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25/07/2017 - 17:37

Olimpiadi e non solo, scenari di vela offshore per i nostri velisti

Francesca Clapcich
sorpresa... oceanica!

La triestina ex Laser Radial a Londra 2012 e prodiera campionessa mondiale di 49er FX con Giulia Conti, quinta a Rio 2016, da poco tornata sul Laser, allarga (e di molto) i suoi orizzonti. Farà (per ora) la Rolex Fastnet che parte il 6 agosto, a bordo del Volvo Ocean 65 di Turn The Tide on Plastic, skipper Dee Caffari, team con messaggio ecologista delle Nazioni Unite che sta preparando l'equipaggio per il prossimo giro del mondo... Lei dice: "Sono felicissima, è un'esperienza nuova e affascinante". Con evoluzioni imprevedibili...

 

Per adesso il Fastnet. E scusate se è poco. Dal Laser Radial, al 49er FX, dalle campagne di due Olimpiadi (Londra 2012 e Rio 2016) agli spazi oceanici. Francesca Clapcich, triatleta, fisico scolpito, mentalità senza confini, si è gettata anima e corpo nella novità. "Fare una regata offshore famosa come il Fastnet, con una barca della Volvo Ocean Race, con Dee Caffari come skipper, e tutto un equipaggio fantastico, sarà un'esperienza incredibile, non vedo l'ora!"

Francesca lascerà da parte per qualche settimana il Laser e il Triathlon, partirà mercoledi da Lisbona per trasferire la barca a Gosport, e quindi dopo un periodo di allenamenti, lo start della Rolex Fastnet Race il 6 agosto da Plymouth, circa 600 miglia fino allo scoglio del Fastnet sull'Atlantico a sud dell'Irlanda e ritorno.

"Turn The Tide on Plastic - racconta Francesca - è un team eccezionale, Dee Caffari è un mito, da lei c'è da imparare tantissimo sulla vela offshore, e a bordo siamo tutti giovani, under 30, una cosa che mi ha affascinato subito. Credo che sarà una esperienza importantissima."

Cosa farà a bordo di un Volvo Ocean 65 Francesca Clapcich? "Per adesso alterno trim e randa, qualcosa che sento nelle mie corde. Ma abbiamo anche fatto delle uscite girando tutti i ruoli, ho fatto anche il pit per un paio di giorni: un bel casino! Cinque winch pieni di drizze!! Ma è fantastico ricoprire più ruoli, prima di trovarne uno definitivo. Per una laserista è tutto nuovo: la barca grande, la navigazione lunga, l'equipaggio numeroso..."

Il team Turn The Tide on Plastic è già iscritto alla prossima Volvo Ocean Race, la skipper Dee Caffari sta completando la selezione dell'equipaggio, la barca batterà la bandiera delle Nazioni Unite, come parte del programma The Clean Seas dell'ONU, e con la portoghese Mirpuri Foundation. Non ci sono aziende private a finanziare il team e la sua partecipazione al giro del mondo portando il messaggio ecologista.

"Anche questo aspetto, insieme alla fiducia che mi è stata data, mi ha colpito del team. Sono entusiasta di essere a bordo con questa squadra, con le sue dinamiche giovani, con i suoi messaggi. Tutto molto interessante. Anzi, una figata!"

La storia di Francesca Clapcich apre uno spiraglio importante per tutta la vela italiana. Nelle prospettive di impegno e carriera di giovani atleti e velisti, dopo le classi giovanili, non c'è necessariamente solo la vela olimpica, ma anche prospettive di altro genere, team multinazionali che scelgono talenti e atleti di varie nazionalità, vela sempre più offshore, per non parlare dei vari circuiti professionali. Clapcich, che è una atleta nel senso completo del termine, trarrà il massimo beneficio da questa esperienza, il cui sviluppo si preannuncia sorprendente, e con visioni sempre più... oceaniche.

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