Classi in evoluzione tecnica
Classe A, liberi
di non volare
Catamarani Classe A: la difficile convivenza, e le differenze tecniche, tra imbarcazioni "foil" e "non-foil". Cosa fanno all'estero e cosa si fa in Italia. Intervista a Riccardo Mellina Gottardo, segretario della Unione A-Classica Catamarani Italia. In Francia la FFV vieta le regate insieme
Il boom del foiling a vela è sotto gli occhi di tutti. E' un fenomeno appena agli inizi, eppure la sua portata dirompente è palese. Dove potrà arrivare, quanto profondamente potrà cambiare la vela, il nostro modo di praticarla, dalle derive ai multiscafi fino all'oceano e all'America's Cup, e forse persino alle nostre barche da crociera, è impossibile dirlo. Ciò che è giusto affrontare, però, davanti al fenomeno, è la risposta in termini di nuovi prodotti e ancora di più di gestione delle flotte esistenti.
L'esigenza diviene particolarmente urgente nei casi di classi che possono navigare con o senza foil, semplicemente montando un kit o accessori adatti. Uno dei più importanti riguarda i catamarani Classe A, che hanno una ampia base di appassionati, e che nel confronto foil-non foil possono rappresentare una case-history che funzioni come esempio per altri. Per questo siamo andati a sentire il segretario della classe A Classica, che come dice il nome riunisce gli scafi non-foil. Una chiacchierata che parte subito sgomberando un dubbio: non c'è una "avversione" o una opposizione allo sviluppo rappresentato dai foil, ma solo una volontà di tutelare i regatanti.
Riccardo Mellina Gottardo, segretario della Unione A-Classica Catamarani Italia, puoi parlarci di questa classe?
L'Unione A-Classica Catamarani UACC è stata fondata a fine 2014 da un gruppo di regatanti di classe A che non si riconoscevano più nell'eccessivo sviluppo della classe A verso il foiling, infatti la nostra box rule vieta esplicitamente il volo su foil e tutte le opzioni che possono portare appunto al volo.
Siete quindi contro il foiling?
Assolutamente no! Anche per noi è spettacolare vedere catamarani che volano e che raggiungono picchi di velocità impressionanti e quando possibile ci piace anche navigare su catamarani del genere, tuttavia quello che abbiamo ritenuto inaccettabile è il fatto che barche dotate di questa tecnologia si trovassero a regatare all'interno delle stesse competizioni con barche che questa tecnologia non la possedevano, infatti per chi sceglie di regatare nella UACC l'importante è la sportività intesa come la possibilità di poter fare ancora valere la propria capacità di gestire una regata in termini di tattica, strategia e tecnica di conduzione il più possibile ad armi pari con gli avversari evitando disparità dovute al mezzo già dalla linea di partenza.
Come è nata la classe UACC?
Durante la stagione 2014 per la Classe A sono iniziati a sorgere i primi dubbi riguardo alla gestione delle regate tra barche con e senza foil all'interno della Classe internazionale e di quella nazionale, tra chi voleva precludere del tutto la possibilità per le barche di volare, chi voleva barche solo volanti liberalizzando le regole che hanno reso lo sviluppo del foiling così difficile fin ora (infatti il volo non è precluso all'interno della box rule della Classe A ma rimane la regola che le derive vanno inserite dall'alto degli scafi e che le stesse non possono avvicinarsi a piu di 1,5 metri sotto la barca, il che preclude a design delle derive più performanti e rende il volo stabile difficile ma oramai non più impossibile in quanto sembra che la giusta combinazione di assetto sia stata trovata) e alla fine la classe internazionale IACA ha deciso di fare quello che era più semplice: non fare nulla, lasciando le stesse regole e il caos tra i regatanti.
Restava quindi all'opinione delle singole classi nazionali decidere come competere all'interno dei propri circuiti, la classe francese ha da subito preso posizione facendo regatare le barche tutte assieme ma estrapolando due classifiche, una per le barche dotate di tecnologia volante e una per le barche non volanti o classiche mentre in Italia all'assemblea di classe la stessa proposta non è passata ed è allora che abbiamo deciso di tirarci fuori da questo inevitabile caos e creare una classe con maggiori certezze sportive, economiche e di sicurezza.
Cioè?
Dal punto di vista sportivo non c'è molto fair play nel far competere assieme barche che vanno una ad una velocità doppia dell'altra a seconda delle condizioni meteo, infatti con poco vento le barche classiche riescono ancora a dire la loro ma appena si raggiungono i 6-7 nodi giusti per il foiling non c'è più storia, lo abbiamo visto bene al mondiale Classe A di Punta Ala del 2015 (seguito con uno Speciale su Saily TV, di cui potete vedere alcuni video interessanti QUI) durante il quale i distacchi tra barche volanti e non volanti erano abissali, dato che la tecnologia e la tecnica di conduzione da questa stagione sarà alla portata di tutti, anche dei regatanti della domenica e non solo dei professionisti di Coppa America, gli stessi distacchi si vedranno anche alle regate nazionali, riguardo alla questione economica è noto che la tecnologia del foiling faccia passi da gigante nel giro di pochi mesi quindi chi vuole rimanere al passo deve come minimo cambiare una barca l'anno o almeno la configurazione delle appendici e allo stesso tempo il suo usato ha valore zero in quanto già superato, mentre per la sicurezza quando si gira una boa di poppa in cui alcune barche sono in poppa piena a 3 nodi di velocità e altre arrivano in volo con timoniere a trapezio a 15 nodi ci sarà da divertirsi.
Riguardo a questa questione oltretutto la Federazione di Vela Francese, da sempre attenta alla sicurezza, ha da poco preso posizione vietando che barche con e senza foil possano competere assieme all'interno di una flotta maggiore di 25 barche, questo ha confermato che la nostra preoccupazione è tutt'altro che infondata.
Quindi ora qual è la situazione in Italia?
In Italia troviamo una situazione ancora lontana dall'essere chiara in quanto al momento le barche con configurazione classica possono regatare sia nel circuito della Classe A insieme alle barche volanti sia nel nostro circuito UACC in cui regatano tra loro barche non volanti, la FIV ha da subito implicitamente preso posizione a favore della divisione delle due categorie di barche riconoscendoci l'affiliazione nel giro di pochi mesi, tuttavia se non cambia qualcosa solo il tempo potrà rivelarci se la divisone tra questi due tipi di barche si evidenzierà in maniera netta.
Com'è andato il primo anno di regate e quali sono i programmi futuri della UACC?
Il primo anno è stato un successo, per una classe nata da pochi mesi avere una media di 20 barche a regata e un totale di 60 soci è stato un ottimo esordio, per raggiungere questo risultato siamo andati a costruire il nostro calendario raggiungendo quattro località con appeal turistico che rimanessero fisse negli anni: Bellaria Igea Marina, il Lago di Bracciano, Marina di Pietrasanta e San Benedetto del Tronto.
Abbiamo scelto queste località poiché sono presenti delle buone flotte da cui partire e non erano mai state coinvolte nel circuito della Classe A in quanto, come già detto, potendo le barche non volanti partecipare ad entrambe i circuiti non volevamo pestare i piedi a nessuno, anche se purtroppo con l'uscita del calendario 2016 della Classe A abbiamo visto che questa volontà non è stata purtroppo condivisa...
Per quanto riguarda il 2016 abbiamo deciso di modificare leggermente il format e i nostri percorsi, infatti durante questa stagione supporteremo i circoli organizzatori anche cercando assiduamente collaborazione di sponsor con lo scopo di dimezzare se non eliminare del tutto le quote di iscrizione alle regate, gli eventi verranno seguiti tramite il nostro sito www.a-classic.com e la nostra pagina Facebook “Unione A-Classica Catamarani UACC” con aggiornamenti costanti sui risultati e foto e video con interviste ai protagonisti, inoltre abbiamo introdotto u nuovo percorso che include il gate di poppa e l'arrivo di bolina al fine di rendere le regate combattute fino all'ultima virata.
CALENDARIO 2016 UACC
- 28/29 Maggio – Bellaria Igea Marina – CV Rio Pircio – I Regata Nazionale
- 25/26 Giugno – Marina di Pietrasanta – Nimbus Surfing Club – II Regata Nazionale
- 16/17 Luglio – Lago di Bracciano – YC Bracciano Est – III Regata Nazionale
- 9/11 Settembre – S. Benedetto del T. - LNI S. Benedetto – Campionato Italiano
www.a-classic.com
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