La Vela d'altura come il calcio, cerca soluzioni per tornare a correre
Gaeta: test a tutti i velisti?
IPOTESI TEST ANTICORPI PER GLI EQUIPAGGI - Organizzatori, FIV e UVAI studiano una possibile clamorosa soluzione per assegnare lo "scudetto" della Vela d'Altura 2020: ipotizzati test salivali per tutti i partecipanti al Campionato Italiano di Gaeta (fine agosto). Ecco come funziona in test: semplice, veloce (risultato in 10 minuti), economico. Il dubbio sulla gestione di eventuali casi positivi. Proposte anche altre sperimentazioni per la sanitizzazione degli ambienti chiusi
L'Italiano di Vela d'Altura di Gaeta 2020 (25-29 agosto, Base Nautica Flavio Gioia) come il campionato di calcio? Due scudetti in bilico sul virus e le sue conseguenze. La Serie A al centro delle discussioni, ipotizza un protocollo (fanta)scientifico per la sicurezza sanitaria di calciatori e addetti, con test sierologici e ambienti sottovuoto (oltre che stadi a porte chiuse). Progetto ancora sotto esame delle autorità politiche e sportive.
La Vela attende sviluppi, sono ripartiti gli allenamenti per 197 atleti di interesse nazionale (la lista stilata dalla FIV è qui: http://www.federvela.it/vela-agonistica/preparazione-olimpica/441-elenco...), il 25 si prospetta la riapertura dei circoli, per regole chiare e univoche sulle uscite in barca si vedrà. Se la vela in generale è considerato tra i più sicuri e a basso rischio di contagio, l'Altura in equipaggio, come evidenziato anche dagli studi del Politecnico di Torino, è quella che presenta il problema del distanziamento. Quindi la più complicata da far ripartire.
In un quadro di cancellazioni di regate che ha riguardato tutti, a Gaeta provano a non rinunciare all'Italiano Altura 2020, un evento al quale erano attese una settantina di barche per una edizione record. Per provare a far ripartire l'Altura almeno in questo Italiano tra le boe, gli organizzatori, lo Yacht Club Gaeta, CN Gaeta, LNI Gaeta, la FIV e l'UVAI, stanno pensando concretamente a una soluzione medico scientifica senza precedenti, che potrebbe aprire strade interessanti anche per altri segmenti dello sport.
ALTURA COME SERIE A - L'idea è di sottoporre tutti i velisti degli equipaggi iscritti a un test per la ricerca di anticorpi, attraverso l'esame della saliva. Il test più semplice e veloce (risultati in meno di dieci minuti) attualmente al vaglio nella lotta al coronavirus. Ideato da Lorenzo Azzi, ricercatore in area odontoiatrica all’università dell’Insubria (Varese), e di Mauro Fasano, professore di biochimica presso lo stesso istituto, usa la tecnologia alla base dei test di gravidanza, e cerca gli anticorpi specifici della proteina spike del coronavirus.
Bastano poche gocce di saliva e pochi minuti per la reazione, sotto controllo medico. Se il campione è negativo, il soggetto non presenta gli anticorpi. In caso di campione positivo, la procedura prevede il successivo tampone per validare la positività. Il test è così semplice (e di costo minimo) che l'ipotesi è di poterlo ripetere ai velisti in gara ogni mattina prima delle regate. In questo modo si potrebbe avere la certezza che la regata è del tutto covid-free.
Ma cosa succederebbe nel caso di un velista che risultasse positivo? Qui, come il campionato di Calcio, il meccanismo va messo a punto. Quarantena per il solo soggetto, o per tutto l'equipaggio? Che ne sarebbe della validità del campionato? L'Italiano Altura è una delle regate FIV, quindi il passo per proporre questa soluzione va portato avanti dalla Federvela.
Che ci sta provando: dal presidente Francesco Ettorre al consigliere federale per l'Altomare Donatello Mellina. A Gaeta, dove tra i più attivi c'è il giudice internazionale Costanzo Villa, consigliere per l’Altura del Comitato FIV IV Zona e direttore sportivo YCG, ci proveranno fino alla fine, convinti che si possa riuscire a vedere delle belle regate a fine agosto. Sarebbe uno straordinario segnale per tutti. Anche perchè a inizio settembre la FIV cercherà di disputare le altre sue regate: Primavela, Giovanili Singoli e Doppi, poi il CICO. La soluzione del tampone potrebbe tornare utile anche in altre situazioni.
NON SOLO TEST - Sempre a Gaeta si sta studiando la possibile applicazione di una tecnologia della ionizzazione continua, attraverso apparecchi che per mezzo di scariche elettriche creano ioni negativi che purificano l'aria rinnovandone le cellule. Una soluzione che si potrebbe applicare in particolar modo alle aree interne. A Gaeta vorrebbero attuarlo nella Sala della Giuria. Work in progress, tentare non nuoce.
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