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11/08/2016 - 22:42

STORIE DENTRO L'OLIMPIADE DELLA VELA

Dramma-Besson:
in sedia a rotelle!

Era il superfavorito, il predestinato all'oro del catamarano misto Nacra 17, 4 volte campione del mondo con la prodiera Marie Riou. Ma un infortunio alla schiena a pochi giorni dai Giochi lo costringe sulla sedia a rotelle. Nonostante questo, è in regata... 

 
Billy Besson, velista di origini polinesiane, secondo tutti gli osservatori e persino gli avversari, aveva la medaglia d'oro già in tasca. Ma lo sport sa essere crudele come la vita. E ti toglie d'un soffio quello che ti da. Appena arrivato a Rio, Besson ha avuto un banale incidente scivolando mentre lavorava alla barca, ma le conseguenze sono state terribili. Una grave discopatia gli provoca fortissimi dolori alla schiena, ogni cura si rivela inutile, la menomazione fisica per l'atleta di una barca acrobatica è quasi completa, è persino costretto a muoversi su una sedia a rotelle, non può usare medicinali antiinfiammatori per il rischio doping, si sposta appoggiandosi a Marie e al suo allenatore. Vederlo arrivare alla barca è un tormento.
 
Le regate olimpiche offrono finora un verdetto tremendo: la coppia campione del mondo e d'Europa arranca indietro, nelle posizioni di rincalzo. Correre con la schiena a pezzi, con la prospettiva di tornare a terra e muoversi su una sedia a rotelle, ti fa vivere una Olimpiade, la "tua" Olimpiade, in un modo infame.
 
Chiunque mollerebbe. Pensate alla nostra vita nei giorni in cui abbiamo mal di schiena, senza riuscire a fare nulla, neanche le cose più banali. Figurarsi una regata olimpica su un catamarano che balla e salta sulle onde con colpi secchi. Quelle onde e quel vento che il polinesiano è abituato a dominare da grande marinaio, adesso sono una tortura. Ma non abbastanza.
 
Billy non molla. L'ha detto alla vigilia, quando ha declinato ogni ipotesi di ritiro, e lo conferma scendendo in mare ogni giorno dalla spiaggia di Marina da Gloria. La sua è una incredibile impresa umana, una storia di sport e di carattere, di amore per il mare. In un certo senso, Billy Besson sta vincendo la "sua" Olimpiade.

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