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13/09/2016 - 20:36
Vela Olimpica (tra due Olimpiadi)
Vela Olimpica (tra due Olimpiadi)
Coppa del Mondo
(ancora) tutta nuova
(ancora) tutta nuova
World Sailing prova a gettare le basi del futuro per una Vela Olimpica in confusione. A partire dalla Coppa del Mondo, ulteriormente (e completamente) rinnovata per 2017-2020. Calendario ridotto, prevalenza all'Europa. Sarà la volta buona? Partono le candidature delle località: le possibilità dell'Italia
di Fabio Colivicchi
La federvela internazionale mette mano, per l'ennesima volta, a una revisione della Sailing World Cup, la Coppa del Mondo della vela olimpica, nata quasi 10 anni fa e mai veramente decollata, anzi quasi fallita nelle stagioni recenti, con il clamoroso dietrofront di Abu Dhabi, che ha rinunciato a essere sede della finale per 4 anni stracciando un contratto milionario, e con la progressiva perdita di interesse degli stessi velisti, a dispetto dei premi in denaro.
Da occasione di visibilità, da creazione di personaggi, la Coppa del Mondo è franata a nuovo inquietante flop della vela olimpica. Una situazione che World Sailing non può sopportare oltre, proprio adesso che stanno per arrivare (da novembre all'Annual Conference di Barcellona, e poi a febbraio o a maggio 2017) momenti e decisioni chiave per le nuove classi olimpiche di Tokio 2020 e oltre. Così si è arrivati all'ultima "release" della SWC, la versione 2017-2020, annunciata in queste ore da World Sailing. Ecco le novità, che partono da una considerazione: nel corso della sua storia di nove anni, la Coppa del Mondo di vela ha cercato di fornire le basi per la strada verso i Giochi Olimpici e Paralimpici, e di offrire un assaggio di ciò che accade in questi grandi eventi, con un palcoscenico per il pubblico che volesse seguire questo sport.
In vista delle Olimpiadi del 2020, World Sailing ha svelato la sua visione rinnovata per la SWC, che dovrà continuare a mostrare e sviluppare l'Olympic Sailing al mondo, dovrà essere (scommessa più dura questa: convincere gli atleti) una parte fondamentale della campagna olimpica di ogni velista o equipaggio, dovrà integrare realmente il Para World Sailing (il mondo paralimpico della vela), contribuire a creare eroi e personaggi, coinvolgere gli appassionati, gli sponsor e le emittenti, e finalmente concludere con un finale che incoroni i vincitori di ogni evento. Le parole d'ordine, tutto sommato, non sono cambiate. Quali sono dunque le vere novità?
Le località. Secondo una precisa strategia (chissà, forse anche politico-elettorale in vista del rinnovo delle cariche World Sailing...), la tappa USA di Miami, già tra le più popolari tra quelle esistenti, è stata premiata con l'inserimento in calendario, ogni anno a gennaio dal 2017 fino al 2020. Miami ospiterà il primo appuntamento della prossima serie 2017, che sarà ridotta per consentire il passaggio a un nuovo calendario. Quindi sarà la volta della location iconica di Hyeres, in Francia, nel mese di aprile (questa località ha la tappa di circuito assicurata per due anni, poi si vedrà). E a seguire la prima finale europea, prevista a fine giugno o inizio luglio (località da definire).
La Coppa del Mondo 2017 sarà dunque ridotta a soli 3 eventi: Miami, Hyeres e Finale in Europa. I velisti presenti alla finale della Coppa del 2016 a Melbourne, Australia, si qualificheranno automaticamente per il circuito 2017, mentre i restanti posti saranno assegnati in base alle Ranking List mondiali.
Dopo la ridotta serie 2017, la Coppa del Mondo di vela prenderà la sua routine: si svolgerà da ottobre a luglio di ogni anno, prevedendo tre tappe e una finale sempre europea alla fine di giugno-inizio di luglio. Per qualificarsi per la finale, gli equipaggi dovranno impegnarsi per la serie completa, in tutte le tappe. La cura dimagrante del numero di eventi va in questa direzione: meno tappe, ma più importanti e immancabili per chi punta alla finale.
Il Giappone, sede dei Giochi 2020, sarà parte fissa del circuito ogni anno: ospiterà una tappa di Coppa del Mondo ogni ottobre, dal 2017 al 2019, e il suo ruolo culminerà nell'ospitare la finale nel luglio 2020, poche settimane prima dei Giochi Olimpici. Le regate di qualificazione per la stagione 2017-18 saranno rese note entro la fine di ottobre 2016.
Il CEO della federvela mondiale Andy Hunt ha commentato: "Dopo Rio 2016, una visione chiara era necessaria per la Coppa del Mondo di vela, per capitalizzare il successo di una delle edizioni più emozionanti delle Olimpiadi veliche nella storia recente. Ora puntiamo a sviluppare un circuito che sia sostenibile a lungo termine, un tour annuale d'elìte che sia di supporto a una campagna olimpica, aiuti le nostre attività commerciali e di sponsorizzazione e porti il nostro sport nelle località culto, famose per le loro condizioni di mare e di vento."
Gli eventi della Coppa del Mondo 2017-2020
2017: Miami (gennaio), Hyeres (aprile) + Finale Europea (fine giugno-inizio luglio)
2017/18: Giappone (ottobre 2017), Miami (gennaio 2018), Hyeres (maggio 2018) + Finale Europea
2018/19: Giappone (ottobre 2018), Miami (gennaio 2019), Tappa in Europa (maggio-giugno) + Finale Europea
2019/20: Giappone (ottobre 2019), Miami, (gennaio 2020), Tappa in Europa (maggio-giugno) + Finale in Giappone (nella località olimpica? luglio 2020)
Nell'annunciare le novità, World Sailing ha anche invitato le città interessate in Europa a ospitare una o più tappe o le Finali previste dal calendario, a presentare un'offerta formale di candidatura (QUI TROVATE I MODULI).
QUANTE POSSIBILITA' PER L'ITALIA
Un'occasione per l'Italia? Possiamo farci avanti e proporre una location italiana quale sede di tappa europea (disponibili 2018 e 2019) o persino quale sede della Finale Europea (disponibili 2017 e 2018)? In attesa di seguire gli sviluppi anche a livello di Eurosaf (l'associazione di federvele europee, che ha anch'essa un suo circuito, non particolarmente decollato a sua volta, e del quale fa parte Riva del Garda in Italia), la domanda è pressante, e implica scelte anche da parte della FIV nonchè capacità di rapporti con World Sailing, anche la nuova che uscirà dalla tornata elettorale di Barcellona a novembre, con o senza Carlo Croce alla presidenza (ne parliamo in altro articolo).
Da noi non mancano location adattissime: dalla stessa Riva del Garda, super-capitale del vento, il regatificio e la fabbrica del vento, una specie di garanzia, fino ad arrivare a Gaeta, che ha ospitato quest'anno una memorabile Finn Gold Cup ed è ben nota a regatanti di mezzo mondo per le sue condizioni. Ma certo da noi non mancano città e porti adatti, se solo avessimo la forza (in questi anni in cui neanche la prospettiva di ospitare un'Olimpiade sembra risollevarci): la stessa Genova, che una volta ospitava una settimana preolimpica, anche se nei prossimi anni sarà alle prese con il restyling (controverso) del waterfront cittadino. O restando in Liguria, Sanremo, o il grande bacino di La Spezia, e scendendo lungo il Tirreno Livorno con la sua tradizione, Anzio che è stata sede per decenni di una delle più importanti settimane preolimpiche, la Roma Sail Week, ma che dovrebbe dare prima segnali di ripresa più generali, per non parlare di Napoli. Che dire di Crotone, ruggente località da venti incredibili e crescita esponenziale di offerta velica? E poi c'è Cagliari, che ha vinto la corsa quale sede delle regate olimpiche eventuali di Roma 2024, ed è quindi da considerare già pronta. Così come, in Adriatico, c'è Bari, che di quella corsa al 2024 è stata finalista battuta proprio dal capoluogo sardo, e risalendo fino a Trieste, la cui cultura velica è fuori discussione, come l'instabilità del suo vento. Ne abbiamo citate pochissime e sappiamo tutti che ce ne sono molte altre credibili.
Insomma non ci mancherebbe niente, anzi. O forse si: ci manca il coraggio di crederci. Vedremo cosa succederà. Certo in Europa ci sono le candidate forti e rodatissime: da Palma de Maiorca a Kiel, da Medemblik a La Rochelle e a Weymouth.
www.sailing.org
di Fabio Colivicchi
La federvela internazionale mette mano, per l'ennesima volta, a una revisione della Sailing World Cup, la Coppa del Mondo della vela olimpica, nata quasi 10 anni fa e mai veramente decollata, anzi quasi fallita nelle stagioni recenti, con il clamoroso dietrofront di Abu Dhabi, che ha rinunciato a essere sede della finale per 4 anni stracciando un contratto milionario, e con la progressiva perdita di interesse degli stessi velisti, a dispetto dei premi in denaro.
Da occasione di visibilità, da creazione di personaggi, la Coppa del Mondo è franata a nuovo inquietante flop della vela olimpica. Una situazione che World Sailing non può sopportare oltre, proprio adesso che stanno per arrivare (da novembre all'Annual Conference di Barcellona, e poi a febbraio o a maggio 2017) momenti e decisioni chiave per le nuove classi olimpiche di Tokio 2020 e oltre. Così si è arrivati all'ultima "release" della SWC, la versione 2017-2020, annunciata in queste ore da World Sailing. Ecco le novità, che partono da una considerazione: nel corso della sua storia di nove anni, la Coppa del Mondo di vela ha cercato di fornire le basi per la strada verso i Giochi Olimpici e Paralimpici, e di offrire un assaggio di ciò che accade in questi grandi eventi, con un palcoscenico per il pubblico che volesse seguire questo sport.
In vista delle Olimpiadi del 2020, World Sailing ha svelato la sua visione rinnovata per la SWC, che dovrà continuare a mostrare e sviluppare l'Olympic Sailing al mondo, dovrà essere (scommessa più dura questa: convincere gli atleti) una parte fondamentale della campagna olimpica di ogni velista o equipaggio, dovrà integrare realmente il Para World Sailing (il mondo paralimpico della vela), contribuire a creare eroi e personaggi, coinvolgere gli appassionati, gli sponsor e le emittenti, e finalmente concludere con un finale che incoroni i vincitori di ogni evento. Le parole d'ordine, tutto sommato, non sono cambiate. Quali sono dunque le vere novità?
Le località. Secondo una precisa strategia (chissà, forse anche politico-elettorale in vista del rinnovo delle cariche World Sailing...), la tappa USA di Miami, già tra le più popolari tra quelle esistenti, è stata premiata con l'inserimento in calendario, ogni anno a gennaio dal 2017 fino al 2020. Miami ospiterà il primo appuntamento della prossima serie 2017, che sarà ridotta per consentire il passaggio a un nuovo calendario. Quindi sarà la volta della location iconica di Hyeres, in Francia, nel mese di aprile (questa località ha la tappa di circuito assicurata per due anni, poi si vedrà). E a seguire la prima finale europea, prevista a fine giugno o inizio luglio (località da definire).
La Coppa del Mondo 2017 sarà dunque ridotta a soli 3 eventi: Miami, Hyeres e Finale in Europa. I velisti presenti alla finale della Coppa del 2016 a Melbourne, Australia, si qualificheranno automaticamente per il circuito 2017, mentre i restanti posti saranno assegnati in base alle Ranking List mondiali.
Dopo la ridotta serie 2017, la Coppa del Mondo di vela prenderà la sua routine: si svolgerà da ottobre a luglio di ogni anno, prevedendo tre tappe e una finale sempre europea alla fine di giugno-inizio di luglio. Per qualificarsi per la finale, gli equipaggi dovranno impegnarsi per la serie completa, in tutte le tappe. La cura dimagrante del numero di eventi va in questa direzione: meno tappe, ma più importanti e immancabili per chi punta alla finale.
Il Giappone, sede dei Giochi 2020, sarà parte fissa del circuito ogni anno: ospiterà una tappa di Coppa del Mondo ogni ottobre, dal 2017 al 2019, e il suo ruolo culminerà nell'ospitare la finale nel luglio 2020, poche settimane prima dei Giochi Olimpici. Le regate di qualificazione per la stagione 2017-18 saranno rese note entro la fine di ottobre 2016.
Il CEO della federvela mondiale Andy Hunt ha commentato: "Dopo Rio 2016, una visione chiara era necessaria per la Coppa del Mondo di vela, per capitalizzare il successo di una delle edizioni più emozionanti delle Olimpiadi veliche nella storia recente. Ora puntiamo a sviluppare un circuito che sia sostenibile a lungo termine, un tour annuale d'elìte che sia di supporto a una campagna olimpica, aiuti le nostre attività commerciali e di sponsorizzazione e porti il nostro sport nelle località culto, famose per le loro condizioni di mare e di vento."
Gli eventi della Coppa del Mondo 2017-2020
2017: Miami (gennaio), Hyeres (aprile) + Finale Europea (fine giugno-inizio luglio)
2017/18: Giappone (ottobre 2017), Miami (gennaio 2018), Hyeres (maggio 2018) + Finale Europea
2018/19: Giappone (ottobre 2018), Miami (gennaio 2019), Tappa in Europa (maggio-giugno) + Finale Europea
2019/20: Giappone (ottobre 2019), Miami, (gennaio 2020), Tappa in Europa (maggio-giugno) + Finale in Giappone (nella località olimpica? luglio 2020)
Nell'annunciare le novità, World Sailing ha anche invitato le città interessate in Europa a ospitare una o più tappe o le Finali previste dal calendario, a presentare un'offerta formale di candidatura (QUI TROVATE I MODULI).
QUANTE POSSIBILITA' PER L'ITALIA
Un'occasione per l'Italia? Possiamo farci avanti e proporre una location italiana quale sede di tappa europea (disponibili 2018 e 2019) o persino quale sede della Finale Europea (disponibili 2017 e 2018)? In attesa di seguire gli sviluppi anche a livello di Eurosaf (l'associazione di federvele europee, che ha anch'essa un suo circuito, non particolarmente decollato a sua volta, e del quale fa parte Riva del Garda in Italia), la domanda è pressante, e implica scelte anche da parte della FIV nonchè capacità di rapporti con World Sailing, anche la nuova che uscirà dalla tornata elettorale di Barcellona a novembre, con o senza Carlo Croce alla presidenza (ne parliamo in altro articolo).
Da noi non mancano location adattissime: dalla stessa Riva del Garda, super-capitale del vento, il regatificio e la fabbrica del vento, una specie di garanzia, fino ad arrivare a Gaeta, che ha ospitato quest'anno una memorabile Finn Gold Cup ed è ben nota a regatanti di mezzo mondo per le sue condizioni. Ma certo da noi non mancano città e porti adatti, se solo avessimo la forza (in questi anni in cui neanche la prospettiva di ospitare un'Olimpiade sembra risollevarci): la stessa Genova, che una volta ospitava una settimana preolimpica, anche se nei prossimi anni sarà alle prese con il restyling (controverso) del waterfront cittadino. O restando in Liguria, Sanremo, o il grande bacino di La Spezia, e scendendo lungo il Tirreno Livorno con la sua tradizione, Anzio che è stata sede per decenni di una delle più importanti settimane preolimpiche, la Roma Sail Week, ma che dovrebbe dare prima segnali di ripresa più generali, per non parlare di Napoli. Che dire di Crotone, ruggente località da venti incredibili e crescita esponenziale di offerta velica? E poi c'è Cagliari, che ha vinto la corsa quale sede delle regate olimpiche eventuali di Roma 2024, ed è quindi da considerare già pronta. Così come, in Adriatico, c'è Bari, che di quella corsa al 2024 è stata finalista battuta proprio dal capoluogo sardo, e risalendo fino a Trieste, la cui cultura velica è fuori discussione, come l'instabilità del suo vento. Ne abbiamo citate pochissime e sappiamo tutti che ce ne sono molte altre credibili.
Insomma non ci mancherebbe niente, anzi. O forse si: ci manca il coraggio di crederci. Vedremo cosa succederà. Certo in Europa ci sono le candidate forti e rodatissime: da Palma de Maiorca a Kiel, da Medemblik a La Rochelle e a Weymouth.
www.sailing.org
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