Parte l'iter per la revisione del Codice della Nautica
Parte l'iter per la revisione del Codice della Nautica
Il Governo scopre
che c'è la nautica!
che c'è la nautica!
Annuncio a sorpresa: alla vigilia del Salone Nautico il presidente del Consiglio scopre che esiste anche la nautica!
Se ci dobbiamo emozionare perché il premier parla di nautica in un suo discorso pubblico, allora vuol dire che siamo davvero sul bordo sbagliato. Che un Governo, qualsiasi Governo, parli di nautica, sappia che esista, ne conosca numeri e potenzialità, dovrebbe essere la normalità in un paese con la nostra cultura e la nostra geografia. Come è tristemente noto, invece, i Governi, praticamente tutti i Governi, hanno sempre ignorato o trattato la nautica da parente povero, quando non con disprezzo come parente ricco. In un modo o nell’altro, la nautica ha avuto poco o niente dalle istituzioni. In cambio ha dato sempre moltissimo, in fatturato, occupazione, flusso fiscale.
Adesso Enrico Letta, capo di un Governo che rischia di cadere ad ogni metro, “parla” della nautica in un discorso, inserisce la nautica in un decreto volto ad attrarre investimenti, e noi ci emozioniamo (“Non era mai successo prima che un Presidente di Consiglio cominciasse una conferenza stampa parlando del nostro settore”). Bozze di provvedimenti che dovranno passare per il Parlamento (altra istituzione sulla cui durata in vita è lecito nutrire qualche dubbio) e sappiamo quanto a lungo rischiano di restarci.
Ma va bene. Siccome siamo i soliti ottimisti, vogliamo dare credito al capo del Governo, e lo aspettiamo al salone.
Ecco un estratto delle parole del Presidente Enrico Letta alla riunione del Consiglio dei Ministri sul piano "Destinazione Italia" per l'attrazione degli investimenti esteri e il rilancio della competitività, che prevede importanti provvedimenti per la nautica.
"Mi preme sottolineare il fatto che abbiamo approvato in Consiglio dei Ministri anche un provvedimento di cui vorrei sottolineare l'importanza, anche in vista del Salone Nautico di Genova della settimana 2-6 ottobre, e cioè lo schema di legge delega per la revisione del Codice della Nautica approvato oggi, comincerà l'iter. È un provvedimento di attenzione molto forte nei confronti del settore, in particolare su tutto il tema della semplificazione degli adempimenti burocratici, tutto il tema dell'introduzione delle normative di sicurezza che sono e che saranno specifiche. La questione del bollino blu, quindi la razionalizzazione delle attività di controllo, sempre per venire incontro a il comporre le esigenze di sicurezza, ma anche con l'evitare che ci sia una serie di sovrapposizioni inutili che finiscono per pesare nei confronti degli operatori. Insomma, tante importanti introduzioni normative, che, ovviamente, adesso devono andare in Parlamento, perchè poi il Parlamento svolgerà il suo iter. Speriamo che lo schema di legge delega per la revisione del Codice della Nautica avvenga in tempi rapidi, perchè ritengo e riteniamo che questo sia il secondo tempo degli interventi che sul tema della nautica da diporto abbiamo già svolto nel "decreto del fare", e quindi prima dell'estate, e credo che siano stati molto importanti. Andrò io stesso a inaugurare il Salone di Genova su questi temi, cercando di dare un segnale di forza al settore."
E allora torniamo a sperare, in fondo andar per mare ci abitua alla pazienza, no?
Se ci dobbiamo emozionare perché il premier parla di nautica in un suo discorso pubblico, allora vuol dire che siamo davvero sul bordo sbagliato. Che un Governo, qualsiasi Governo, parli di nautica, sappia che esista, ne conosca numeri e potenzialità, dovrebbe essere la normalità in un paese con la nostra cultura e la nostra geografia. Come è tristemente noto, invece, i Governi, praticamente tutti i Governi, hanno sempre ignorato o trattato la nautica da parente povero, quando non con disprezzo come parente ricco. In un modo o nell’altro, la nautica ha avuto poco o niente dalle istituzioni. In cambio ha dato sempre moltissimo, in fatturato, occupazione, flusso fiscale.
Adesso Enrico Letta, capo di un Governo che rischia di cadere ad ogni metro, “parla” della nautica in un discorso, inserisce la nautica in un decreto volto ad attrarre investimenti, e noi ci emozioniamo (“Non era mai successo prima che un Presidente di Consiglio cominciasse una conferenza stampa parlando del nostro settore”). Bozze di provvedimenti che dovranno passare per il Parlamento (altra istituzione sulla cui durata in vita è lecito nutrire qualche dubbio) e sappiamo quanto a lungo rischiano di restarci.
Ma va bene. Siccome siamo i soliti ottimisti, vogliamo dare credito al capo del Governo, e lo aspettiamo al salone.
Ecco un estratto delle parole del Presidente Enrico Letta alla riunione del Consiglio dei Ministri sul piano "Destinazione Italia" per l'attrazione degli investimenti esteri e il rilancio della competitività, che prevede importanti provvedimenti per la nautica.
"Mi preme sottolineare il fatto che abbiamo approvato in Consiglio dei Ministri anche un provvedimento di cui vorrei sottolineare l'importanza, anche in vista del Salone Nautico di Genova della settimana 2-6 ottobre, e cioè lo schema di legge delega per la revisione del Codice della Nautica approvato oggi, comincerà l'iter. È un provvedimento di attenzione molto forte nei confronti del settore, in particolare su tutto il tema della semplificazione degli adempimenti burocratici, tutto il tema dell'introduzione delle normative di sicurezza che sono e che saranno specifiche. La questione del bollino blu, quindi la razionalizzazione delle attività di controllo, sempre per venire incontro a il comporre le esigenze di sicurezza, ma anche con l'evitare che ci sia una serie di sovrapposizioni inutili che finiscono per pesare nei confronti degli operatori. Insomma, tante importanti introduzioni normative, che, ovviamente, adesso devono andare in Parlamento, perchè poi il Parlamento svolgerà il suo iter. Speriamo che lo schema di legge delega per la revisione del Codice della Nautica avvenga in tempi rapidi, perchè ritengo e riteniamo che questo sia il secondo tempo degli interventi che sul tema della nautica da diporto abbiamo già svolto nel "decreto del fare", e quindi prima dell'estate, e credo che siano stati molto importanti. Andrò io stesso a inaugurare il Salone di Genova su questi temi, cercando di dare un segnale di forza al settore."
E allora torniamo a sperare, in fondo andar per mare ci abitua alla pazienza, no?
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