Storia | Regata > International
07/11/2012 - 17:27
La vigilia il presidente FIV candidato a guidare la federvela mondiale. Ultime news e previsioni
La vigilia il presidente FIV candidato a guidare la federvela mondiale. Ultime news e previsioni
Croce ISAF,
si può fare
si può fare
Giorni decisivi per il presidente FIV candidato a guidare la federvela internazionale. Assemblea sabato 10. Molte nazioni si stanno schierando. La vigilia dei tre candidati
Carlo Croce è a Dun Laoghaire (Irlanda), sede dell’Annual Conference dell’ISAF, la federvela internazionale (che la curiosamente lo stesso nome delle forze di sicurezza della NATO), già da parecchi giorni, accompagnato dalla moglie. Il Royal Marine Hotel, con vista sulla baia piena di barchette a vela alla fonda, è il suo quartier generale per l’ultimo assalto alla presidenza ISAF. Sono giorni intensi: il presidente federale incontra decine di persone, autorità nazionali, atleti, personaggi del mondo velico. E’ oggetto di curiosità, molti vogliono conoscerlo e incontrarlo, capire chi è davvero, oltre i significati di un cognome storico per l’ente.
Una saletta riunioni dell’hotel trasformata in ufficio è il luogo deputato agli incontri più ufficiali o riservati. Poi c’è il resto, il gran circo della Conference, la hall, i corridoi, le bouvette, le happy hours. Un candidato presidente deve essere ovunque e in nessun luogo, far sentire la sua presenza, selezionare le apparizioni, dosare le forze. C’è una discreta task-force italiana (e non solo) che lavora al fianco di Croce. Alcuni storici delegati italiani all’ISAF come Walter Cavallucci, Riccardo Simoneschi e Marco Predieri. C’è Carlo Rolandi, presidente onorario FIV e gran decano anche al’ISAF, venuto a dare una mano decisiva.
L’atmosfera nella squadra italiana resta positiva, ogni volta che si rifanno i conti sembrano tornare sempre. Ma non ci si nasconde che la corsa è ancora apertissima. Nelle ultime ore un paio di segnali hanno incoraggiato ulteriormente Croce e il suo entourage. Il candidato australiano David Kellett avrebbe fatto sapere che se uscirà al primo turno (quale terzo dei votati), nell’eventuale ballottaggio tra Croce e il portoricano Eric Tulla indirizzerebbe i suoi voti sull’italiano. E proprio il testa a testa Croce-Tulla sembrerebbe lo scenario più probabile della vigilia. Fa discutere il clima da ultima spiaggia creato dai grandi sostenitori di Tulla, che in tutti i modi stanno cercando di portare al voto il maggior numero di nazioni aderenti all’ISAF. Una corsa all’ultimo voto alla quale comunque si è in qualche modo adeguato anche il team di Croce. Come una battaglia nella battaglia, si è infilata nel confronto anche la clamorosa divisione tra i due fratelli italiani Alberto e Marco Predieri. Il primo, Alberto, è uno dei sette vicepresidenti uscenti dell’ultimo quadriennio, candidato alla conferma, ma non ha fatto mistero da subito di opporsi all’ipotesi Croce presidente (che lo taglierebbe fuori). Il secondo, Marco, è l’attuale presidente dell’Eurosaf (la federazione delle federvela europee) e sta con Croce. I colpi tra i due fratelli non mancano: un esempio di passione politica per il governing body della vela, che viene da lontano (sono entrambi delegati ISAF da quasi vent’anni), e che per forza di cose finirà con un vincente e un perdente. Si spera senza danni per la vela italiana.
ROLEX ISAF SAILOR OF THE YEAR
Intanto si è svolta la serata di gala che ha incoronato Ben Ainslie (ti pareva?) e la cinesina Lijia Xu (oro Laser Radial a Weymouth Londra 2012) velisti mondiali ISAF Rolex del 2012 (vedi la nostra apposita news). Una cerimonia in tono minore rispetto alle passate edizioni, segno forse che l’intera macchina federale mondiale si sente al capolinea, e attende di conoscere chi, come e dove sarà il proprio futuro...
AGENDA (KITE vs. WINDSURF)
Si susseguono le riunioni dei vari Committee, oggi in programma l’importante meeting dell’Events Committee, considerato il consulente tecnico del Council, dal quale sono attese le famose “raccomandazioni” sulla scelta chiave riguardante l’aggiornamento delle classi per Rio 2016. E’ assente dall’Events il rappresentante italiano Gianfranco Busatti, ma ci sarà Alfredo Ricci. In programma sempre oggi l’Oceanic e Offshore Committee.
Il giorno chiave, però, potrebbe risultare domani, giovedi 8: al mattino si riunisce l’Executive (presidente più i 7 vice) e nel pomeriggio il Council (ovvero lo stesso Executive allargato al resto dei consiglieri che rappresenta di fatto il governo della vela mondiale). Tra le 14:30 e le 18:00, nella sala Carlisle East, in una sessione aperta anche al pubblico di osservatori registrati, si deciderà gran parte del destino della vela alle Olimpiadi di Rio de Janeiro (e forse oltre). In particolare come è noto pende la richiesta di riaprire la discussione sulla scelta del Kiteboard al posto del Windsurf. Ogni ipotesi al momento è ancora possibile. C’è anche da dire che la riunione del Council sarà lunga, e già sono in programma il secondo e il terzi tempo nella mattina successiva, venerdi 9, l’intero giorno tra le 9:30 e le 18:00, e sabato 10 mattina dalle 9:30 alle 13:30, sempre nella stessa sala.
Gli occhi e l’attenzione di tutti, dopo le scelte in chiave olimpica, torneranno a concentrarsi sull’Assemblea elettiva in programma sabato 10 dalle 14:30 alle 16:30. Due ore veloci che finiranno con un’ISAF tutta nuova, con un presidente, un Executive e un Council diversi, che non a caso torneranno a riunirsi subito dopo nella loro nuova configurazione neo-eletta. Con un possibile (e incredibile) colpo di scena: l’Assemblea generale delle autorità nazionali aderenti all’ISAF, infatti, può teoricamente decidere a sua volta una linea da suggerire al nuovo Council sul tema delle scelte per Rio 2016. In sostanza le decisioni sofferte dell’attuale Council, tra domani e sabato, potrebbero essere ulteriormente riviste dopo l’Assemblea. E per il nuovo governo ISAF appena insediato, il quadriennio inizierebbe con una gigantesca patata bollente...
Carlo Croce è a Dun Laoghaire (Irlanda), sede dell’Annual Conference dell’ISAF, la federvela internazionale (che la curiosamente lo stesso nome delle forze di sicurezza della NATO), già da parecchi giorni, accompagnato dalla moglie. Il Royal Marine Hotel, con vista sulla baia piena di barchette a vela alla fonda, è il suo quartier generale per l’ultimo assalto alla presidenza ISAF. Sono giorni intensi: il presidente federale incontra decine di persone, autorità nazionali, atleti, personaggi del mondo velico. E’ oggetto di curiosità, molti vogliono conoscerlo e incontrarlo, capire chi è davvero, oltre i significati di un cognome storico per l’ente.
Una saletta riunioni dell’hotel trasformata in ufficio è il luogo deputato agli incontri più ufficiali o riservati. Poi c’è il resto, il gran circo della Conference, la hall, i corridoi, le bouvette, le happy hours. Un candidato presidente deve essere ovunque e in nessun luogo, far sentire la sua presenza, selezionare le apparizioni, dosare le forze. C’è una discreta task-force italiana (e non solo) che lavora al fianco di Croce. Alcuni storici delegati italiani all’ISAF come Walter Cavallucci, Riccardo Simoneschi e Marco Predieri. C’è Carlo Rolandi, presidente onorario FIV e gran decano anche al’ISAF, venuto a dare una mano decisiva.
L’atmosfera nella squadra italiana resta positiva, ogni volta che si rifanno i conti sembrano tornare sempre. Ma non ci si nasconde che la corsa è ancora apertissima. Nelle ultime ore un paio di segnali hanno incoraggiato ulteriormente Croce e il suo entourage. Il candidato australiano David Kellett avrebbe fatto sapere che se uscirà al primo turno (quale terzo dei votati), nell’eventuale ballottaggio tra Croce e il portoricano Eric Tulla indirizzerebbe i suoi voti sull’italiano. E proprio il testa a testa Croce-Tulla sembrerebbe lo scenario più probabile della vigilia. Fa discutere il clima da ultima spiaggia creato dai grandi sostenitori di Tulla, che in tutti i modi stanno cercando di portare al voto il maggior numero di nazioni aderenti all’ISAF. Una corsa all’ultimo voto alla quale comunque si è in qualche modo adeguato anche il team di Croce. Come una battaglia nella battaglia, si è infilata nel confronto anche la clamorosa divisione tra i due fratelli italiani Alberto e Marco Predieri. Il primo, Alberto, è uno dei sette vicepresidenti uscenti dell’ultimo quadriennio, candidato alla conferma, ma non ha fatto mistero da subito di opporsi all’ipotesi Croce presidente (che lo taglierebbe fuori). Il secondo, Marco, è l’attuale presidente dell’Eurosaf (la federazione delle federvela europee) e sta con Croce. I colpi tra i due fratelli non mancano: un esempio di passione politica per il governing body della vela, che viene da lontano (sono entrambi delegati ISAF da quasi vent’anni), e che per forza di cose finirà con un vincente e un perdente. Si spera senza danni per la vela italiana.
ROLEX ISAF SAILOR OF THE YEAR
Intanto si è svolta la serata di gala che ha incoronato Ben Ainslie (ti pareva?) e la cinesina Lijia Xu (oro Laser Radial a Weymouth Londra 2012) velisti mondiali ISAF Rolex del 2012 (vedi la nostra apposita news). Una cerimonia in tono minore rispetto alle passate edizioni, segno forse che l’intera macchina federale mondiale si sente al capolinea, e attende di conoscere chi, come e dove sarà il proprio futuro...
AGENDA (KITE vs. WINDSURF)
Si susseguono le riunioni dei vari Committee, oggi in programma l’importante meeting dell’Events Committee, considerato il consulente tecnico del Council, dal quale sono attese le famose “raccomandazioni” sulla scelta chiave riguardante l’aggiornamento delle classi per Rio 2016. E’ assente dall’Events il rappresentante italiano Gianfranco Busatti, ma ci sarà Alfredo Ricci. In programma sempre oggi l’Oceanic e Offshore Committee.
Il giorno chiave, però, potrebbe risultare domani, giovedi 8: al mattino si riunisce l’Executive (presidente più i 7 vice) e nel pomeriggio il Council (ovvero lo stesso Executive allargato al resto dei consiglieri che rappresenta di fatto il governo della vela mondiale). Tra le 14:30 e le 18:00, nella sala Carlisle East, in una sessione aperta anche al pubblico di osservatori registrati, si deciderà gran parte del destino della vela alle Olimpiadi di Rio de Janeiro (e forse oltre). In particolare come è noto pende la richiesta di riaprire la discussione sulla scelta del Kiteboard al posto del Windsurf. Ogni ipotesi al momento è ancora possibile. C’è anche da dire che la riunione del Council sarà lunga, e già sono in programma il secondo e il terzi tempo nella mattina successiva, venerdi 9, l’intero giorno tra le 9:30 e le 18:00, e sabato 10 mattina dalle 9:30 alle 13:30, sempre nella stessa sala.
Gli occhi e l’attenzione di tutti, dopo le scelte in chiave olimpica, torneranno a concentrarsi sull’Assemblea elettiva in programma sabato 10 dalle 14:30 alle 16:30. Due ore veloci che finiranno con un’ISAF tutta nuova, con un presidente, un Executive e un Council diversi, che non a caso torneranno a riunirsi subito dopo nella loro nuova configurazione neo-eletta. Con un possibile (e incredibile) colpo di scena: l’Assemblea generale delle autorità nazionali aderenti all’ISAF, infatti, può teoricamente decidere a sua volta una linea da suggerire al nuovo Council sul tema delle scelte per Rio 2016. In sostanza le decisioni sofferte dell’attuale Council, tra domani e sabato, potrebbero essere ulteriormente riviste dopo l’Assemblea. E per il nuovo governo ISAF appena insediato, il quadriennio inizierebbe con una gigantesca patata bollente...
Commenti