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14/05/2020 - 18:56

Le risposte al virus

Donatella Bianchi nel team di Colao

La conduttrice di Lineablu su Rai Uno, presidente di WWF Italia, entra a far parte della task force guidata da Vittorio Colao, che assiste il Governo per le iniziative legate alle fasi successive alla pandemia. La sintesi di un suo intervento in cui spiega come spera di lavorare, per "un mondo più giusto e ecosostenibile"

 

Cinque nomine, tutte donne, nella task force guidata da Vittorio Colao, che vanno ad aggiungersi alle quattro già presenti tra i 20 esperti. Nel Comitato tecnico-scientifico della Protezione Civile di Angeli Borrelli, finora composto di 20 uomini su 20, ne arrivano sei. Nella task force di Colao, in particolare, entra un volto tv e figura particolarmente vicina al mondo del mare, come Donatella Bianchi (presidente WWF Italia e conduttrice di Lineablu su Rai Uno). Con lei le altre new entry sono Enrica Amaturo, (professoressa di sociologia all'Università degli Studi di Napoli Federico II); Marina Calloni (professoressa di Filosofia politica e sociale dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca e fondatrice di “ADV - Against Domestic Violence”, il primo centro universitario in Italia dedicato al contrasto alla violenza domestica); Linda Laura Sabbadini (direttrice centrale dell'Istat); Maurizia Iachino (dirigente di azienda).

Donatella Bianchi ha scritto sul quotidiano La Stampa un breve articolo nel quale accenna alle speranze e responsabilità del nuovo incarico in un momento come questo, guardando sin da subito a "un mondo più giusto e ecosostenibile". Eccone un estratto.

"Ognuno di noi in queste settimane ha cercato di immaginare cosa sarà del nostro mondo alla fine di questa emergenza. Da oggi, con l’opportunità che mi viene offerta di lavorare nella task force guidata da Vittorio Colao, quello che ho immaginato diventerà azione concreta. Non possiamo non fare del nostro meglio per ripensare un mondo diverso, migliore, più a nostra misura. Nel quadro degli investimenti per il rilancio dell’economia e della società avremo il compito di fare scelte in direzione del Green Deal di cui si parla da anni. Questo è il momento per trasformare la crisi in un’opportunità.

(...) L’esperienza concreta di questi mesi, oltre agli studi e gli allarmi dettagliati che la scienza ci ha fornito, ha insegnato che per prenderci cura della nostra salute dobbiamo prenderci cura della salute del pianeta. Siamo connessi. La tutela della natura, la difesa del suolo, la ricostruzione degli habitat naturali e la lotta contro i cambiamenti climatici devono essere basi dalle quali ripartire per creare un avvenire migliore e diverso da quello che immaginavamo prima dell’emergenza coronavirus. 

(...) Il futuro che dobbiamo immaginare deve essere costruito sulla base della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Sento per questo nuovo impegno una grande responsabilità, ma anche il sostegno delle persone che si aspettano da noi la costruzione di soluzioni positive per la loro e per la nostra vita. Tutti sentiamo forte la speranza di futuro che nascondiamo dietro la frase «quando tutto sarà finito» che continuiamo a ripeterci. Sento anche (e di questo ringrazio il presidente Giuseppe Conte per le scelte fatte) la spinta positiva di tante donne e ragazze che finalmente si vedono rappresentate in questi gruppi di lavoro. C’era bisogno del nostro apporto, che le competenze non fossero soltanto quelle di una parte. C’era bisogno che questa idea di futuro nascesse dai sogni e dal lavoro di tutti noi." (dal quotidiano La Stampa del 14 maggio 2020)

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