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28/10/2016 - 14:34

Vendée Globe 2016-2017: solo 9 giorni alla partenza

I due estremi
della vela estrema

Solitari opposti. Alan Roura, svizzero, 23 anni. E Rich Wilson, statunitense, 66 anni. Il più giovane e il più vecchio tra i 29 iscritti al giro del mondo in solitario senza scalo che parte il prossimo 6 novembre da Les Sables d'Olonne. Chi sono, da dove vengono, come vedono la regata dalle rispettive posizioni - SPECIALE VENDEE GLOBE SU SAILY TV 
 
 
Ci siamo, l'Everest della vela è alle porte. Il giro del mondo a vela in solitario, in regata, senza soste, senza alcun aiuto ammesso, con barche da corsa (se possibile volanti su foil), il mitico Vendée Globe appuntamento quadriennale alla sua ottava edizione, vive i giorni dell'intesa vigilia. Con 300mila visitatori in una settimana al Villaggio Regata. Con serate, incontri con la stampa e i tifosi, ultime rifiniture a una preparazione durata (almeno) quattro anni. Con scolaresche in gita, con shore team imponenti al lavoro sui dettagli, con previsioni meteo che si rincorrono e si aggiornano di continuo. Il super-circo della vela oceanica estrema.
 
Noi siamo andati a scomodare i due estremi di questa vela estrema: il più giovane e il più vecchio. 23 anni contro 66. Come si decide, si prepara e si vive (si vivrà) una circumnavigazione del globo in solitario, a venti e sessant'anni, con le differenze di esperienza (di mare e di vita), di fisico, di approccio psicologico?
 
Lo svizzero Alan Roura (23) è il giovane: su Saily.it Christophe Julliand ne ha fatto un profilo puntuale (da rileggere qui), viene da una carriera-lampo che ha previsto in rapida successione Mini Transat e Class40, prima del salto IMOCA 60. Una bella strada, un tipo sveglio.
 
L'americano Rich Wilson (66) è il vecchio: due lauree, Matematica ad Harvard e Scienze al MIT di Boston. Professore di matematica, analista di difesa a Washington, consulente in progetti di desalinizzazione in Arabia Saudita... Poi anche velista oceanico. Nel 1980 ha vinto la Newport-Bermuda. Nel 1990 tentò il record San Francisco-Boston in trimarano, scuffiò e fu salvato da un cargo, la sua avventura fu seguita da migliaia di studenti, che divennero 300mila due anni dopo quando riprovò con successo. Ha già partecipato al Vendée Globe nel 2008-2009, a 58 anni (anche all'epoca era il più vecchio), finendo in 121 giorni con barca vecchia di 10 anni e resistendo a molte avarie gravi, anche in quel caso seguito da mezzo milione di ragazzini. La sua idea è che la vela sia il veicolo ideale per trasmettere ai giovani valori positivi.
 
Li abbiamo messi insieme per una intervista doppia: come intervistare l'oceano in stereofonia...
 
A cosa pensate se pensate al Vendée Globe?

Alan Roura: “Come resistere tre mesi in mare?”
Rich Wilson: “Mettiti comodo e goditi il mare, la luna e le stelle. E' incredibile, stai vivendo un sogno"
Alan Roura: “Che risposta meravigliosa!”
Rich Wilson: “A Les Sables abbiamo il supporto di tutti. Ricordo la mia prima partecipazione nel 2008, qui sono sempre tutti vicini, disponibili, gentili...”
 
Quali sono le preoccupazioni di questi ultimi giorni?
 
Alan Roura: “Qualsiasi sia la tua età, o quella della tua barca, abbiamo gli stessi sogni e le stesse paure. La mia preoccupazione maggiore è non finire la regata. Non ho avuto tanto tempo per preparare il Vendée, sono stato impegnato fino all'ultimo, non ho avuto il tempo di rendermi conto di essere a Les Sables per partire nel giro del mondo in solitario! Sto allontanando ogni domanda su stress e preoccupazioni. Non voglio pensarci.”
Rich Wilson: “Non sono stressato come nel 2008. Ma sentirsi preoccupati nell'affrontare il mare, o quando sei in mare, è una buona sensazione. Ti aiuta a evitare di prendere rischi inutili.”
 
Come pensate di superare una prova così dura?

Alan Roura: “La barca sarà la mia casa per tre mesi, proverò a mangiare bene, ascoltare musica, forse guardare qualche film. E' importante vivere bene, ti da stimoli ed energie. Certo il Vendée Globe è una regata, ma ancora prima è una avventura, e come tale va vissuta intensamente. Ti devi sentire bene a bordo, godere delle piccole cose, come avviene nella vita normale. Anche se questo comporta portare a bordo pesi che non sarebbero consigliati per la velocità della barca... Sia io che Rich non siamo qui per vincere il Vendée Globe, ma vogliamo stare in pace con noi stessi.”
Rich Wilson: “Sono daccordo. La musica è importantissima durante il Vendée Globe. Durante una tempesta nell'oceano Indiano, adoro ascoltare Bruce Springsteen... o altri brani più tranquilli, come i canti benedettini, per dimenticare quanto brutte siano le condizioni là fuori! Un altro elemento vitale è il cibo. Duranteun giro del mondo si consumano oltre 6000 calorie al giorno. Si mangia spesso, si mangia sempre, per questo devi avere qualcosa di buono, che ti piaccia.”
 
Quanto contate di restare connessi con il mondo esterno?

Alan Roura: “Non ho il budget per comunicare durante la regata. Questo mi sta bene, perchè non mi va di spendere tutto il tempodavanti a un computer o al telefono. So che il VG è una regata per solitari. Condividerò e racconterò la mia avventura, ma prevalentemente scrivendo. E ovviamente mi connetterò per scaricare la meteo e portare la barca al meglio."
 
Rich Wilson: “Concordo pienamente con Alan. Però sto anche conducendo un programma educativo con tanti giovani intorno al mondo, e dovrò spedire news da bordo ogni giorno."
 
Un consiglio dal più vecchio al più giovane?

Rich Wilson: “E' incredibile essere al via di questa regata a soli 23 anni, sono davvero impressionato che tu sia qui. Ricordo che nel 2008 incontrai Ellen MacArthur in banchina alle 6 di mattina. E stata lei a dire a me che avrei dovuto soprattutto essere in pace con me stesso, godermi ogni momento. E questo è lo stesso consiglio che io oggi do a te, Alan."
Alan Roura: “E io lo farò, di sicuro!"
Rich Wilson: “Una cosa è sicura, stai per iniziare una avventura incredibile, che ricorderai per il resto della tua vita."
 
Il record sul percorso del Vendée Globe è di François Gabart nell'edizione 2012-13 con 78 giorni, 2 ore e 16 minuti. In questa edizione, per la prima volta 7 skipper navigheranno con barche dotate di foils, per diminuire sensibilmente la superficie bagnata, alzando lo scafo sull'acqua ed essere così molto più veloci in certe condizioni. Il confronto tra loro e le barche tradizionali con la classica chiglia basculante e senza foil, e l'affidabilità su una regata così lunga, è uno dei temi tecnici più importanti del Vendée 2016-17.
 
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