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23/12/2019 - 15:36

Solitaire, Transat, nuova classe olimpica d'altomare: si prende tutto!

Bona & Zorzi, coppia offshore

VERSO UN ENORME 2020 PER LA VELA/1 - Il prossimo sarà un anno chiave per la classe Figaro 3 foiling, tra Atlantico e la superclassica (e tecnica) Solitaire spostata a settembre. Parla Alberto Bona: "Sono pronto per una seconda stagione Figaro, con la Transat in doppio AG2R (tra gli altri avversari, Ambrogio Beccaria con Amelie Grassi) e la Solitaire come obiettivi principali." Non solo: Bona si candida per l'Offshore olimpico, in coppia con Cecilia Zorzi (ex Nacra 17 con Rufo Bressani)... TANTI VIDEO PER VOI    

 

Siete pronti per il 2020? Aspettate a dirlo: il prossimo anno per la vela è ricco, ricchissimo, praticamente totale. Per non rischiare di perdervi qualcosa di grosso, Saily vi sta preparando una "Guida all'uso". Primo capitolo, la classe Figaro 3 con i discussi foil. Il monotipo tecnico da offshore e oceano sta cominciando a parlare anche italiano, con la discesa in campo di alcuni nostri "pezzi da novanta".

di Christophe Julliand

Sono stati premiati a Parigi durante il Salone Nautico, i vincitori dei due Campionati di Francia di Course au large – il campionato ''Elite'' per i Figaro 3, il campionato ''Espoir'' quello dei Mini 650 questo vinto per il secondo anno consecutivo da Ambrogio Beccaria.

Nella categoria Elite invece, il laureato dell'attesissima prima stagione con il nuovo monotipo a foil di Bénéteau è il giovane Benjamin Schwartz, classe 1986, esordiente su Figaro, ma con già alle spalle esperienze con il trimarano Spindrift e, come responsabile dell'elettronica e analista delle performance, con il team Dongfeng nella scorsa Volvo Ocean Race.

Presentate sempre al Nautic anche le quattro principali puntate della Stagione 2. Prima regata a marzo, dal 16 al 22, la Solo Maitre Coq : due giorni inshore e una prova offshore, in solitario, coeficiente 2 per il campionato. Quindi la Transat Ag2R, dal 19 aprile al 10 maggio, con i Figaro 3 che partiranno per la loro prima transatlantica tra Concarneau in Bretagna e Saint Barthelemy, ai Caraibi. Prova in doppio, coefficiente 4. Terza puntata in Normandia, dal 8 al 14 giugno, con Le Havre Allmer Cup, prove inshore e offshore, in solitario, coefficiente 2.

Quarta, ultima e imperdibile puntata con la Solitaire du Figaro. La regata più importante e impegnativa del calendario, dal 28 agosto al 21 settembre, 6 di coefficiente per il campionato, partirà dalla baia di Saint Brieux in Bretagna, sulla Manica, percorso non ancora svelato, ma come sempre molto tecnico e avvincente.

ALBERTO BONA E LA SUA SECONDA STAGIONE IN FIGARO - Per quanto riguarda il casting della prossima stagione, ritroveremo grosso modo gli stessi protagonisti, più qualche ritorno famoso e diversi volti nuovi. Dopo una prima stagione conclusa al 37° posto su 80 classificati nella graduatoria generale, e 7° su 20 nella classifica speciale degli esordienti, il navigatore torinese Alberto Bona conferma la sua presenza nella prossima. Lo abbiamo sentito per fare il bilancio dopo un primo anno passato su Figaro 3 e capire come si sta preparando alla stagione 2020. In Figaro e non solo.

Saily - Un bilancio di questa tua prima stagione in Figaro

Alberto Bona - E' stata una stagione super intensa! Tra l’acquisto della nuova barca FB3, lo sponsor nuovo, la classe nuova, è stata molto impegnativa sotto tutti i punti di vista. Anche la gestione del progetto è stata complicata, sul piano organizzativo ma anche tecnico, in una classe con dei regolamenti di stazza molto complicati. Sono arrivato un po’ stanco alla Solitaire du Figaro a giugno a Nantes.

Il ricordo più bello, il ricordo più brutto del tuo primo anno su questo monotipo?

Non riesco a fare tanto una distinzione tra ricordi belli e brutti. Ogni navigazione in mare è diversa e ha sempre delle sfumature, e poi tanto una volta a terra ci si ricorda solo dei bei momenti. Se dovessi fare anche qui un bilancio direi che il termine adatto è ricordi “duri”, di formazione, di fatica e sacrificio… Non c’è niente che ti possa preparare per una regata del genere...

VIDEO 1, LE ALGHE (Compilazione di alghe intrappolate intorno alle appendici: una piaga durante le tante tappe della Solitaire che si sono disputate nella Manica)

 

VIDEO 2, FULL SPEED (Sebago ITA 51 a 20 nodi durante il Giro di Bretagna, ultima prova della stagione 2019)

 

Cosa ti aspettavi da esordiente in questa classe ?

Mi aspettavo di trovare un livello tecnico altissimo con veri campioni. Così è stato. Per me è stato un salto molto grande. Mini 650 e Class 40 sono classi bellissime, formative, che vanno sostenute perché sono punti di partenza… Ma fare a sportellate con i figaristi francesi è tutta un’altra cosa. Bisogna fare una Solitaire du Figaro per rendersene conto. Mi è sembrato veramente di praticare un altro sport! A parte gli scherzi, entrano in gioco fattori che non ti puoi dimenticare o trascurare nello sport di alto livello, tipo la preparazione mentale e fisica… I francesi sostengono che la preparazione per il Figaro sia più una preparazione da classe olimpica che da regata oceanica.

 

VIDEO 3 (Alberto e la Solitaire 2019)

 

Come ti stai preparando per la prossima stagione?

Sto lavorando tantissimo per il prossimo anno. Principalmente sulla preparazione mentale, preparazione fisica, studio delle vele, miglioramento della barca. Sono questi i punti su cui devo lavorare. Mi alleno sempre con il Team Vendée Formation, dal primo gennaio torno su, in Vandea.

Puoi chiarirci in cosa consiste la preparazione mentale?

Sto vedendo un professionista che ha seguito tanti atleti della course au large. Ha un metodo di lavoro che mi si addice particolarmente. Approfondiamo tutti gli aspetti della preparazione a terra e in mare. Mi aiuta a “decomporre” tutti i problemi che affrontiamo in queste regate per analizzarli in fondo, uno a uno. La riuscita di una regata si gioca su tantissimi elementi, mentale e fisici, e bisogna gestirli al meglio. Mi segue a 360 gradi, quindi è più di un preparatore mentale, curiamo insieme anche la preparazione fisica e, per esempio, l’aspetto decisionale, come fare le scelte attraverso un'analisi approfondita dei dati disponibili: una sorta di check list! Poi facciamo esercizi di visualizzazione, di respirazione e tante altre tecniche per preparare tutti gli aspetti della regata...

Quali regate farai nel 2020 ?

Il calendario è impegnativo. Non abbiamo ancora definito tutto. La prima regata è in solitario a poi ci sarà subito la Transat AG2R. L'obiettivo principale resta la Solitaire du Figaro, ma mi sono detto che non era il caso di togliersi il piacere di fare la traversata atlantica, che è completamente un’altra storia rispetto al campionato Figaro. Una lunga corsa oceanica… Devo dire che ne ho tanta voglia. Anche per i nostri sponsor può essere interessante e ne stiamo parlando, direi che è quasi sicuro.

Mi sarebbe piaciuto farla con un altro italiano, ne ho parlato anche con Ambrogio che ha fatto un grande risultato vincendo la Mini Transat. Ci stava fare un equipaggio 100% ITA! Purtroppo aveva già preso impegni… Peccato! (Ndr intervistato da Saily a Parigi, Ambrogio Beccaria ha annunciato la sua partecipazione alla Transat Ag2R con la francese Amélie Grassi, sparing partner di Ambrogio durante la preparazione per la Mini Transat 2019)

A proposito di classe olimpica, cosa pensi dei primi passi dell'offshore olimpico?

Mi sembra che apra nuove possibilità e orizzonti, ci sarà sicuramente più attenzione alle regate d’altura. E' un bene per tutto il movimento che in Italia è ancora molto ristretto. Spero sia l’occasione per riunire finalmente tutte le forze ed esperienze del passato per guardare avanti insieme e non ognuno per i fatti suoi.

A oggi troppe cose sono ancora poco chiare però abbiamo mandato la lettera dicandidatura per le selezioni olimpiche organizzate dalla federazione a marzo. Ho scelto Cecilia Zorzi, già atleta molto brava nelle classi olimpiche, fin qui prodiera di Lorenzo Bressani con il Nacra 17. Faremo coppia per le selezioni e per iniziare il percorso olimpico. Vedremo come si struttura il tutto. Un'altra cosa sicura è che andrò avanti con il progetto Figaro che è il migliore allenamento anche per questa attività.

Ti alleni, ma sei anche allenatore. Sei stato avvistato a bordo di un gommone a Genova... Ce lo dici cosa facevi?

E' stata un'esperienza bellissima, alla base Mini 650 di Genova ho sostituito per un weekend il coach Riccardo Apolloni che era rimasto bloccato in Francia a causa degli scioperi. C'è stata tanta tramontana il primo giorno, anche 30 nodi e un freddo pungente. C'erano sei barche, alcuni a bordo erano alle prime armi in queste condizioni e si sono viste diverse figure di stile in acqua.

Mi è piaciuto molto affrontare i problemi da un altro punto di vista, mi sono reso conto che mi piace trasmettere le mie esperienze, i ragazzi che ho allenato erano molto contenti e mi hanno fatto i complimenti per la mia impostazione didattica. Il loro feedback è stato importante perché non è detto che se sai andare in barca sai anche trasmettere. Poi anche se ho cambiato classe a fatto esperienze diverse sono pur sempre nato nella classe Mini, quando vedo questi barchini è inevitabile emozionarsi ripensando alle avventure passate.                                                                                                                                       

Sezione ANSA: 
Saily - Altomare

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