Storia | Crociera > Vele d'Epoca
15/01/2013 - 12:48
Un anno di eventi per festeggiare, si parte il 9 marzo con il Dinghy Centennial Day
Un anno di eventi per festeggiare, si parte il 9 marzo con il Dinghy Centennial Day
Auguri Dinghy 12’
100 anni nel 2013!
100 anni nel 2013!
Una barchetta straordinaria che si scopre centenaria in salute, e con un cuore da ragazzina. Un anno di eventi per festeggiare, si parte il 9 marzo con il Dinghy Centennial Day
Il 2013 è il grande anno del Dinghy 12! Una deriva riuscitissima, che ha segnato in lungo e in largo la storia della vela, è stata classe olimpica, e oggi compie il traguardo dei 100 anni di vita in perfetta forma, anzi in strepitoso rilancio.
Il Dinghy 12 affascina sempre più appassionati per la sua bellezza senza tempo, la sua versatilità, la sua trasversalità generazionale. Il risultato? Un mercato del nuovo e dell’usato sempre vivo, modelli in legno (la maggior parte), vetroresina e misti, un calendario fittissimo di eventi e ritrovi, un clima di grande coinvolgimento e una ben organizzata associazione di classe, che ha anche una sezione specifica dedicata ai Classici (modelli solo in legno).
Con queste credenziali il mondo Dinghy si appresta a compiere 100 anni in un 2013 assai vivace, specialmente in Italia, paese nel quale la classe sta letteralmente vivendo una seconda giovinezza. Di recente confermata segretario nazionale dell’AICD l’avvocato Francesca Lodigiani, armatrice regatante e giornalista di vela per passione.
Sono molte le celebrazioni in programma per festeggiare, e presto sarà reso completo il calendario che prevede un circuito vero e proprio e per tutti i gusti. L’evento clou dal punto di vista sportivo e anche internazionale sarà la World Cup in programma a Napoli a metà luglio a cura del Comitato Circoli Napoletani guidati dallo Yacht Club Canottieri Savoia (festa doppia perchè il prestigioso club a sua volta festeggerà i suoi 120 anni).
Importante anche l’emissione di un francobollo di Poste Italiane in occasione del Campionato Nazionale del Centenario-Trofeo SIAD Bombola d’Oro, per il quale sono previsti oltre 100 concorrenti che sarà organizzato dallo Yacht Club Italiano a Santa Margherita Ligure - Portofino dal 22 al 26 maggio con il supporto del Circolo Velico Santa Margherita Ligure, il club che ha la più alta concentrazione di campioni in questa disciplina.
Da segnalare anche la prima partecipazione del Dinghy 12’, sia di legno che di vetroresina, alla Monaco Classic Week dello Yacht Club di Monaco a metà settembre.
UN PO’ DI STORIA
Questa straordinaria deriva singola nata nel 1913 dalla penna di George Cockshott, inglese, 38 anni, avvocato, ma progettista per passione, che vinse il concorso indetto dalla Boat Racing Association per individuare una piccola deriva monotipo che rendesse più accessibile l’andare a vela per sport, in un periodo in cui dominavano i grandi yacht e in cui le barche da regata erano comunque economicamente impegnative.
Il Dinghy 12’ ha da subito un gran successo, tanto da partecipare sia all’Olimpiade del 1920 in Belgio, che a quella del 1928 in Olanda. In quest’ultima, per la quale venti Dinghy 12’ realizzati dal cantiere tedesco Abeking e Rasmussen sono messi a disposizione dall’organizzazione, partecipa anche l’italiano Tito Nordio, che sale su un Dinghy 12’ per la prima volta e arriva sesto.
Assiste alle regate un marchese genovese, Emilio Nicolò Reggio, che è colpito da questa barca in legno con scafo tondo a clinker ( fasciame sovrapposto) di poco più di tre metri e mezzo e pensa possa essere ottimale come barca scuola per il figlio Pierino. Da qua ad ordinare al cantiere Depangher di Capodistria un Dinghy 12’ il passo è breve, ed è così che nel 1929 arriva a Genova Pierino, numero velico I 1, il primo Dinghy 12’ italiano.
PIERINO, IL DINGHY N.1, IN MOSTRA A GENOVA
Ed è proprio il Pierino, ancora oggi gelosamente conservato dal figlio di Pierino, Nicolò Reggio, che il prossimo 9 marzo verrà esposto al Galata Museo del Mare di Genova. Lo sarà nell’ambito di una mostra dedicata ai 100 anni del Dinghy 12’, realizzata con il supporto della Cambiaso e Risso, che sarà inaugurata in occasione del Dinghy Centennial Day organizzato dall’AICD per dare il via alle celebrazioni dei cent’anni del progetto di questa barca che oggi viene realizzata in legno, ma anche in vetroresina e legno e solo in vetroresina, ed è molto popolare in Italia dove si disputano un centinaio di regate all’anno, disseminate lungo la penisola, con timonieri che vanno dai 12 agli 80 anni di età, un fenomeno unico nel panorama velico.
Il Dinghy Centennial Day sarà un momento di aggregazione di tutti gli appassionati di questa deriva nel corso del quale verrà presentato anche il nuovo libro che lo storico Paolo Rastrelli ha preparato proprio per il Centenario.
Il 2013 è il grande anno del Dinghy 12! Una deriva riuscitissima, che ha segnato in lungo e in largo la storia della vela, è stata classe olimpica, e oggi compie il traguardo dei 100 anni di vita in perfetta forma, anzi in strepitoso rilancio.
Il Dinghy 12 affascina sempre più appassionati per la sua bellezza senza tempo, la sua versatilità, la sua trasversalità generazionale. Il risultato? Un mercato del nuovo e dell’usato sempre vivo, modelli in legno (la maggior parte), vetroresina e misti, un calendario fittissimo di eventi e ritrovi, un clima di grande coinvolgimento e una ben organizzata associazione di classe, che ha anche una sezione specifica dedicata ai Classici (modelli solo in legno).
Con queste credenziali il mondo Dinghy si appresta a compiere 100 anni in un 2013 assai vivace, specialmente in Italia, paese nel quale la classe sta letteralmente vivendo una seconda giovinezza. Di recente confermata segretario nazionale dell’AICD l’avvocato Francesca Lodigiani, armatrice regatante e giornalista di vela per passione.
Sono molte le celebrazioni in programma per festeggiare, e presto sarà reso completo il calendario che prevede un circuito vero e proprio e per tutti i gusti. L’evento clou dal punto di vista sportivo e anche internazionale sarà la World Cup in programma a Napoli a metà luglio a cura del Comitato Circoli Napoletani guidati dallo Yacht Club Canottieri Savoia (festa doppia perchè il prestigioso club a sua volta festeggerà i suoi 120 anni).
Importante anche l’emissione di un francobollo di Poste Italiane in occasione del Campionato Nazionale del Centenario-Trofeo SIAD Bombola d’Oro, per il quale sono previsti oltre 100 concorrenti che sarà organizzato dallo Yacht Club Italiano a Santa Margherita Ligure - Portofino dal 22 al 26 maggio con il supporto del Circolo Velico Santa Margherita Ligure, il club che ha la più alta concentrazione di campioni in questa disciplina.
Da segnalare anche la prima partecipazione del Dinghy 12’, sia di legno che di vetroresina, alla Monaco Classic Week dello Yacht Club di Monaco a metà settembre.
UN PO’ DI STORIA
Questa straordinaria deriva singola nata nel 1913 dalla penna di George Cockshott, inglese, 38 anni, avvocato, ma progettista per passione, che vinse il concorso indetto dalla Boat Racing Association per individuare una piccola deriva monotipo che rendesse più accessibile l’andare a vela per sport, in un periodo in cui dominavano i grandi yacht e in cui le barche da regata erano comunque economicamente impegnative.
Il Dinghy 12’ ha da subito un gran successo, tanto da partecipare sia all’Olimpiade del 1920 in Belgio, che a quella del 1928 in Olanda. In quest’ultima, per la quale venti Dinghy 12’ realizzati dal cantiere tedesco Abeking e Rasmussen sono messi a disposizione dall’organizzazione, partecipa anche l’italiano Tito Nordio, che sale su un Dinghy 12’ per la prima volta e arriva sesto.
Assiste alle regate un marchese genovese, Emilio Nicolò Reggio, che è colpito da questa barca in legno con scafo tondo a clinker ( fasciame sovrapposto) di poco più di tre metri e mezzo e pensa possa essere ottimale come barca scuola per il figlio Pierino. Da qua ad ordinare al cantiere Depangher di Capodistria un Dinghy 12’ il passo è breve, ed è così che nel 1929 arriva a Genova Pierino, numero velico I 1, il primo Dinghy 12’ italiano.
PIERINO, IL DINGHY N.1, IN MOSTRA A GENOVA
Ed è proprio il Pierino, ancora oggi gelosamente conservato dal figlio di Pierino, Nicolò Reggio, che il prossimo 9 marzo verrà esposto al Galata Museo del Mare di Genova. Lo sarà nell’ambito di una mostra dedicata ai 100 anni del Dinghy 12’, realizzata con il supporto della Cambiaso e Risso, che sarà inaugurata in occasione del Dinghy Centennial Day organizzato dall’AICD per dare il via alle celebrazioni dei cent’anni del progetto di questa barca che oggi viene realizzata in legno, ma anche in vetroresina e legno e solo in vetroresina, ed è molto popolare in Italia dove si disputano un centinaio di regate all’anno, disseminate lungo la penisola, con timonieri che vanno dai 12 agli 80 anni di età, un fenomeno unico nel panorama velico.
Il Dinghy Centennial Day sarà un momento di aggregazione di tutti gli appassionati di questa deriva nel corso del quale verrà presentato anche il nuovo libro che lo storico Paolo Rastrelli ha preparato proprio per il Centenario.
Commenti