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07/04/2020 - 14:02

Agenda del dopo-virus

Appello: Ripartiamo dall'ambiente

Da TUTTE le associazioni ambientaliste e scientifiche un appello ai Presidenti delle Commissioni permanenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica: "L’esperienza del Coronavirus impone di ripartire mettendo al primo posto la salute ambientale, umana e degli animali". Le parole di Papa Francesco. In primo piano l'economia circolare di cui è leader la velista Ellen McArthur

 

Una mobilitazione senza precedenti, un appello alle istituzioni e alle coscienze. Una unità mai vista di tutte le associazioni che da anni si battono sui temi dell'ambiente. Con diverse enfasi, diverse storie, diversi obiettivi. Ma per una volta unite, insieme, a moltiplicare le voci. Perchè forse davvero una delle cose più chiare emerse dalla pandemia in corso riguarda le connessioni ambientali con i rischi crescenti per la salute e la sopravvivenza del pianeta e della specie umana.

Nell'appello tra l'altro si cita Papa Francesco, voce di forza straordinaria che si alza da tempo ormai su questi temi. E tra gli ashtag collegati all'appello c'è quello che promuove l'attenzione verso le'economia circolare, tema tra i più centrali e avanzati nella galassia ambientalista e genericamente "green", anche perchè è tra i pochi scenari di soluzione capaci di parlare il linguaggio finora predominante: quello dell'economia e dei vantaggi finanziari.

E non è un caso che tra i testimonial mondiali dell'economia circolare ci sia una grande velista: la britannica Dame Ellen McArthur, di recente sula copertina di un settimanale italiano, e intervistata sullo straordinario lavoro che sta portando avanti la sua fondazione (https://www.ellenmacarthurfoundation.org).

Adesso le voci si sono unite: Marevivo, Accademia Kronos, CETRI-TIRES, CoMISMA, Fise Unicircular , Fondazione Symbola, Fondazione Univerde, Greenpeace, Italia Nostra, Kyoto Club, LAV, Legambiente, Lipu-Birdlife Italia, Stazione Zoologica Anton Dohrn Napoli, Università UniCamillus,  WWF Italia, chiedono che le Commissioni riprendano il loro lavoro con la massima urgenza.

Se lo capiremo, e lo faremo capire alle istituzioni, avremo qualche chance di uscire da questa e dalle successive epidemie e dagli altri rischi in agguato per la degenerazione delle condizioni della terra a causa dell'uomo.

L'APPELLO - Chiediamo che le Commissioni parlamentari riprendano i lavori, anche ricorrendo ad attività in remoto, come stanno facendo tante aziende e istituzioni del Paese, incluse quelle dell’Istruzione e dell’Università, che in questo modo permettono a tutti noi di avere beni e servizi di prima necessità.

Il Paese deve ripartire nel modo giusto, realizzando la sostenibilità enunciata nei programmi dei Governi nazionale ed Europeo (il Green Deal) per la prosperità delle aziende e del Paese, mettendo al primo posto la salute ambientale e umana, come prerequisito per un sano sviluppo economico. Il sistema delle aziende “green” italiane, leader a livello europeo è pronto a dare il proprio contributo a queste auspicabili scelte politiche.

Questo è il momento di innescare un nuovo inizio rispettoso della salute dell’ambiente, umana e degli animali.

Ci siamo illusi di poter essere sani in un mondo malato” queste le parole di un grande uomo del nostro tempo, Papa Francesco. Occorre ripensare le priorità a cui far fronte e ridisegnare, con opportune leggi e scelte politiche, un sistema di produzione e consumo più sano e sostenibile. I paradigmi del passato hanno fallito, occorre disegnarne altri.

Con le dovute precauzioni per la salute dei Parlamentari e di chi lavora con loro, chiediamo che le Commissioni continuino il loro corso: è indispensabile che il cuore pulsante della democrazia nel nostro Paese non si fermi!

La pandemia miete un numero di vittime enorme nelle aree sovrappopolate ed inquinate, come le Regioni del Nord Italia produttivo, la Cina, l’India e ora New York, tutte caratterizzate da alti tassi di inquinamento. E’ provato che l’inquinamento atmosferico è un fattore di rischio nelle malattie respiratorie ed è difficile pensare che sia solo un caso quando il maggior numero di morti di questa pandemia è in zone dove anche in periodi ordinari tutto si deve fermare, periodicamente, per l’inquinamento atmosferico.

L’emergenza sanitaria ci deve far riflettere su quanto l’alterazione degli ecosistemi e la sottrazione di habitat naturali alle specie selvatiche può favorire il diffondersi di patogeni prima sconosciuti.

Per il bene e la salute di tutta l’umanità bisogna, quindi, riprendere con la massima urgenza le leggi che possono far fronte all’emergenza ambientale, oramai planetaria e non più trascurabile. Occorre che siano approvate leggi sui Cambiamenti Climatici, l’Economia circolare e la difesa della biodiversità negli habitat terrestri e marini temi posti all’attenzione dei Parlamentari e che aspettano un’urgentissima risposta.

Ci auguriamo che questo appello di ambientalisti e cittadini, basato su quanto predicato dalla comunità scientifica, sia ascoltato e che i nostri rappresentanti in Parlamento si rimettano a lavorare con ancora più lena per dare giuste risposte a queste emergenze che non sono più prorogabili e quindi consentire la prosperità della specie umana sulla Terra.

#RipartiamoDallAmbiente 

#cambiamenticlimatici

#economiacircolare

#tuteladellabiodiversità

Sezione ANSA: 
Saily - News

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