volvo Ocean Race migliorerà direttamente anche le nostre strutture per la vela e la nautica."
 
"Possiamo sfruttare questa chance per migliorare la nostra immagine come destinazione turistica, dimostrando di essere in grado di ospitare eventi di livello mondiale. Team Sanya sarà un ottimo portacolori per promuovere la città e la regione di Hainan nel mondo."
 
Sanya, l'Hawaii d'Oriente
Conosciuta come l'Hawaii dell'oriente, Sanya si trova nella provincia cinese di Hainan è ha vinto la dura competizione per diventare una delle dieci sedi di tappa della regata 2011-12. La località esatta che accoglierà la flotta è is Luhuitou Bay, dove i lavori di costruzione verranno ultimati per l'agosto 2011, trasformandola in una moderna marina internazionale.
 
La precedente partecipazione della Cina nella regata fu nell'edizione 2008/2009 con il team Green Dragon, che rappresentava anche l'Irlanda. E ci sarà ancora un sapore irlandese nel Team Sanya , visto che l'ente di promozione del turismo dell'isola, Discover Ireland, ha rinnovato il suo supporto come sponsor secondario.
 
Uno dei maggiori produttori di abbigliamento tecnico al mondo, la norvegese Helly Hansen, sarà invece partner ufficiale di Team Sanya e fornirà capi tecnici e non per l'equipaggio. La Blue Ocean Protection Association con sede proprio a Sanya, invece, condurrà test scientifici a bordo dello scafo cinese per la protezione dell'ambiente, diffondendo la nozione di rispetto degli oceani in tutte le località che il team visiterà.
 

 

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