Storia | Regata > Vela Oceanica

19/10/2020 - 16:48

L'attesa si fa festa (nonostante tutto)

Aperto il villaggio Vendée Globe

GRANDE EMOZIONE - Ufficialmente inaugurato il Villaggio del nono Vendée Globe a Les Sables d'Olonne: numero chiuso di 5000 persone per volta, e una flotta record di 33 IMOCA 60 in banchina, mentre altrettanti skipper, uomini e donne, aspettano di poter iniziare, l’8 novembre, un durissimo giro del mondo, senza scalo e senza assistenza

 

Yves Auvinet, presidente di SAEM Vendée, ha tagliato il tradizionale nastro tricolore per “aprire” il pontile Vendée Globe. Auvinet era accompagnato da Christelle Morancais, Presidente della Regione Pays de la Loire, Yannick Moreau, sindaco di Les Sables d'Olonne e Presidente di Les Sables d'Olonne Agglomeration Communit e Patricia Brochard, copresidente di Sodebo, partner ufficiale del Vendée Globe.

Quella di oggi è stata un’importante occasione d’incontro per gli skipper, per i numerosi ospiti e VIP dell’organizzazione e degli armatori, per la SAEM Vendée, le istituzioni regionali e locali, i partner e gli sponsor che, per la prima volta, hanno ammirato la flotta compatta e allineata lungo il pontile: una giornata che ha rappresentato un traguardo significativo e anche un tributo al duro lavoro e alla dedizione di tutti coloro che hanno permesso lo svolgimento della manifestazione.

Auvinet, Presidente della SAEM Vendée e del Département de la Vendée ha sottolineato: «E’ meraviglioso per noi oggi vedere i 33 skipper, le loro barche e i loro team qui sul pontile del Vendée Globe. Avere in Vandea queste meravigliose “macchine” e i loro comandanti, siano essi esperti o principianti, accaniti regatanti o navigatori, è motivo di grande orgoglio per il dipartimento della regione dei Pays de la Loire e per la città di Sables d'Olonne.

Data la situazione sanitaria è un sollievo che l'”Everest dei mari” si sia potuto organizzare e che il Vendée Globe abbia mantenuto il suo carattere popolare e la vicinanza con il pubblico: dobbiamo dire grazie ai team partecipanti, alle autorità statali e sanitarie, agli sponsor e a tutte le parti coinvolte nel progetto, perché hanno lavorato duramente e con grande senso di responsabilità per arrivare a questo risultato».

Dalla prua di Newrest Art et Fenêtres, lo skipper francese Fabrice Amedeo ha salutato a nome della flotta: «Un grande grazie per aver avuto il coraggio di organizzare questa Vendée Globe nonostante la situazione sanitaria. Sono molto felice e orgoglioso di essere qui con la mia barca e non vedo l’ora che arrivi il giorno della partenza».

La salute e la sicurezza dei 33 velisti è fondamentale e la maggior parte di loro segue un proprio protocollo che limita le interazioni in spazi ristretti e pubblici. Per questo, vederli tutti insieme (ma distanziati) sul pontile alle 09:00 di mattina sotto un promettente cielo azzurro e un tiepido sole per la foto di gruppo (obbligatoria), è stato davvero un momento speciale e unico.

Probabilmente, infatti, si è trattata dell’ultima volta in cui si troveranno nello stesso spazio contemporaneamente prima della partenza: oltre a sottoporsi a regolari test, infatti, gli skipper dovranno isolarsi in maniera rigida per l’intera settimana precedente lo start.

Il direttore di regata Jacques Caraes ha presentato a turno gli skipper: ben trentatré, numero record che polverizza il precedente primato del 2008 (30) e sei donne (la partecipazione femminile più alta nella storia della regata). Per i diciotto esordienti, l’inaugurazione è stato un momento speciale, carico di emozioni contrastanti. Per loro, avere un IMOCA pronto in banchina è già una grandissima soddisfazione e oggi si godono il momento, circondati dai giganti della vela oceanica e dagli altri “neofiti”. Ma la tensione non molla, il tempo stringe, la partenza si avvicina e la grande sfida si fa sempre più reale…

L’esordiente britannica Pip Hare (Medallia) sorride: «Vorrei godermi questa giornata, ma non è semplice: all’improvviso realizzi che sei qui, che devi partire. Sei in ballo, devi andare e devi finire la regata. Sono pensieri molto stressanti. Voglio assolutamente terminare la regata, semplicemente terminare. Poi guardi in faccia la realtà, pensi alle statistiche e fai fatica a gestire tutto questo. Ma oggi è un giorno da festeggiare».

Roman Attanasio (Pure-Best Western) che partecipa per la seconda volta, ha detto: «Ci stiamo preparando da quattro anni, ma ogni volta arrivare qui a Les Sables d'Olonne è qualcosa di speciale. Entrare nel canale ha per me lo stesso valore simbolico che uscirne il giorno della partenza: segna l'inizio di queste tre settimane nel Villaggio. Mi sento pronto, ma la tensione cresce, soprattutto in questo anno così particolare».

L’occhio corre in banchina, dove sono allineate le barche che tra qualche settimana gireranno il mondo: tra loro ci sono sette IMOCA 60 con foil di ultima generazione, nate dalle “penne” di 4 studi di progettazione.

Il britannico Alex Thomson (HUGO BOSS) al suo quinto Vendée Globe sembra rilassato mentre parla brevemente dalla coperta del suo futuristico IMOCA nero e roso prima di rientrare in gommone al luogo scelto per isolarsi. «La mia barca è eccezionale, come tante altre qui a Les Sables d'Olonne. Abbiamo avuto un anno molto particolare e molto meno tempo per prepararci, ma siamo felici di essere qui». Thomson non ha partecipato ad alcuna regata preliminare in Francia questa stagione e quindi rimane una “minaccia“ sconosciuta per i suoi rivali.

Le normative sanitarie nazionali francesi limitano a 5000 i visitatori che potranno accedere contemporaneamente al Villaggio di 30.000 mq, ma questa misura prudente non sminuisce in alcun modo il piacere di una visita alle mostre e ai display interattivi e soprattutto una passeggiata sul pontile per vivere un’emozione che non si dimenticherà.

SAILY TV PREPARA IL RITORNO DELLA WEBSERIE DEDICATA AL VENDEE GLOBE: "SOLO", IL MEGLIO DEL GIRO DEL MONDO, LE IMMAGINI PIU' BELLE, I COMMENTI PIU' COMPLETI

Sezione ANSA: 
Saily - Altomare

Commenti