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03/04/2018 - 14:16

Cultura del mare

Fogar e Mancini,
la storia a teatro

"74 giorni sospesi": giovedi 5 e venerdi 6 aprile alle ore 20.30 al Teatro Miela di Trieste rivive la tragica aventura del naufragio del Surprise in Atlantico, con Ambrogio Fogar e Mauro Mancini, che morì due giorni dopo il salvataggio sul cargo che li aveva recuperati. Come acquistare i biglietti

 

Può un naufragio con finale drammatico diventare quaranta anni dopo una piece teatrale desinata non soltanto ai velisti, quindi con contenuti e pathos non prettamente tecnici ma di spettacolo e coinvolgimento di pubblico? In Francia forse sarebbe normale, in Italia lo è assai meno, ma le sorprese a volte accadono. Così a Trieste (e non è un caso, essendo quella giuliana la città a più alto tasso di passione e cultura velica) va in scena, giovedi e venerdi 5-6 aprile, a teatro, lo spettacolo intitolato "74 Giorni Sospesi - Il Naufragio di Ambrogio Fogar e Mauro Mancini, con Alessandro Mizzi e Ivan Zerbinati, per la regia di Massimo Navone, libero adattamento di Luca Rodella e Massimo Navone dal libro "La zattera" di Ambrogio Fogar, produzione Bonawentura.

Due amici in una storia di speranza, forza di volontà, attaccamento alla vita, in balia di un abisso tra mare e cielo. Ambrogio Fogar e Mauro Mancini erano a 4 giorni di vela da Rio de la Plata quando un branco di orche o balene affondò la loro barca il Surprise in quattro minuti. Si gettarono sul battello di gomma e sulla zattera autogonfiabile con pochissima roba da mangiare.

Era la mattina di giovedì 19 gennaio 1978 Fogar e Mancini avevano fatto appena in tempo a saltare sulla zattera di salvataggio, portandosi dietro un po’ di zucchero e pancetta. Durante gli oltre due mesi alla deriva si nutrirono della carne dei cormorani, e di qualche pesce catturato con le mani, bevendo l'acqua piovana che si accumulava nella zattera. Condivisero uno spazio angusto, speranze e i loro destini, rigonfiando il battello con la forza dei polmoni e della disperazione.

Trascorsero 74 giorni in mare, in balia delle onde e dei venti, fino al 2 aprile 1978, quando furono raccolti da un mercantile greco di passaggio. Un lieto fine che si rivelò una beffa del destino. Mancini, il giornalista amico dell'esploratore che lo stava accompagnando nell'impresa di circumnavigare il Polo Sud, morì dopo due giorni, stremato nel fisico - aveva perso 41 chili - non superò una polmonite.

Organizzazione: Bonawentura Ingresso € 12,00, ridotto soci Bonawentura e under 26 € 10,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00.

www.vivaticket.it

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