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24/03/2016 - 16:51
Una ricerca svela le attese del pubblico
Una ricerca svela le attese del pubblico
Coppa America 35,
Bermuda primi dubbi
Bermuda primi dubbi
La maggioranza spera che la Coppa porti vantaggi all'isola, ma crescono i dubbi e le critiche: molti oensano che 77 milioni di Dollari si potevano spendere per cose più urgenti. E come accadde a San Francisco, c'è il rischio di sovrastimare i ritorni economici, e sottostimare quelli sociali...
A Bermuda non tutti attendono con ansia e gioia il circo della prossima America's Cup numero 35. C'è anche chi non è convinto, chi ha dubbi (crescenti) e qualche sudore freddo, ripensando alle delusioni e al default dell'esperienza di San Francisco. Anche per questo una Università ha pensato di dare vita a una ricerca che ha chiamato in causa proprio i cittadini.
La ricerca è del Bermuda College ha messo in evidenza l'atteggiamento del pubblico verso la 35 Coppa America (AC35), ha messo in evidenza la vasta gamma di pareri in merito alla manifestazione. Non certo unanimità di consenso verso l'evento in relazione ai costi sociali. Ecco un estratto della relazione pubblicata su The Royal Gazette.
Il ricercatore istituzionale Cordell Riley e il Senior Lecturer Shawn De Shields hanno intervistato 650 residenti dell'isola chiedendo le loro opinioni sulle conseguenze economiche e sociali che l'evento velico della prossima estate ospitato a Bermuda, potrà avere sull'isola.
L'indagine ha rilevato che il 77% degli intervistati ritiene che Bermuda trarrebbe vantaggio economico "in larga misura o un po'" dall'ospitare la AC35, ma c'è anche un 73% che pensa che l'evento potrà essere solo l'inizio di "un lungo cammino per ripristinare l'immagine di Bermuda come destinazione turistica di prestigio".
Lo studio ha anche riscontrato che il 58% degli intervistati ritiene che i 77 milioni di Dollari impegnati per l'evento internazionale avrebbero dovuto essere spesi per questioni più pressanti e di immediato interesse per la popolazione bermudiana.
"Finora sono stati presi in considerazione solo gli impatti economici derivanti dall'ospitare la Coppa America - ha osservato Riley - Questa volta abbiamo approfondito anche gli impatti sociali. Più consultazione e più comunicazione con i residenti aiuterebbero a rendere l'evento un successo. Molto resta da fare in questo campo..."
Riley ha detto inoltre che, per quanto riguarda l'impatto economico di AC35, prodotto dagli organizzatori, "Sarebbe stato meglio aver sottostimato prudentemente i ricavi alberghieri, sembrando più probabile un totale sui 3 milioni di Dollari, piuttosto dei '5,5 milioni ipotizzati dall'organizzatore locale ACBDA (America's Cup Bermuda Ltd.).
La sua conclusione laconica: "Speriamo solo di non rivivere l'esperienza e il risultato di San Francisco (che ha ospitato la più recente Coppa America nel 2013), dove la realtà è andata molto al di sotto delle aspettative economiche".
Come direbbe qualcuno: "Non c'è più la Coppa America di una volta...". Quella che metteva tutti daccordo, che non contemplava i dubbi.
A Bermuda non tutti attendono con ansia e gioia il circo della prossima America's Cup numero 35. C'è anche chi non è convinto, chi ha dubbi (crescenti) e qualche sudore freddo, ripensando alle delusioni e al default dell'esperienza di San Francisco. Anche per questo una Università ha pensato di dare vita a una ricerca che ha chiamato in causa proprio i cittadini.
La ricerca è del Bermuda College ha messo in evidenza l'atteggiamento del pubblico verso la 35 Coppa America (AC35), ha messo in evidenza la vasta gamma di pareri in merito alla manifestazione. Non certo unanimità di consenso verso l'evento in relazione ai costi sociali. Ecco un estratto della relazione pubblicata su The Royal Gazette.
Il ricercatore istituzionale Cordell Riley e il Senior Lecturer Shawn De Shields hanno intervistato 650 residenti dell'isola chiedendo le loro opinioni sulle conseguenze economiche e sociali che l'evento velico della prossima estate ospitato a Bermuda, potrà avere sull'isola.
L'indagine ha rilevato che il 77% degli intervistati ritiene che Bermuda trarrebbe vantaggio economico "in larga misura o un po'" dall'ospitare la AC35, ma c'è anche un 73% che pensa che l'evento potrà essere solo l'inizio di "un lungo cammino per ripristinare l'immagine di Bermuda come destinazione turistica di prestigio".
Lo studio ha anche riscontrato che il 58% degli intervistati ritiene che i 77 milioni di Dollari impegnati per l'evento internazionale avrebbero dovuto essere spesi per questioni più pressanti e di immediato interesse per la popolazione bermudiana.
"Finora sono stati presi in considerazione solo gli impatti economici derivanti dall'ospitare la Coppa America - ha osservato Riley - Questa volta abbiamo approfondito anche gli impatti sociali. Più consultazione e più comunicazione con i residenti aiuterebbero a rendere l'evento un successo. Molto resta da fare in questo campo..."
Riley ha detto inoltre che, per quanto riguarda l'impatto economico di AC35, prodotto dagli organizzatori, "Sarebbe stato meglio aver sottostimato prudentemente i ricavi alberghieri, sembrando più probabile un totale sui 3 milioni di Dollari, piuttosto dei '5,5 milioni ipotizzati dall'organizzatore locale ACBDA (America's Cup Bermuda Ltd.).
La sua conclusione laconica: "Speriamo solo di non rivivere l'esperienza e il risultato di San Francisco (che ha ospitato la più recente Coppa America nel 2013), dove la realtà è andata molto al di sotto delle aspettative economiche".
Come direbbe qualcuno: "Non c'è più la Coppa America di una volta...". Quella che metteva tutti daccordo, che non contemplava i dubbi.
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