Storia | Regata > Vela Oceanica
27/03/2018 - 11:48
La sicurezza non è mai abbastanza
Giro del mondo, gli altri incidenti
Dopo la scomparsa di John Fisher, ripercorriamo gli altri incidenti nella storia della regata intorno al mondo, prima Whitbread e poi Volvo Ocean Race. Due uomini in mare alla prima edizione, poi in tanti anni solo due altri casi. La caduta fuori bordo resta il rischio maggiore
L'impreparazione di gran parte dei velisti causò la perdita di ben tre vite umane in quella prima edizione. Paul Waterhouse del Tauranga e Dominique Gallet di 33 Export, entrambi caduti fuoribordo nell'Oceano Indiano, e Bernie Hosking da Great Britain II, anch'egli caduto, ma in Atlantico. Tre morti nella prima edizione fecero scandalo e la stampa chiese la fine della regata.
Nelle successive undici edizioni ci furono altri due morti, sempre caduti fuoribordo. Ma la Whitbread e la Volvo Ocean Race sono state causa di studi, ricerche e dell'enorme crescita dei livelli di sicurezza in mare: salvagenti, imbragature, dispositivi di localizzazione, tute da sopravvivenza, segnalatori satellitari di soccorso, tutto ha contribuito a diminuire i rischi e ad allungare l'aspettativa di vita in acque gelide.
Nel 1981-82, l'italiano Paolo Martinoni è protagonista di una caduta fuori bordo dal Rolly Go, nell'oceano Indiano. Calcola sette minuti di sopravvivenza, resta immobile per non disperdere energie. Alla fine Pierre Sicouri, il timoniere, riesce a recuperarlo a bordo esattamente in sette minuti.
Nel 1993-94, la barca italiana Brooksfield vive momenti drammatici nella tappa dell'oceano Indiano, quando dall'asse del timone si apre una grossa falla, la barca italiana lancia un May Day e per molte ore c'è apprensione per la sorte di scafo e velisti. Partono le ricerche e gli organizzatori allertano e dirottano barche concorrenti più vicine. A bordo però ci sono grandi marinai, sistemano tutto e riescono ad arrivare in Australia con i propri mezzi. Il resto del giro risente dei problemi iniziali e dello scampato naufragio, ci sono parecchi cambi nell'equipaggio, e alla fine Brooksfield conclude al 6° posto su 10.
Nel 2005-06 due gravi incidenti scuotono la regata: nella settima tappa da New York a Portsmouth il giovane olandese Hans Horrevoets cade fuoribordo da ABN AMRO II, lo skipper Sebastien Josse riesce a recuperarlo ma i tentativi di rianimarlo si rivelano vani. Nella stessa tappa, l'equipaggio della spagnola Movistar deve abbandonare la barca con la chiglia rotta. Li recupera un'altra barca in regata prima del trasferimento su un cargo. Movistar non è mai stata ritrovata.
In questa edizione 2017-2018, dobbiamo purtroppo registrare la nuova perdita di una vita in mare, a seguito della caduta fuori bordo, in mezzo all'oceano Pacifico in tempesta. John Fisher, 47 anni, inglese, caduto da Skallywag, ricerche vane per molte ore, e alla fine il velista è dichiarato "lost at sea", perduto in mare.
IN ARRIVO LE ANALISI APPROFONDITE: UOMO A MARE, COME EVITARLO, COME RECUPERARLO. PARLANO GLI ESPERTI DI SICUREZZA
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