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08/02/2011 - 11:49

LNI

Due tartarughe
in salvo a Otranto

Sono due tartarughe della specie protetta Caretta Caretta. Trasportate dalla corrente, erano in difficoltà. Ritrovate nel porto di Otranto davanti alla Lega Navale Italiana. Recuperate e curate, ora stanno bene
 
 
Sono state recuperate due tartarughe della specie Caretta Caretta nel porto di Otranto ed in particolare nelle specchio acqueo in concessione alla sezione. Il primo esemplare è stato individuato domenica scorsa tra le barche ormeggiate ai pontili, si tratta di una tartaruga che misura 20 centimetri al carapace e la cui età è stimata in quattro anni. Nella stessa area il ritrovamento anche lunedì. In questo caso si è trattato di un animale di circa due anni e di 15 centimetri di lunghezza.
    
Entrambe le tartarughe sono state recuperate dal socio Franco Muoio del gruppo sub di sezione e tempestivamente consegnate al Centro di recupero tartarughe marine del comune di Lecce. Lì sono state affidate alle cure del dottor Giacomo Marzano.
    
Per l'esemplare di maggiori dimensioni - spiega il dottore Giacomo Marzano, responsabile del Centro di recupero - si è reso necessario il trasporto e ricovero presso la facoltà di Veterinaria dell'università di Bari per via di una ferita che è sicuramente la causa che l'ha portata alla deriva. La tartaruga più piccola era invece in ipotermia ed ora è presso il Centro comunale di Reuccio ed è tenuta a temperatura adatta in attesa che possa riprendere la normale alimentazione.
    
In questi giorni si stanno facendo sempre più numerose le segnalazioni di tartarughe in difficoltà e la causa sarebbe nella temperatura dell'acqua che sta scendendo sotto i 10°, temperatura molto severa per un rettile in buone condizioni fisiche, ma praticamente proibitiva per le tartarughe non al meglio della condizione.
    
Sono le correnti a trasportare le tartarughe in difficoltà, non è del tutto casuale, quindi, che i due ritrovamenti siano stati effettuati nella stessa zona del porto (che è quella dei pontili in concessione a Lni Otranto), di conseguenza tutti i soci sono stati allertati a porre la massima attenzione nelle manovre di ormeggio. Questo per ottimizzare le possibilità di avvistamento e scongiurare il pericolo di ferire eventuali animali in sofferenza.
 

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