Storia | Regata > Coppa America
01/05/2015 - 16:59
Iniziative editoriali e grandi momenti della vela italiana
Iniziative editoriali e grandi momenti della vela italiana
I giorni della Luna Rossa
In edicola con Il Sole 24 Ore nella collana mare "I Giorni della Luna Rossa". Visti gli ultimi avvenimenti, un'occasione per rivivere la storia della sfida
Il Sole 24 Ore porta in edicola il mare, 24 titoli di autori italiani e stranieri, con il meglio della letteratura per appassionati e non solo. Sabato 2 maggio la seconda uscita è da intenditori: I Giorni della Luna Rossa, instant book sulla prima sfida di Patrizio Bertelli, scritto da Fabio Colivicchi (oggi direttore di Saily) con Paolo Venanzangeli (collega e grande volto della vela scomparso da alcuni anni). Il libro è in edicola con Il Sole 24 Ore, e oltre all'introduzione originale di Mauro Pelaschier, propone una nuova introduzione scritta dall'autore per contestualizzare il racconto ai giorni nostri.
Il recente ritiro di Luna Rossa dalla Coppa America, uno strappo non ancora ricucito, un addio doloroso. Com'è stata Luna Rossa e cosa ha rappresentato? Torneranno i giorni di Luna Rossa? Cosa resta della vecchia Coppa America? A questi e altri interrogativi si risponde meglio rioleggendo il libro. In questo post una ampia sintesi della nuova prefazione.
QUI IL PIANO DELL'OPERA COMPLETO DELLA COLLANA MARE DEL SOLE 24 ORE
I GIORNI DELLA LUNA ROSSA... OGGI
(...) Come è possibile che lo sport della vela, per una volta, sia riuscito a unire la nazione, indistintamente, entusiasticamente? Quali sono i misteri del trofeo sportivo più antico della storia, l’America’s Cup? La scintilla ha inizio nel 1999 e si incendia nel 2000, l’anno della XXX Coppa America, ad Auckland, Nuova Zelanda. Questo libro, con la prefazione originale di Mauro Pelaschier, racconta le storie, gli uomini, i segreti e i motivi della grande sfida italiana targata Luna Rossa all’America’s Cup del 2000. E’ un instant-book scritto praticamente in diretta da due giornalisti della vela italiana, nei giorni delle regate e delle emozioni, e “da dentro”, nel clima e nei luoghi dove tutto si è svolto per alcuni mesi, densi di avvenimenti non solo sportivi. Rileggerlo oggi, e tornare a vivere dopo quindici anni “I giorni della Luna Rossa”, ha molti significati.
Quella di Luna Rossa nel 2000 non è stata la prima sfida italiana all’America’s Cup: prima c’erano stati – indimenticabili – Azzurra nel 1983, e Il Moro di Venezia nel 1992, più altre avventure meno rilevanti. Ma quella di Auckland è la sfida che più di tutte segnerà un’epoca, sia nella vela italiana che in quella mondiale. La sfida italiana di Luna Rossa, con i colori dello Yacht Club Punta Ala, sarà sempre considerata la prima in chiave moderna, quella che ha portato questo sport nel nuovo millennio: programmazione, organizzazione, professionalità, tecnologia, design, visibilità, immagine e molta, molta creatività italiana. L’ispiratore, il guru, è Patrizio Bertelli, patron di Prada, straordinario amante della vela e veemente cultore della Coppa. Partita da zero, quella squadra con la striscia rossa e il tricolore, la barca color argento e un nocchiero napoletano alto e timido che diventerà un sex symbol, Francesco De Angelis, arriva a vincere la Louis Vuitton Cup e si fermerà solo davanti ai padroni di casa. D’ora in poi le sfide all’America’s Cup saranno progettate nel solco tracciato dagli italiani di Luna Rossa.
La sfida di Luna Rossa ha anche altre conseguenze, indirette, forse inaspettate. E’ infatti ispiratrice per un altro grande personaggio intrigato dalla vela e dalla Coppa, nonché tra gli uomini più ricchi del mondo: Ernesto Bertarelli. L’italo-svizzero creerà per l’edizione successiva, sempre ad Auckland, l’assalto svizzero col nome di Alinghi. Una potentissima macchina da guerra sportiva basata su una clamorosa revisione delle logiche storiche del trofeo, acquistando in blocco la squadra velica dei fuoriclasse kiwi che hanno alzato il trofeo nelle ultime due edizioni. Sarà una rivoluzione vincente, Alinghi (guidata da Russell Coutts, figura emblematica attorno alla quale ancora oggi ruota l’intero evento) porterà la Coppa in Svizzera, organizzerà la difesa a Valencia, e porterà a voltare altre pagine, confuse, giudiziarie, clamorose, dell’affascinante storia del trofeo, fino all’introduzione dei mutiscafi, prima il trimarano e poi i catamarani. Accelerazioni contestate e causa di polemiche e liti, al centro delle quali c’è un nuovo “billionaire”, il potente e antipatico Larry Ellison. Dietro al quale, però, a dirigere le operazioni, resta sempre il grande orchestratore Russell Coutts.
La storia della Coppa America continua a correre, ma per più d’una ragione le sue vicende moderne fanno capo alla prima Luna Rossa. Dopo quella del 2000, Bertelli e Luna Rossa sono tornati a sfidare l’America’s Cup altre tre volte: nel 2003 (ancora Auckland), nel 2007 (a Valencia), e nel 2013 (a San Francisco). C’è anche una storia recentissima, quella della quinta sfida di Luna Rossa, forse la più matura e con maggiori possibilità di successo. La base a Cagliari (spesso invasa da tifosi negli Open Day), il team al lavoro da mesi, prima (e meglio) di tutti gli altri, defender compreso. Ma a marzo è arrivato il fattaccio, un accordo della maggioranza dei team che cambia in corsa le regole (e il tipo di barche) per la Coppa America numero 35 da corrersi nel 2017 a Bermuda. Quanto fatto finora dagli italiani è vanificato. Luna Rossa non ci sta più. Il 2 aprile 2015, Patrizio Bertelli ha “staccato la spina”, ritirando il team dalla XXXV America’s Cup.
Anche in quest’ultima vicenda, Luna Rossa è seguita da migliaia di appassionati e non solo velisti. Il ritiro stesso è una sfida: al sistema, al manovratore Russell Coutts, al tentativo di “secolarizzare” il trofeo rendendolo simile ad altri sport eliminando per sempre la sua aura romantica. E di sicuro, la storia di Luna Rossa e della Coppa non finirà qui. Anche per questo, è interessante e istruttivo il passo indietro, con questo pamphlet, ai quei “Giorni della Luna Rossa”. Per capire dove tutto è iniziato. (...)
Fabio Colivicchi
PS – Con Paolone abbiamo condiviso tante avventure veliche, e questo libro è una di quelle. Scritto di getto, in Nuova Zelanda, prevalentemente di notte. La full-immersion negli eventi della grande vela faceva parte del suo DNA, e la generosità ne era il corollario inevitabile. Oggi sarebbe felice nel vedere che questo racconto in presa diretta di uno dei momenti più esaltanti della vela italiana, e del nostro lavoro, torna a offrirsi al pubblico continuando a farci dire: la vela è lo sport più bello del mondo. Ciao Paolo.
LINK: LA STORIA DI LUNA ROSSA
Il Sole 24 Ore porta in edicola il mare, 24 titoli di autori italiani e stranieri, con il meglio della letteratura per appassionati e non solo. Sabato 2 maggio la seconda uscita è da intenditori: I Giorni della Luna Rossa, instant book sulla prima sfida di Patrizio Bertelli, scritto da Fabio Colivicchi (oggi direttore di Saily) con Paolo Venanzangeli (collega e grande volto della vela scomparso da alcuni anni). Il libro è in edicola con Il Sole 24 Ore, e oltre all'introduzione originale di Mauro Pelaschier, propone una nuova introduzione scritta dall'autore per contestualizzare il racconto ai giorni nostri.
Il recente ritiro di Luna Rossa dalla Coppa America, uno strappo non ancora ricucito, un addio doloroso. Com'è stata Luna Rossa e cosa ha rappresentato? Torneranno i giorni di Luna Rossa? Cosa resta della vecchia Coppa America? A questi e altri interrogativi si risponde meglio rioleggendo il libro. In questo post una ampia sintesi della nuova prefazione.
QUI IL PIANO DELL'OPERA COMPLETO DELLA COLLANA MARE DEL SOLE 24 ORE
I GIORNI DELLA LUNA ROSSA... OGGI
(...) Come è possibile che lo sport della vela, per una volta, sia riuscito a unire la nazione, indistintamente, entusiasticamente? Quali sono i misteri del trofeo sportivo più antico della storia, l’America’s Cup? La scintilla ha inizio nel 1999 e si incendia nel 2000, l’anno della XXX Coppa America, ad Auckland, Nuova Zelanda. Questo libro, con la prefazione originale di Mauro Pelaschier, racconta le storie, gli uomini, i segreti e i motivi della grande sfida italiana targata Luna Rossa all’America’s Cup del 2000. E’ un instant-book scritto praticamente in diretta da due giornalisti della vela italiana, nei giorni delle regate e delle emozioni, e “da dentro”, nel clima e nei luoghi dove tutto si è svolto per alcuni mesi, densi di avvenimenti non solo sportivi. Rileggerlo oggi, e tornare a vivere dopo quindici anni “I giorni della Luna Rossa”, ha molti significati.
Quella di Luna Rossa nel 2000 non è stata la prima sfida italiana all’America’s Cup: prima c’erano stati – indimenticabili – Azzurra nel 1983, e Il Moro di Venezia nel 1992, più altre avventure meno rilevanti. Ma quella di Auckland è la sfida che più di tutte segnerà un’epoca, sia nella vela italiana che in quella mondiale. La sfida italiana di Luna Rossa, con i colori dello Yacht Club Punta Ala, sarà sempre considerata la prima in chiave moderna, quella che ha portato questo sport nel nuovo millennio: programmazione, organizzazione, professionalità, tecnologia, design, visibilità, immagine e molta, molta creatività italiana. L’ispiratore, il guru, è Patrizio Bertelli, patron di Prada, straordinario amante della vela e veemente cultore della Coppa. Partita da zero, quella squadra con la striscia rossa e il tricolore, la barca color argento e un nocchiero napoletano alto e timido che diventerà un sex symbol, Francesco De Angelis, arriva a vincere la Louis Vuitton Cup e si fermerà solo davanti ai padroni di casa. D’ora in poi le sfide all’America’s Cup saranno progettate nel solco tracciato dagli italiani di Luna Rossa.
La sfida di Luna Rossa ha anche altre conseguenze, indirette, forse inaspettate. E’ infatti ispiratrice per un altro grande personaggio intrigato dalla vela e dalla Coppa, nonché tra gli uomini più ricchi del mondo: Ernesto Bertarelli. L’italo-svizzero creerà per l’edizione successiva, sempre ad Auckland, l’assalto svizzero col nome di Alinghi. Una potentissima macchina da guerra sportiva basata su una clamorosa revisione delle logiche storiche del trofeo, acquistando in blocco la squadra velica dei fuoriclasse kiwi che hanno alzato il trofeo nelle ultime due edizioni. Sarà una rivoluzione vincente, Alinghi (guidata da Russell Coutts, figura emblematica attorno alla quale ancora oggi ruota l’intero evento) porterà la Coppa in Svizzera, organizzerà la difesa a Valencia, e porterà a voltare altre pagine, confuse, giudiziarie, clamorose, dell’affascinante storia del trofeo, fino all’introduzione dei mutiscafi, prima il trimarano e poi i catamarani. Accelerazioni contestate e causa di polemiche e liti, al centro delle quali c’è un nuovo “billionaire”, il potente e antipatico Larry Ellison. Dietro al quale, però, a dirigere le operazioni, resta sempre il grande orchestratore Russell Coutts.
La storia della Coppa America continua a correre, ma per più d’una ragione le sue vicende moderne fanno capo alla prima Luna Rossa. Dopo quella del 2000, Bertelli e Luna Rossa sono tornati a sfidare l’America’s Cup altre tre volte: nel 2003 (ancora Auckland), nel 2007 (a Valencia), e nel 2013 (a San Francisco). C’è anche una storia recentissima, quella della quinta sfida di Luna Rossa, forse la più matura e con maggiori possibilità di successo. La base a Cagliari (spesso invasa da tifosi negli Open Day), il team al lavoro da mesi, prima (e meglio) di tutti gli altri, defender compreso. Ma a marzo è arrivato il fattaccio, un accordo della maggioranza dei team che cambia in corsa le regole (e il tipo di barche) per la Coppa America numero 35 da corrersi nel 2017 a Bermuda. Quanto fatto finora dagli italiani è vanificato. Luna Rossa non ci sta più. Il 2 aprile 2015, Patrizio Bertelli ha “staccato la spina”, ritirando il team dalla XXXV America’s Cup.
Anche in quest’ultima vicenda, Luna Rossa è seguita da migliaia di appassionati e non solo velisti. Il ritiro stesso è una sfida: al sistema, al manovratore Russell Coutts, al tentativo di “secolarizzare” il trofeo rendendolo simile ad altri sport eliminando per sempre la sua aura romantica. E di sicuro, la storia di Luna Rossa e della Coppa non finirà qui. Anche per questo, è interessante e istruttivo il passo indietro, con questo pamphlet, ai quei “Giorni della Luna Rossa”. Per capire dove tutto è iniziato. (...)
Fabio Colivicchi
PS – Con Paolone abbiamo condiviso tante avventure veliche, e questo libro è una di quelle. Scritto di getto, in Nuova Zelanda, prevalentemente di notte. La full-immersion negli eventi della grande vela faceva parte del suo DNA, e la generosità ne era il corollario inevitabile. Oggi sarebbe felice nel vedere che questo racconto in presa diretta di uno dei momenti più esaltanti della vela italiana, e del nostro lavoro, torna a offrirsi al pubblico continuando a farci dire: la vela è lo sport più bello del mondo. Ciao Paolo.
LINK: LA STORIA DI LUNA ROSSA
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