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22/12/2013 - 21:13

MC²60 da McConaghy

Il cat da crociera
che batte i racer

Il catamarano da crociera MC²60 di McConaghy, da poco varato, protagonista di importanti regate d’altomare. "Con 28 nodi, sui monoscafi in cerata tutti bagnati, noi mangiamo fois-gras e beviamo vino rosso in t-shirt". Vediamo da vicino questo catamarano che ridefinisce stile e velocità a vela - FOTO
 
E’ il primo catamarano di una serie che comprenderà sorelle maggiori e minori. Viene da un cantiere leader globale comeMcConaghy, porta firme eccellenti nel campo dei multiscafi, e adesso comincia a mantenere ciò che prometteva: ridefinire i concetti di stile, lusso e velocità a vela, nella nuova generazione di catamarani da crociera in composito.
 
Nelle 656 miglia delle regata Hong Kong Vietnam Race, solo il maxi Ragamuffin 90 con lo skipper Syd Fisher e 20 velisti professionisti a bordo, ha preceduto il catamarani MC²60. Ciò che sorprende è che a bordo di quest’ultimo erano solo in 6: l’architetto Renaud Bañuls, il velaio Cesar, il oroject manager Bruno Laurent, l’armatote Raphaël Blot, e due ragazzi del suo equipaggio sin dai tempi dei monoscafi… Mach²  ha percorso le 656 miglias in 49 ore e 3 minuti, battendo TP52 da regata e altre barche molto preparate.
 
DIFFERENZE DI VITA A BORDO ALLA STESSA VELOCITA’
La regata ha offerto un banco di prova chiaro per fare un confronto sul modo di navigare tra due concetti di barche davvero distanti. Le condizioni sono state a tratti molto dure, con mare mosso e vento forte. Molti equipaggi hanno raccontato di aver indossato per gran parte del percorso i giubbotti di salvataggio, e di essere stati spesso investiti dai gettiti d’acqua delle onde.
 
Questa la risposta dell’armatore di MC²60 Raphaël Blot: “Le uniche docce che abbiamo fatto a bordo sono state quelle nei bagni delle cabine… Non abbiamo dovuto indossare cerate, ma solo calzoni corti e t-shirt. Abbiamo sentito che i ragazzi dei monoscafi da regata hanno vissuto ore difficili fuori bordo. Noi abbiamo avuto fois-gras e vino rosso mentre andavamo a 20-25 nodi, e un paio di volte abbiamo planato a 30 nodi”.
 
Meglio il mono o il multiscafo? L’annosa questione rischia di riaprirsi con gli sviluppi recenti sia nella tecnologia che nella progettazione, che sembrano dare ai fautori dei multiscafi maggiori chanche. In effetti gli ultimi catamarani sembrano in grado di fare maggiori progressi rispetto ai “rivali” monoscafi.
 
Il concept del MC²60, annunciato circa due anni e mezzo fa, era quello di realizzare uno yacht che raggiungesse una media di prestazioni a vela simili a quelle di un TP52, ma con la “veste” di un comodo cat da crociera, completo di tutti i confort per 10 ospiti a bordo. “Penso che stiamo dimostrando che quell’idea funziona – ha detto ancora Renaud Bañuls – Non solo la barca va anche meglio delle aspettative, ma trasmette sicurezza in ogni condizione, parte in planata al lasco senza sforzo. Più ancora delle punte di velocità a 30 nodi, ci ha impressionato il fatto di aver navigato con Mach2 per 4 ore con tutta la randa e il gennaker, con vento a 20-28 nodi, senza per questo avere l’impressione di spingere troppo la barca o essere superinvelati”.
 
Il cat MC²60 è un semi-custom, il secondo esemplare dopo Mach2 si chiama Dragon ed è stato varato da poco, si trova a Hong Kong e sta per iniziare una crociera nel Sud Est asiatico. I due cat hanno interni con identico lay-out ma colorazioni diverse, mentre cambia qualcosa nei lay-out del pozzetto, perché quello di Mach2 è stato pensato per una gestione in solitario.
 
L’articolo di Saily con le anticipazioni (nel febbraio 2012!)
 
http://www.mc2catamarans.com

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