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07/12/2011 - 16:52

Un altro pezzo importante della vela internazionale va in frantumi. Chiediamoci perchè

Audi MedCup,
finisce qui

La vela perde altri pezzi: annullata ufficialmente la MedCup 2012. Oltre al mancato rinnovo della sponsorizzazione di Audi, il circuito paga anche la grande incertezza sulle iscrizioni alla prossima stagione

 
Un altro pezzo importante della vela internazionale va in frantumi. La World Sailing Management (WSM), organizzatrice del circuito di vela MedCup delle classi TP52 e Soto 40, ha annunciato la decisione di sospendere la programmazione per la stagione 2012.
 
Il circuito Audi MedCup, ben organizzato, con una partecipazione di qualità anche se non di quantità, una sontuosa e tecnologica comunicazione, e persino una discreta partecipazione di pubblico nei villaggi allestiti presso le varie location, chiude dunque i battenti.
 
Lo stesso WSM spiega i motivi in un laconico comunicato ufficiale: "Questa decisione è stata presa per una serie di motivi legati alla crisi economica e finanziaria che ha colpito il mondo intero e l'Europa in particolare: gravi incertezze in merito al numero di imbarcazioni, soprattutto nella serie TP52, con il rischio di un insufficiente numero di concorrenti per garantire il livello competitivo raggiunto dal circuito nelle stagioni precedenti. A ciò si è aggiunta la mancanza di risorse finanziarie a disposizione delle autorità locali per candidarsi a diventare sedi degli eventi del circuito. Ma insieme ai suddetti fattori, la diminuzione del sostegno necessario da AUDI AG, che è stato title sponsor del circuito, ha portato WSM alla scelta di chiudere in comune accordo il contratto di sponsorizzazione."
 
WSM chiude poi affermando che "continuerà a lavorare nel corso del 2012 al fine di superare queste difficoltà, sperando di essere in grado di fornire nuovamente al mondo della vela lo spettacolo del Circuito MedCup.
 
Riflessioni? Chi di dovere si ponga le giuste domande. Di sicuro è un peccato perdere un tour mondiale con Team New Zealand, Azzurra, Quantum Racing, o i vari Terry Hutchinson, Jochen Schueman, Vasco Vascotto e così via. E' altrettanto vero però che le similitudini con altri circuiti che portano la vela da grand prix in giro per il mondo sono evidenti anche a un bambino. E quanto un'alta percentuale dei team concorrenti è la stessa nei vari circuiti, è inevitabile che prima o poi qualcuno si chieda: devo proprio farli tutti? La crisi economica e finanziaria globale ha una quota enorme di responsabilità in questa sconfitta della vela internazionale, ma non deve diventare una scusa.

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