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18/10/2017 - 11:17

Viaggi & libri

Atlante delle isole
del Mediterraneo

Dai viaggi per mare di Simone Perotti con Progetto Mediterranea e non solo, sempre scoprendo e studiando il Mediterraneo, nasce un libro che vuole "descrivere l'indescrivibile", con testi e disegni. Anche (forse soprattutto) per sognare

 

Questa è una storia che nasce nel Mediterraneo. Simone Perotti viaggia nel Mediterraneo da decine di anni. A vela e via terra. Lo studia e cerca di sentirlo, conoscerlo, incontrarlo. Non è un caso che da lui sia venuta l’idea di realizzare un progetto organizzato e collettivo come Progetto Mediterranea, con cui questa sua ricerca è proseguita, si è diramata e si è intensificata.

Dalle sue tante esperienze, incursioni, navigazioni, scritture e studi fatti, svolti e condotti anche insieme a noi di Progetto Mediterranea, tra isole, mari e arcipelaghi, è nato il suo Atlante delle isole del Mediterraneo (Bompiani), manuale di geosofia, quindi non solo geografia e storie, con l’esplicito intento da parte di Simone di “descrivere l’indescrivibile” del Mediterraneo e dei suoi tanti volti.

Mediterraneo che abbiamo vissuto in prima persona e che intensamente viviamo, tanto che una delle isole descritte da Simone nell'Atlante è Meganisi e il racconto che vi si riferisce è proprio su di noi. L'Atlante delle isole del Mediterraneo sarà in libreria dal 18 ottobre.

Come la vita non è solo quella che vediamo per la strada, ma anche quella che si scrive e si legge nei libri che quelle vie ripercorrono, così la vera geografia non la osserviamo sulle carte politiche, ma la sveliamo conoscendo luoghi, approdando su coste diverse, parlando con gli uomini che riempiono di vita quei borghi. In un mondo che mette al centro la vita e ha rispetto della penosa e miracolosa storia dell’uomo, il dove e il come tenderebbero a coincidere, evolvendo la cartografia in psicografia, la geografia in geosofia. Come gli indigeni australiani, finiremmo forse col misurare la terra col canto, e andremmo oltre: tracceremmo confini di spezie, aree urbane di ritmi, utilizzeremmo l’atmosfera di un luogo per definirne l’ampiezza, sostituiremmo le miglia con i ricordi, i metri con le idee, gli ettari con l’armonia. Che bella mappa sarebbe! Quanta fratellanza mostrerebbe, quante differenze abbatterebbe, e quanto comune dolore, ed euforia, potremmo scoprire di condividere grazie a quegli arcipelaghi. Soprattutto, guarderemmo mappe più precise, che descrivono davvero una nostra, possibile realtà.” - (brano dall’Introduzione all’”Atlante delle isole del Mediterraneo” – Bompiani – di Simone Perotti)

VIDEO TRAILER DEL LIBRO

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