Storia | Regata > Vela Oceanica
25/06/2018 - 09:52
Volvo Ocean Race 2017-2018
Carolijn, la donna degli oceani
Chi è l'olandese Carolijn Brower, 45 anni, prima donna a vincere la regata intorno al mondo. Tre partecipazioni olimpiche senza medaglia, e tre Volvo Ocean Race. All'ultimo assalto la vittoria più folle. Il triplete? può attendere
Triplete rinviato a data da destinarsi. Il super-velista non è ancora nato: resta irraggiungibile ancora per almeno due anni la tripla vittoria dell'oro olimpico, America's Cup e regata intorno al mondo. Peter e Blair hanno sognato per qualche mese, adesso tornano sul 49er e ricominciano da zero, come veri sportivi.
In compenso, la stratosferica tappa finale dell'ultima Volvo Oceano Race ha regalato ai libri di storia velica altri record. Per cavalleria cominciamo da lei: Carolijn Brower, olandese dentro e fuori, 45 anni, tre volte olimpica: Sydney 2000 con il Laser Radial, Atene 2004 con il 470 e Pechino 2008 con il Tornado, a prua del belga Sebastien Godefroid: ci ha provato in tutti i modi ma la medaglia non è arrivata. Velista dell'anno ISAF nel 1998.
Una così non si ferma. E' passata all'oceano, ha fatto tre volte la Volvo Ocean Race con equipaggi tutti femminili (nel 2001-02 con Amer Sports Too, e nel 2014-15 con Team SCA), stavolta al terzo tentativo ce l'ha fatta, con soddisfazione doppia: Carolijn è la prima donna a mettere nel curriculum la vittoria al giro del mondo a vela in equipaggio. Insieme a lei, nel team di Dongfeng anche se non presenti a tutte le tappe del giro, anche Marie Riou, francese, prodiera di Billy Besson sul Nacra 17, e Justine Mettraux, svizzera, una Mini Transat fatta.
Olandese dai modi quasi latini: esteriorizza, comunica, trasmette, trascina con il suo carattere oltre che con le capacità veliche, la Brower, che alle concorrenti risulta invariabilmente indigesta se non antipatica, è la donna che tutti vorrebbero a bordo in un giro del mondo attraverso gli oceani, proprio per il carattere e la dedizione alla causa. La sua gioia sul ponte di Dongfeng all'entrata del canale dell'Aja, la bandiera olandese, i salti, le dichiarazioni, lo dimostrano.
"E' stata una regata folle, una tappa folle, ci siamo detti per nove mesi che prima o poi avremmo vinto una tappa, e non c'è niente di meglio che vincere l'ultima, quella decisiva! Non riesco ancora a descrivere come mi sento: il mio obiettivo era vincere la regata, e diventare la prima donna a farlo è una sensazione bellissima. Ma devo dire grazie al team, a tutto il team, compresi tutti quelli a terra. Ora devo riordinare le idee e vedere cosa mi riserverà il futuro."
Già, il futuro. Carolijn Brower ha appena scritto il presente, che è già passato, e guarda al futuro. Il cerchio della vela non si chiude mai, e come una navigazione su una lunga rotta, continua senza fine. Anche attraverso personaggi come lei.
Commenti