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27/04/2020 - 12:35

Come navigheremo

Icecat seventytwo il Super smart

  

Dopo il successo del 67 piedi, la squadra di Ice Yachts lancia un catamarano super hi-tech di 72 piedi studiato assieme all'Architetto Lucio Micheletti. Un prodotto 100% Made in Italy, con solidità strutturale, basso impatto energetico ed ambientale, alti standard di sicurezza e livelli minimi di rumorosità e vibrazioni

 

Il cantiere Ice Yachts, già famoso per essere il cantiere produttore dei più grossi catamarani a vela costruiti in Italia, dopo il supertecnologico IceCat 67 Elssa, veliero che si fregia dei riconoscimenti di classe RINA, Green Class e Comfort Class che ne hanno certificato solidità strutturale, basso impatto energetico ed ambientale, alti standard di sicurezza e livelli minimi di rumorosità e vibrazioni, alza ulteriormente il tiro. Infatti dopo il successo di Elssa, che ha dimostrato le potenzialità e le capacità del cantiere cremonese, la squadra di Ice Yachts punta addirittura ad un catamarano super hi-tech di 72 piedi studiato assieme allo studio dell’eclettico Architetto Lucio Micheletti.

L’IceCat seventytwo, che avrà pure una sorellina di 62 piedi, sarà un prodotto 100% Made in Italy, verrà infatti interamente realizzato dall’esperta manovalanza dell’avveniristico cantiere cremonese di Ice Yachts, appositamente dedicato alla linea di multiscafi. Il cat verrà poi varato nel bacino della zona porto di Cremona da cui discenderà il grande fiume, il Po, per l’alberatura definitiva a Ravenna.

Bellissimo, Velocissimo, Super smart e tecnologico… - L’IceCat seventytwo rappresenta un deciso passo avanti nel design dei catamarani con spunti dal mondo automotive e nasce dal fortunato incontro tra Ice Yachts e lo studio Micheletti+Partners. Lo scafo ha linee filanti, molto slanciate, caratterizzate da una pulizia formale quasi minimale e da un’essenzialità pratica al servizio delle massime performances. L’obbiettivo non troppo velato è di ottenere una barca capace di arrivare a oltre 30 nodi di velocità massima!

La ricercata sportività ed ergonomia di ogni angolo permette di racchiudere in una barca dalle caratteristiche di navigazione così eccellenti, i comfort che un multiscafo di oltre 70 piedi deve avere. La coperta è pulitissima ed essenziale e permette di avere strumentazioni, comandi e manovre lì dove servono, lasciando tanto spazio ad ospiti ed equipaggio. Il pozzetto, allo stesso livello della dinette, crea una continuità totale tra interno ed esterno, fruibile in qualsiasi condizione e nella massima sicurezza.

Uno degli elementi distintivi che racchiude in sé i valori di praticità e vivibilità a bordo è il bimini, estremamente slanciato e aggettante perché sorretto da due modernissimi montanti ad arco. L’imbarcazione è alta sull’acqua con tanto volume negli scafi e le carene potenti sono studiate per ridurre al minimo il rischio di ingavonamento. Parlando di design esterno, le ampie finestrature presenti sulle murate garantiscono una elevatissima luminosità ed un contatto ravvicinato con il mare.

Il layout out interno prevede due accessi per scafo per garantire massima privacy e flessibilità nella vita a bordo. Lo scafo di sinistra consiste in una zona equipaggio a poppa con entrata privata, dove si trova una spaziosa cabina con bagno. La cabina dell’equipaggio è direttamente connessa alla zona cucina, molto ampia e attrezzata al meglio, in modo da cerare una zona operativa separata. Dalla seconda entrata a prua si accede alla cabina ospiti VIP, molto spaziosa con letto matrimoniale e bagno con doccia dedicato.

Nello scafo di dritta, a poppa, si trova la cabina armatoriale con zona letto, una cabina armadio molto ampia e luminosa e una bagno con doccia. A prua invece, sempre con entrata separata, si trova la seconda cabina ospiti con letti a castello e bagno con doccia. La separazione degli spazi interni è stata studiata per dare agli ospiti un esperienza unica a bordo senza compromettere il comfort e la funzionalità.

COME E’ COSTRUITO - Scafo e coperta sono interamente costruiti in sandwich di materiali compositi. Si utilizza tessuto quadriassiale di carbonio impregnato con infusione sottovuoto multistep di resina epossidica e anima in Corecell espanso a grammatura e spessore variabili. La tecnica dell’infusione in multistep per la linea degli Ice Cat (infusione sulla pelle esterna, incollaggio anima sottovuoto, infusione sulla pelle interna) è stato scelto in quanto permette di ottenere un controllo ottimale del laminato con una massima percentuale di resina finale, necessaria per ottenere minimo peso e massime caratteristiche meccaniche del laminato.

I rinforzi localizzati, ottimizzati grazie ai calcoli fem, sono realizzati con tessuti unidirezionali e biassiali di carbonio. Anche le strutture trasversali e longitudinali (paratie e madieri) sono interamente realizzate sottovuoto in sandwich di fibre di carbonio e di vetro-carbonio impregnate con resina epossidica e anime in PVC espanso di densità differenziate. Gli attacchi di sartie e dello strallo di prua sono realizzati in composito e acciaio.

COME È NATO IL SEVENTYTWO? - Parla l'architetto Lucio Micheletti: "Dobbiamo scardinare il concetto tradizionale che associa la barca a un vivere marinaro, ormai i clienti sono cambiati e noi con loro. Cercare un design libero da schemi legandolo a una visione più ampia, avvicinandolo alle necessità dell’uomo, adattandolo al suo vivere contemporaneo. Noi come studio siamo estremamente convinti che oggi sia corretto avere l’idea di design in continua evoluzione. Il design si deve modellare intorno alle sue necessità, e ogni progetto viene ad avere requisiti e caratteristiche diverse, trovando espressione in contesti differenti.

 

"Nei multiscafi, dove i volumi molto ampi della dinette, si confrontano con quelli più stretti delle vicine cabine, le misure degli spazi non sono mai riconducibili a un abaco codificato; si configurano invece solo nel rapporto di reciprocità tra i singoli elementi, creando scenografie diverse a seconda dei volumi che abbiamo a disposizione. Quando è partito il progetto seventytwo abbiamo lavorato su un breef che prendeva spunto dalle nostre imbarcazioni precedenti. Volevamo creare un catamarano nuovo, funzionale e veloce. L’architettura navale come concetto, non dovrebbe inventare, ma trasformare, organizzare i mutamenti di quello che c’è già, di quello che precede. Ecco che le originali e creative combinazioni dei singoli elementi non sono altro che una soluzione nata dall’esigenza del vivere in modo unico la vita della Barca..."

 

DIMENSIONI

+ LOA 22 metri

+ BOA 9.8 metri

 

ALBERATURA

+ Trave in carbonio

+ Rete a filo

+ Sartiame in carbonio

+ Albero in carbonio con parafulmini integrato

 

APPENDICI

+ Basso pescaggio, skeg strutturale, derive laterali a comando elettrico, pescaggio da 1,2 a tre metri

 

PIANO VELICO

+ Randa square top con trasto randa

+ Solent e Trinchetta autoviranti

+ Genoa per andature portanti

 

 

 

  

Sezione ANSA: 
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