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13/07/2010 - 14:12

Europeo Optimist 2010, la vittoria azzurra

Francesca,
la forza tranquilla

A 15 anni Francesca Russo Cirillo è campionessa europea. E ci racconta la formula del suo successo: calma, sicurezza, serenità, concentrazione, determinazione. Un vero "Jedi" da Guerre Stellari.
Ormai da qualche anno i buoni risultati italiani ai Campionati Europei Optimist non mancano mai. Solo negli ultimi cinque anni: Leonardo Dubbini primo maschile nel 2007, Matteo Bernard primo maschile nel 2008, Francesca Russo Cirillo terza femminile nel 2009, e ancora Francesca Russo Cirillo vincitrice del titolo di Campionessa Europea Femminile 2010 la settimana scorsa in Polonia.

L’Europeo Optimist 2010 si è concluso sabato 10 luglio in Polonia a Kamien-Pomorski: sei giorni di regate, sette prove disputate in tre giorni, 101 concorrenti per il titolo femminile, 146 per quello maschile, condizioni meteo variabili. Il primo Europeo questo polacco, al quale l’Italia partecipa con una squadra finanziata quasi per intero e gestita dalla Classe Optimist Italia: sua la scelta del tecnico Mauro Berteotti del Circolo Nautico Amici della Vela di Cervia, che ha curato con il Segretario di Classe Norberto Foletti l’intera organizzazione logistica. La FIV è stata comunque e validamente presente con il team leader della trasferta, la consigliera federale Claudia Tosi, che di Optimist se ne intende da ex campionessa mondiale...

Francesca si è imposta da subito con due secondi nelle prime due prove, “… Stranamente ero tranquilla e serena…”, afferma Francesca raccontando il suo Europeo, “… sono arrivata in Polonia pensando di fare solo quello che sapevo fare e non ho quasi avvertito la tensione di trovarmi sempre in testa alla classifica.”
La seconda giornata del Campionato passa senza regate. Il giorno successivo, il terzo, si disputano tre prove e Francesca con un quinto, un primo e un quarto resta alla guida della classifica provvisoria con un bel vantaggio sulle dirette avversarie. Di fatto il Campionato si risolve il giorno dopo con le ultime due prove disputate e Francesca con un primo e un trentasei che scarta, vince il titolo Europeo Femminile. Seconda e terza rispettivamente la greca Evangelia Drougka e la spagnola Paula Barceló.

L'altra forte azzurrina Carlotta Omari conclude quinta. “Un risultato splendido che però ha lasciato un po’ d’amaro”, commenta Claudia Tosi parlando del quinto posto di Carlotta, “… siamo certi che se avesse disputato una o due prove in più, sarebbe salita sul podio insieme a Francesca.” Qualche piccolo rimpianto anche per Matteo Pincherle, il primo degli italiani in gara, che chiude l’Europeo sesto. Per gli altri il Campionato si conclude con il sedicesimo di Ruggero Di Luggo, il ventesimo di Giacomo Ferrari e il ventesimo di Francesca Bergamo nella classifica femminile.

Il coach Mauro Berteotti commenta così il suo primo Europeo da tecnico: “Un Europeo fantastico, una grande emozione soprattutto al momento della premiazione, all’alza bandiera e all’inno nazionale, quando tutti i nostri ragazzi l’hanno cantato insieme. Francesca ha davvero meritato questa vittoria: non ha fatto quasi errori, è una ragazza tranquilla, sicura, rilassata, partenze senza rischiare troppo, sempre dalla parte giusta, attaccare gli avversari con calma e guadagnare posizioni su posizioni in ogni lato. Consideriamo che se sei prima sin dal primo giorno, il tempo sembra non passare più. Avremmo preferito comunque fare qualche regata in più, forse Carlotta e Matteo avrebbero guadagnato il podio e per noi sarebbe stato un risultato assolutamente eccellente.”

Soddisfattissimo anche il Segretario di Classe Norberto Foletti: “La Classe si è assunta l’onere di questo Europeo (la FIV ha contribuito con 450,00 euro a ragazzo, ndr) e siamo tutti contenti del risultato e di come abbiamo gestito l’intera trasferta. Ora ci attende il Trofeo Atlantica a Cervia per i cadetti e il Campionato Nazionale Juniores che quest’anno sarà sotto l’egida del Campionato Nazionale Under 16, poi la Coppa Primavela, la Coppa del Presidente e quella Cadetti. Tutto a Marsala a fine agosto primi di settembre.”

Francesca Russo Cirillo si allena e corre per la Società Velica Barcola Grignano, anche se alla Barcola è approdata da circa un paio d’anni, mentre i suoi esordi a sette anni e la sua “carriera” da Optimista si svolge per diverso tempo alla Società Triestina della Vela. Francesca si allena due o tre volte nel corso della settimana e nei week end, ma non le pesa. "Quando esco da scuola vado al Circolo, mi alleno, poi a casa a fare i compiti. Se fosse per me vivrei di vela e ora che scendo dall’Optimist probabilmente passerò al 420, forse con Carlotta e chissà magari riuscirò a realizzare il sogno di una campagna olimpica sul 470.” Del suo allenatore Dragan Gasic, Francesca dice, “Devo questo titolo anche a lui, al coraggio che ha saputo infondermi e alla fiducia che mi ha dato.”

Ed eccolo Dragan, il superallenatore che ha vinto tutto nell’Optimist: “Quello Europeo era l’unico titolo che mi mancava - ci dice - con Carlotta e Francesca abbiamo lavorato bene tutto l’inverno per entrare al Mondiale, poi quella penalità alle selezioni ha mandato sia Francesca che Carlotta all’Europeo.” Dragan vanta due titoli mondiali vinti da Mattia Pressich nel ’99 e nel 2000. Ma qual è il segreto-Dragan? Lui è sicuro: "Dai miei ragazzi voglio il 100% sia in regata che negli allenamenti, penso e lavoro con loro per prevedere e affrontare tutti gli stress che potrebbero presentarsi in regata. Li chiamo i “guerrieri”, sembra un po’ forte, ma alla fine è così che funziona, uno contro tutti. Non è importante se perdi o arrivi centesimo, è importante che in quel momento dai il massimo che puoi. Io non ho mai avuto un allenatore e forse lavoro con loro così come io avrei voluto un allenatore avesse lavorato con me. Cerco di dar loro coraggio e fiducia, senza eccedere perché caricati esageratamente rischiano di esplodere…”

L’Europeo si chiude con una nuova vittoria italiana e una pacata riflessione di Francesca, come un vero Cavaliere Jedi: “Mi sono preparata per andare al Mondiale e invece mi sono ritrovata all’Europeo, ma alla fine è stato meglio così, non trovate?...”

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