Storia | Tecnica
14/10/2011 - 14:11
Balance 44
Nuova passione
Nuova passione
Innovazione e eco-sostenibilità sono i cardini del progetto del Balance 44 firmato da Giovanni Ceccarelli, tredici metri e cinquanta, tre cabine e due bagni, carena potente con spigolo, alte velocità anche a motore
Visual Yachts è un nuovo marchio che costruisce barche a vela, con il mare nel cuore, ambiente comfort e performance nella ragione.
La volontà alla base del progetto dell’imbarcazione a vela Balance 44 presentata al 51° Salone Nautico Internazionale di Genova, commissionata da un giovane imprenditore modenese che opera nell’ambito dell’arredamento personalizzato di spazi espositivi, era quella di realizzare uno yacht con un nuovo stile, basato su solidi concetti marini e indirizzato ad un pubblico esigente in cerca di un oggetto che si distingue, ma che rimane nel tempo. Una barca con un'anima e una vocazione chiara, per chi realmente vuole vivere il mare, divertirsi in regata durante l'inverno o in estate su lunghe navigazioni nel pieno rispetto dell’ambiente. L’obiettivo è quello di trasferire il background acquisito in tanti anni con Visual srl in un nuovo concetto di vivere il mare, dove innovazione, prestazioni ed eco-sostenibilità sono i punti fondanti della barca. “Per raggiungere il nostro scopo - afferma Flaviano Franchini fautore del progetto - abbiamo pensato di avvalerci di uno yacht designer di fama internazionale le cui radici però sono legate all’Emilia Romagna, una terra che parla di tecnologia, ma che mantiene un forte legame con la tradizione e con il territorio”.
Unico vincolo posto dal committente al progettista quello della lunghezza fuori tutto di 13.50 m. “Ho iniziato un processo progettuale su due strade opposte - afferma il pluripremiato Giovanni Ceccarelli noto anche per l’esperienza all’America’s Cup con Mascalzone Latino e +39 - una più conservativa e una più radicale: la prima rivisitando progetti già realizzati, la seconda rivolgendomi verso il nuovo, partendo però dall'esperienza e da idee a volte già utilizzate, riprese da tempi lontani, quindi già metabolizzate. Il primo schizzo è nato ad inizio 2011, con un ponte flush deck come era negli IOR degli anni settanta, che è subito piaciuto ed è stato la base dello sviluppo del progetto finale”.
L’imbarcazione, quasi una scultura per il mare, verrà realizzata in piccola serie per essere curata e personalizzata in ogni dettaglio, lo scafo e la coperta saranno realizzati da stampi femmina con la tecnica dell’infusione. Sull'opera viva sono presenti due spigoli: quello inferiore che corre da prua a poppa ha una duplice valenza di natura funzionale ed estetica, quello superiore invece visibile da poppa a mezzanave è stato introdotto come un segno grafico sulla fiancata, un cambiamento di curvatura sul fianco come avviene nelle carrozzerie di un'auto per alleggerirne la linea. A differenza della tendenza attuale del mercato, la murata non ha finestrature per un maggiore rigore, pulizia delle forme e un aspetto più classico e funzionale. Stesso rigore che caratterizza tutta la coperta. La tuga dal profilo basso completamente finestrata perimetralmente consente una visione a 360° sul mare, luminosità e ventilazione naturale. La fascia nera centrale è attrezzata: ci sono 4 tambucci apribili con finitura a filo di Lewmar ed è previsto l’inserimento di pannelli solari. Gli interni nonostante siano caratterizzati da uno schema classico e collaudato con tre cabine e due bagni, sono invece molto innovativi nelle linee e nei materiali impiegati e vivono della ricerca di superare molti limiti funzionali tipici delle barche di grande serie, dedicate a chi non passa più di un paio di settimane a bordo. Un lavoro particolare infatti sarà fatto per ottimizzare armadi, gavoni, frigoriferi. Anche gli impianti elettrici e il comfort di bordo avranno un ruolo fondamentale nella realizzazione finale.
La propulsione scelta per Balance 44 è di tipo ibrido, sistema che permette l’utilizzo in serie di un motore elettrico e di un motore diesel a basso impatto ambientale. Sarà dunque possibile navigare a velocità di governo con il solo ausilio del motore elettrico alimentato da batterie ed avere così accesso, ad esempio, a zone marine protette nel totale rispetto della natura e in silenzio assoluto, con in più la notevole facilità di conduzione nelle operazioni di ormeggio che questo sistema consente.
Particolare attenzione è stata rivolta in fase progettuale, alla ricerca e sviluppo di materiali, finiture, e processi produttivi alfine di rendere il Balance 44 un progetto ecologicamente sostenibile. Si è tenuto conto dell’ambiente negli aspetti produttivi, nei materiali impiegati per la costruzione degli interni, nella progettazione dei sistemi di governo e di propulsione oltre che a minimizzare gli assorbimenti delle utenze e degli impianti fino ad arrivare all’installazione di pannelli solari ad alta resa integrati nella fascia nera centrale, che permettono di avere sempre le batterie cariche anche quando l’imbarcazione staziona per lunghi periodi in banchina come accade in inverno. Con l’obiettivo di ottenere la certificazione Green Plus Rina.
Visual Yachts è un nuovo marchio che costruisce barche a vela, con il mare nel cuore, ambiente comfort e performance nella ragione.
La volontà alla base del progetto dell’imbarcazione a vela Balance 44 presentata al 51° Salone Nautico Internazionale di Genova, commissionata da un giovane imprenditore modenese che opera nell’ambito dell’arredamento personalizzato di spazi espositivi, era quella di realizzare uno yacht con un nuovo stile, basato su solidi concetti marini e indirizzato ad un pubblico esigente in cerca di un oggetto che si distingue, ma che rimane nel tempo. Una barca con un'anima e una vocazione chiara, per chi realmente vuole vivere il mare, divertirsi in regata durante l'inverno o in estate su lunghe navigazioni nel pieno rispetto dell’ambiente. L’obiettivo è quello di trasferire il background acquisito in tanti anni con Visual srl in un nuovo concetto di vivere il mare, dove innovazione, prestazioni ed eco-sostenibilità sono i punti fondanti della barca. “Per raggiungere il nostro scopo - afferma Flaviano Franchini fautore del progetto - abbiamo pensato di avvalerci di uno yacht designer di fama internazionale le cui radici però sono legate all’Emilia Romagna, una terra che parla di tecnologia, ma che mantiene un forte legame con la tradizione e con il territorio”.
Unico vincolo posto dal committente al progettista quello della lunghezza fuori tutto di 13.50 m. “Ho iniziato un processo progettuale su due strade opposte - afferma il pluripremiato Giovanni Ceccarelli noto anche per l’esperienza all’America’s Cup con Mascalzone Latino e +39 - una più conservativa e una più radicale: la prima rivisitando progetti già realizzati, la seconda rivolgendomi verso il nuovo, partendo però dall'esperienza e da idee a volte già utilizzate, riprese da tempi lontani, quindi già metabolizzate. Il primo schizzo è nato ad inizio 2011, con un ponte flush deck come era negli IOR degli anni settanta, che è subito piaciuto ed è stato la base dello sviluppo del progetto finale”.
L’imbarcazione, quasi una scultura per il mare, verrà realizzata in piccola serie per essere curata e personalizzata in ogni dettaglio, lo scafo e la coperta saranno realizzati da stampi femmina con la tecnica dell’infusione. Sull'opera viva sono presenti due spigoli: quello inferiore che corre da prua a poppa ha una duplice valenza di natura funzionale ed estetica, quello superiore invece visibile da poppa a mezzanave è stato introdotto come un segno grafico sulla fiancata, un cambiamento di curvatura sul fianco come avviene nelle carrozzerie di un'auto per alleggerirne la linea. A differenza della tendenza attuale del mercato, la murata non ha finestrature per un maggiore rigore, pulizia delle forme e un aspetto più classico e funzionale. Stesso rigore che caratterizza tutta la coperta. La tuga dal profilo basso completamente finestrata perimetralmente consente una visione a 360° sul mare, luminosità e ventilazione naturale. La fascia nera centrale è attrezzata: ci sono 4 tambucci apribili con finitura a filo di Lewmar ed è previsto l’inserimento di pannelli solari. Gli interni nonostante siano caratterizzati da uno schema classico e collaudato con tre cabine e due bagni, sono invece molto innovativi nelle linee e nei materiali impiegati e vivono della ricerca di superare molti limiti funzionali tipici delle barche di grande serie, dedicate a chi non passa più di un paio di settimane a bordo. Un lavoro particolare infatti sarà fatto per ottimizzare armadi, gavoni, frigoriferi. Anche gli impianti elettrici e il comfort di bordo avranno un ruolo fondamentale nella realizzazione finale.
La propulsione scelta per Balance 44 è di tipo ibrido, sistema che permette l’utilizzo in serie di un motore elettrico e di un motore diesel a basso impatto ambientale. Sarà dunque possibile navigare a velocità di governo con il solo ausilio del motore elettrico alimentato da batterie ed avere così accesso, ad esempio, a zone marine protette nel totale rispetto della natura e in silenzio assoluto, con in più la notevole facilità di conduzione nelle operazioni di ormeggio che questo sistema consente.
Particolare attenzione è stata rivolta in fase progettuale, alla ricerca e sviluppo di materiali, finiture, e processi produttivi alfine di rendere il Balance 44 un progetto ecologicamente sostenibile. Si è tenuto conto dell’ambiente negli aspetti produttivi, nei materiali impiegati per la costruzione degli interni, nella progettazione dei sistemi di governo e di propulsione oltre che a minimizzare gli assorbimenti delle utenze e degli impianti fino ad arrivare all’installazione di pannelli solari ad alta resa integrati nella fascia nera centrale, che permettono di avere sempre le batterie cariche anche quando l’imbarcazione staziona per lunghi periodi in banchina come accade in inverno. Con l’obiettivo di ottenere la certificazione Green Plus Rina.
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