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30/09/2014 - 18:55

Ricerca e futuro

E Beneteau
Issa le ali…

Il primo cantiere al mondo è lanciatissimo nella sperimentazione delle vele a profilo alare. Il punto, le foto, le prospettive…
 
 

A poche ore dall’apertura del salone nautico di Genova, con il suo carico di speranze, pubblichiamo un articolo che fa il punto sulla ricerca condotta da circa un anno da parte del cantiere Beneteau in materia di vele a profilo alare. Non sono (ancora) le ali rigide viste in Coppa America, ma qualcosa che comincia ad avvicinarsi… Un modo per guardare dentro al futuro della vela.

Bénéteau sta scrivendo una pagina piena di promesse da aggiungere al capitolo delle grandi soluzioni apportate negli ultimi anni per permettere di praticare la navigazione a vela in modo sempre più semplice e accessibile. In fase di prototipo e di test dall’estate 2013, il nuovo armo velico a forma di ala flessibile comincia a far parlare di sé e potrebbe aprire una nuova era nella pratica della nautica da diporto.  

La barca del futuro

Tanto per le nuove generazioni di diportisti che per le popolazioni di paesi in cui la navigazione a vela rappresenta una cultura nascente, dal 2007 Bénéteau si è impegnata in una riflessione di fondo sull’evoluzione della barca da diporto. 

L’armo ‘ala flessibile’, attualmente in fase di studio, mobilita importanti mezzi umani e tecnologici intorno ad una pagina bianca. Liberi da pregiudizi, i progettisti guidati da Bruno Belmont, Direttore Strategia Vela del Gruppo Beneteau, si sono fissati come obiettivo di lavoro la messa a punto di una vela che semplifichi al massimo il suo utilizzo. 

Vela latina o ‘chela di granchio’, armo di giunca, aquilone o ala flessibilei progettisti del cantiere hanno iniziato con l’osservare e analizzare tutte le ricerche esistenti riguardanti le forme di propulsione a vento. Spesso ingegnosi, i lavori disponibili si preoccupano soprattutto di ottimizzare i rendimenti piuttosto che di semplificare l’uso, mentre il progetto Bénéteau ambisce proprio a semplificare al massimo la propulsione a pari prestazioni. 

Un incontro decisivo

Già notato nel 2001, prima della sua partenza, Guy Beaup, geniale ‘Archimede pitagorico’ originario della regione di Grenoble , è stato protagonista di un incontro durante l’estate 2012 che segna una tappa determinante nell’avanzamento delle scelte di Bénéteau. «Quando ho bisogno di qualcosa, prima di chiedermi dove posso comprarla, rifletto a come potrei fabbricarla!»,spiega Guy quando gli si chiede come nascono le sue molteplici invenzioni. 

Quando all’età di 25 anni questo nuovo arrivato del mondo della nautica progetta di viaggiare sul mare, si lancia nella costruzione di una prima barca con un armo ispirato a quello delle giunche. Alcuni anni dopo ripete l’esperienza di progettazione e costruzione di una seconda barca a vela più grande, per portare la sua famiglia più lontano.

Trasformando quelle che potrebbero essere considerate lacune in forza d’ingegno, l’assenza di cultura nautica lo porta ad affrontare ciascun aspetto senza idee preconcette. Il risultato di queste riflessioni, l’ala flessibile del suo Matin Bleu, terrà le promesse di semplicità e resistenza e, al ritorno da 60.000 miglia intorno al mondo, gli permetterà di trasferire l’avventura del viaggio familiare al mondo delle principali innovazioni  del settore nautico. 

Immediatamente Bénéteau decide di acquistare il brevetto di questa vela alare dagli innumerevoli vantaggi e associa l’inventore a tutte le tappe dello sviluppo e del prototipaggio. Un partenariato con il velificio Incidences viene a completare la squadra del progetto ala flessibile.

Test 

Il Sense 43, ultimogenito della gamma di barche a vela progettate da Bénéteau, s’impone naturalmente la pianificazione dei primi test. Le dimensioni sono sufficienti perché gli sforzi siano significativi e la filosofia del supporto si armonizza con l’armo in corso di progettazione. Le prime uscite del settembre scorso sono più che incoraggianti, ma un’innovazione di questa portata richiederà ancora lunghi mesi di test, nonchè confronti fra prestazioni ed equipaggiamenti dei piani dell’imbarcazione, prima di passare ad una produzione industriale. L’obiettivo annunciato oggi è di poter attrezzare entro 18 - 24 mesi alcune imbarcazioni della gamma Bénéteau.

Con questo progetto, perfetto per permettere ai neofiti di avvicinarsi alla vela in tutta tranquillità, Bénéteau resta fedele alla vocazione che la anima da 130 anni: innovare e rendere il mare sempre più accessibile a un gruppo di persone sempre più grande. 

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