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04/03/2011 - 16:30

Conclusa la 3a tappa della Velux 5 Oceans

Giro del mondo
al fotofinish

Mentre Brad Van Liew vince anche la terza frazione del giro del mondo in solitario a tappe, dietro di lui il secondo e terzo classificato hanno tagliato il traguardo con poco più di 30 secondi di distacco.

Battere l’avversario per poco più di mezzo minuto. Nelle regate costiere o nei match race non farebbe notizia. Certo, leggere questo dato dopo una tappa di 6500 miglia, dopo aver condotto il proprio scafo tra i Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti e dopo aver doppiato Capo Horn, fa un po’ più effetto.
E’ quello che è capitato al polacco Zbigniew “Gutek” Gutkowski, giunto secondo nella terza tappa della Velux 5 Oceans, il giro del mondo il solitario a tappe, conclusa poche ore fa a Punta del Este in Uruguay. Beffato, in questo duello all’ultima raffica, è il britannico Chris Stanmore-Major. Chiude il gruppo, Derek Hatfield, poliziotto canadese, giunto quarto in classifica ma comunque a poco distacco dagli altri.
 
Vi chiederete chi ha vinto. Domanda legittima. Ma la risposta ormai è scontata e quindi fa meno notizia del distacco tra secondo e terzo. Il vincitore della terza tappa è lo stesso delle prime due: Brad Van Liew ha di nuovo messo la prua del suo Le Pinguin davanti a tutti gli avversari, chiudendo in 23 giorni, 17 ore e 46 minuti ad una media di 11.5 nodi.
“Quando arrivi a Capo Horn è sempre un salto nel buio: ti devi buttare e gestire quello che il destino ti fa incontrare”, ha spiegato il vincitore una volta giunto a Punta del Este. “Tre tappe vinte e tre circumnavigazioni di Capo Horn effettuate senza problemi rappresentano per me due pietre miliari”.
 
Ormai, la Velux 5 Oceans sembra una gara divisa in due. Da una parte Van Liew che guida la classifica con 42 punti (9 in più del secondo classificato) e dall’altra gli altri tre, che si giocano il secondo posto. Fuori dai giochi, già a poche miglia dall’inizio della seconda tappa (Città del Capo – Wellington), il francese Christophe Bullens, ritiratosi per varie avarie alla sua barca.
L’appuntamento a questo punto è per il 10 aprile. La quarta frazione partirà da Salvador in Brasile e terminerà a Charleston. 4000 miglia risalendo l’Atlantico. Sulla carta uno scherzo, visto il percorso della terza tappa. I solitari dovranno vedersela con i venti deboli e irregolari del Pot au Noir lungo le coste dell’America Latina prima di poter assaporare il calore del South Carolina e del Charleston Harbor Fest, festa marinara che ogni anno attira nella città statunitense oltre 100mila visitatori.
 
 
 

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