Storia | Regata > Vela Oceanica
18/03/2014 - 13:32
L'uomo che cammina sull'albero del suo 60 piedi!
L'uomo che cammina sull'albero del suo 60 piedi!
Il backstage
del tuffo di Alex
del tuffo di Alex
Avete presente il video virale del navigatore Alex Thomson che prima risale i quasi 30 metri di albero del suo IMOCA 60, poi resta in testa d'albero, in piedi, per alcuni (lunghi) secondi, e infine si tuffa nell'oceano, il tutto in completo nero e cravatta? Vi sveliamo il backstage dello spattacolare video
Alex Thomson ormai nell'immaginario (e non solo) di appassionati di vela e non, in tutto il mondo, grazie al suo ultimo video virale è indubbiamente uno dei protagonisti della vela estrema. Dopo aver camminato sulla chiglia di Hugo Boss, e aver fatto sci nautico sulla scia della sua barca, sempre in giacca e cravatta e sempre con il 60 piedi IMOCA Hugo Boss, ecco l'ultima impresa immortalata in un video che ha fatto (anche lui) il giro del mondo. Alex si è arrampicato per 30 metri in testa all’albero dell’IMOCA 60’ Hugo Boss, e da lì è letteralmente saltato nell’oceano.
Un video spettacolare ne ha immortalato l’azione, un’impressionante salita in vetta all’albero del 60 piedi sbandato a circa 60 gradi, sopra le onde dell’oceano (tutto sommato abbastanza docile quel giorno) e infine il lancio dello skipper, vestito di tutto punto in un elegante completo, idrorepellente, obiouvsly firmato Hugo Boss.
MA COME HA FATTO?
Il 39enne navigatore solitario da sempre incline a nuove sfide, ha inventato un modo originale ed estremo di interagire con il suo yacht, e trarne una efficace comunicazione. L'impresa ha richiesto una lunga e accurata preparazione, seguita in prima persona da un coordinatore dell’acrobazia, Andy Bennet, che viene dal cinema. “Molte cose non ammettevano errori, molti aspetti e momenti dell'azione erano delicati - afferma Bennet - L’albero è incredibilmente alto e il vento piuttosto forte sballottava la barca in ogni direzione. L’albero rispondeva ad ogni sollecitazione, e Alex sarebbe potuto cadere sulla coperta in ogni momento. In caso di emergenza avevamo previsto che uno staff medico fosse pronto ad intervenire tempestivamente.”
Lo skipper Daniel Ross al timone era impegnato nel difficile compito di condurre lo yacht e mantenere costante l’angolo di sbandamento, in modo da assicurare ad Alex le migliori condizioni possibile per salire in testa d’albero. “Se in una raffica la direzione del vento fosse cambiata - racconta Daniel - la barca sarebbe andata fuori controllo e l’albero avrebbe potuto avere forti movimenti, risalire bruscamente rispetto allo sbandamento. A quel punto, se Alex non fosse stato in grado di tenersi, avrebbe dovuto per forza saltare in acqua. Quello era lo scenario più delicato”.
"LA COSA PIU' STUPIDA DELLA MIA VITA"
Tornato sano e salvo a terra Alex ha raccontato, “Ci siamo preparati a lungo, ma ciò nonostante un mucchio di case sarebbero potute andare terribilmente storte, il vento avrebbe potuto sbattermi sulla coperta, avrei potuto impattare l’acqua troppo presto o con un angolatura errata, tutti fattori che abbiamo considerato in anticipo. Fortunatamente e nonostante la mia atavica paura dell’altezza, ci siamo riusciti. Ora posso dirlo, il salto era assolutamente pericoloso e credo questa sia la cosa più stupida che io abbia fatto nella mia vita.”
Questa non è la prima acrobazia di Alex Thompson: nel 2012 è salito sulla deriva aracione della sua barca da una barca a motore e nello stesso anno ha chiuso al terzo posto il Vendee Globe, battendo il precedende record di uno skipper inglese.
IL VIDEO DELLA CAMMINATA SULL'ALBERO
IL VIDEO DELLA PASSEGGIATA SULLA CHIGLIA
Alex Thomson ormai nell'immaginario (e non solo) di appassionati di vela e non, in tutto il mondo, grazie al suo ultimo video virale è indubbiamente uno dei protagonisti della vela estrema. Dopo aver camminato sulla chiglia di Hugo Boss, e aver fatto sci nautico sulla scia della sua barca, sempre in giacca e cravatta e sempre con il 60 piedi IMOCA Hugo Boss, ecco l'ultima impresa immortalata in un video che ha fatto (anche lui) il giro del mondo. Alex si è arrampicato per 30 metri in testa all’albero dell’IMOCA 60’ Hugo Boss, e da lì è letteralmente saltato nell’oceano.
Un video spettacolare ne ha immortalato l’azione, un’impressionante salita in vetta all’albero del 60 piedi sbandato a circa 60 gradi, sopra le onde dell’oceano (tutto sommato abbastanza docile quel giorno) e infine il lancio dello skipper, vestito di tutto punto in un elegante completo, idrorepellente, obiouvsly firmato Hugo Boss.
MA COME HA FATTO?
Il 39enne navigatore solitario da sempre incline a nuove sfide, ha inventato un modo originale ed estremo di interagire con il suo yacht, e trarne una efficace comunicazione. L'impresa ha richiesto una lunga e accurata preparazione, seguita in prima persona da un coordinatore dell’acrobazia, Andy Bennet, che viene dal cinema. “Molte cose non ammettevano errori, molti aspetti e momenti dell'azione erano delicati - afferma Bennet - L’albero è incredibilmente alto e il vento piuttosto forte sballottava la barca in ogni direzione. L’albero rispondeva ad ogni sollecitazione, e Alex sarebbe potuto cadere sulla coperta in ogni momento. In caso di emergenza avevamo previsto che uno staff medico fosse pronto ad intervenire tempestivamente.”
Lo skipper Daniel Ross al timone era impegnato nel difficile compito di condurre lo yacht e mantenere costante l’angolo di sbandamento, in modo da assicurare ad Alex le migliori condizioni possibile per salire in testa d’albero. “Se in una raffica la direzione del vento fosse cambiata - racconta Daniel - la barca sarebbe andata fuori controllo e l’albero avrebbe potuto avere forti movimenti, risalire bruscamente rispetto allo sbandamento. A quel punto, se Alex non fosse stato in grado di tenersi, avrebbe dovuto per forza saltare in acqua. Quello era lo scenario più delicato”.
"LA COSA PIU' STUPIDA DELLA MIA VITA"
Tornato sano e salvo a terra Alex ha raccontato, “Ci siamo preparati a lungo, ma ciò nonostante un mucchio di case sarebbero potute andare terribilmente storte, il vento avrebbe potuto sbattermi sulla coperta, avrei potuto impattare l’acqua troppo presto o con un angolatura errata, tutti fattori che abbiamo considerato in anticipo. Fortunatamente e nonostante la mia atavica paura dell’altezza, ci siamo riusciti. Ora posso dirlo, il salto era assolutamente pericoloso e credo questa sia la cosa più stupida che io abbia fatto nella mia vita.”
Questa non è la prima acrobazia di Alex Thompson: nel 2012 è salito sulla deriva aracione della sua barca da una barca a motore e nello stesso anno ha chiuso al terzo posto il Vendee Globe, battendo il precedende record di uno skipper inglese.
IL VIDEO DELLA CAMMINATA SULL'ALBERO
IL VIDEO DELLA PASSEGGIATA SULLA CHIGLIA
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