Sarà un pezzo di futuro di altomare “per tutti”?
Class 30, ecco come sarà
I PRIMI RENDERING - Scelto il disegno della nuova Class 30. Il nuovo monotipo internazionale d’altura e oceano sarà progettato e realizzato in Francia da VPLP e Multiplast. In finale anche un disegno dell'italiano Matteo Polli. Caratteristiche salienti: che barca sarà (e per fare cosa)
Saily aveva dato l’anteprima all’annuncio della gara per un nuovo 9 metri monotipo da formazione, scuola e regata oceanica con l’obiettivo di essere internazionale, perché frutto di una collaborazione tra americani, inglesi e francesi (e con buona pace di chi è stato tagliato fuori). Questa è l'idea del Class 30. Era stato lanciato un concorso internazionale, e oggi ci sono i risultati. La gara è stata vinta da importanti realtà del settore, e (forse inevitabilmente) sono francesi.
PROGETTO VPLP, COSTRUZIONE MULTIPLAST - Il Class30 sarà progettato dallo studio di architettura VPLP e costruito dal cantiere Multiplast. È l'associazione architetti-cantieri VPLP/Multiplast a vincere il bando internazionale tra i progetti per la International Offshore Racing School Sailboat di domani. Il lancio dei primi esemplari è previsto per la fine del 2022. L’attesa puo’ cominciare.
La giuria per la scelta del Class 30 era composta da quattro membri dell'Union Nationale pour la Course au Large (UNCL), tre del British Royal Ocean Racing Club (RORC) e uno dell'American Storm Trysail Club, supportata da consulenti, e ha analizzato tutti i file ricevuti e le informazioni aggiuntive richieste prima di fare una scelta.
ECOLOGICO, DIVERTENTE, MODERNO E STABILE – Ma che barca è (sarà) il Class 30? Per chi e per quali usi? Lanciato lo scorso aprile con l'obiettivo di rimettere al centro della pratica l'apprendimento tecnica e navigazione per le regate d'altura, soprattutto per un pubblico giovane e con il desiderio di integrare ragazzi e ragazze (torna il riferimento al concetto Offshore Mixed che ha perso il treno olimpico proprio per la mancanza di una idea chiara: che questa barca possa rilanciare l’obiettivo di un podio olimpico per l’altomare?) il concorso Class 30 si propone di dare vita a un nuovo one-design di 9-9,60 metri, eco-progettato, divertente, moderno e stabile, nel rispetto di un budget in grado di soddisfare una grande richiesta da parte dei club di tutto il mondo. Escluso il foil e altre diavolerie. Semplicità, monotipia e low-budget le priorità, in una barca abbastanza marina da affrontare l’oceano.
Il capitolato prevedeva la possibilità di navigare insieme con un equipaggio di 5-6 componenti e di trascorrere le notti in mare, con due possibili varianti: il Class 30 Club, versione base, semplificata ma efficiente, ad un prezzo contenuto, e il Class 30 One Design™, con un kit aggiuntivo che integra vari moduli di equipaggiamento, tra cui un albero in carbonio e l’elettronica, destinato ad armatori che desiderano regatare in one-design o IRC. La volontà di concentrarsi sulla versione Club del Class 30, leva essenziale per il rinnovamento della formazione dei giovani, è parsa fin da subito largamente condivisa dai tanti concorrenti; alla fine sono state selezionate più di 25 candidature di 9 nazionalità diverse, e selezionati 6 team di architetti/cantieri navali, oltre ad altri due progetti riguardanti imbarcazioni esistenti, vicine al capitolato, ma dovendo formalizzare variazioni in particolare di bilancio.
ISPIRATO AGLI SCOW - La scelta si è rivelata particolarmente difficile da analizzare, selezionare e decidere tra gli 8 progetti di architettura - 4 francesi, 2 italiani, 1 americano e 1 tedesco - selezionati all'inizio di luglio.
“Otto progetti notevoli e un lavoro fornito eccezionale, soprattutto in considerazione della scadenza ristretta - Spiega Yves Ginoux, vicepresidente dell'Uncl. Sulla base di una ventina di criteri di selezione, combinando il rispetto delle specifiche e il raggiungimento degli obiettivi di costo e prestazioni, la Giuria Internazionale ha selezionato tre progetti all'inizio dell'estate, dando ai team l'opportunità di presentare i loro progetti in video e definire ulteriori dettagli, in particolare sul loro approccio industriale e sugli aspetti dell'eco-design.
I FINALISTI AL VAGLIO (ANCHE MATTEO POLLI IN FINALE) - I 3 progetti presentano asset importanti ma abbastanza diversi tra loro e la graduatoria finale è così stilata: in primo luogo, il progetto presentato da VPLP associato a Multiplast presenta un design molto moderno, ispirato ai semiscow che recentemente stanno spopolando nella “sorella maggiore” Class40, per grande stabilità e notevole galleggiamento dinamico che favoriscono la velocità. Un piano velico generoso e potente, un'ergonomia avanzata, un piano di coperta pulito ma ben attrezzato, una struttura interna semplice ma completa, sono le caratteristiche di questo progetto.
Gli altri 2 progetti sono praticamente alla pari: il progetto dell’italiano Matteo Polli è caratterizzato da un design molto elaborato basato su uno scafo tipo scow, utilizzando materiali di origine biologica e resine riciclabili. Una soluzione molto innovativa e accattivante, ma la mancanza di feedback sull'utilizzo di questi nuovi materiali e il loro costo più elevato ne hanno alquanto penalizzato l'applicazione. Matteo Polli ha mostrato il suo talento con una proposta davvero allettante.
Il progetto americano di Farr Yacht Design si basa sulla barca in sviluppo denominata Farr X2. Non serve presentare Farr YD e i suoi innumerevoli successi con barche da regata (Mumm 30, TP52…) o da regata d'altura (Volvo 65, IMOCA...). Il Farr X2 è un'imbarcazione “top of the range” (tailor made) dedicata alle regate d'altura per piccoli equipaggi, la cui costruzione sta attualmente iniziando nelle Filippine. L'adattamento proposto da Farr YD per Project Class30 è molto allettante, ma la produzione in Europa penalizzerebbe il costo di questa barca molto carina.
LE PROSSIME SCADENZE - Nel mese di settembre inizierà la fase di studio pre-progetto per VPLP, che dovrebbe proseguire fino alla fine del 2021. Un modello della barca sarà esposto a dicembre presso lo stand UNCL al Nautic 2021. Grazie all’interesse di diversi appassionati armatori, il varo delle prime imbarcazioni è previsto per il quarto trimestre del 2022.
Allo stesso tempo, la presentazione di un piano di finanziamento nautico per i Club consentirà la ricerca di partner finanziari, o addirittura di uno sponsor per la Classe 30. A partire dall'autunno sono previste per i Club le presentazioni del Progetto Classe 30.
PER CHI E’ (E PER FARE COSA) – Interessante, copre un segmento di mercato che già presentava alcuni prodotti (lo stesso Farr X2, il Dehler 30, L30…) ma con un concept istituzionale, produttivo, distributivo in grado – qualora passasse – di essere realmente “game-changing” e diventare la barca di riferimentro.
Club e scuole, formazione, prime regate: sono concetti interessanti e necessari per crescere nuove basi e adepti. Bisognerà capire se il Class 30 attirerà anche nomi noti, campioni o coppi offshore o navigatori oceanici, magari partecipando a regate già affermate anche oceaniche, o se resterà un circolo riservato a neofiti e apprendisti. Di sicuro il concept si inserisce nella fascia di interesse che guardava alla Class 950, ancora in cerca di un vero decollo.
L’uso è alturiero questo è chiaro: regate lunghe, anche lunghissime come traversate oceaniche, e tanta didattica ma sempre su rotte di molte miglia. La gestione da parte dei club e dei navigatori sarà comunque da dare a velisti esperti. Se poi si rivelerà effettivamente un prodotto valido in senso assoluto, nel navigare, tenere il mare, veleggiare veloce, allora un Class 30 potrebbe essere desiderabile anche da una fascia di armatori ed equipaggi intermedi: né debuttanti né affermati, ma interessati a un cammino di crescita. Da verificare infine la reazione dei potenziali concorrenti sul mercato.
ESTRATTI DALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI SIMON WATIN (VPLP) E YANN PENFORNIS (MULTIPLAST)
“Per questa barca a vela che punta a far venire voglia di regatare a un nuovo pubblico, abbiamo optato per un design sobrio e ragionato che permette, a parità di budget, di concentrarsi sui punti che contano di più: il piacere di essere in equipaggio sull'acqua e planare su una barca veloce, la dimensione avventurosa della regata d'altura, per imprimere gustosi ricordi su una nuova generazione.”
I PUNTI CHIAVE DEL PROGETTO
- Una barca su cui è piacevole navigare: ben seduti al timone o in coperta, su uno scafo che non si bagna, con un ampio pozzetto per manovrare
- Un design che permetta di raggiungere l'obiettivo di costo controllato, forme semplici, struttura e assemblaggio pensati per la produzione in serie one-design, rig senza fronzoli ed estremizzazioni.
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