Storia | Regata > Vela Oceanica
26/08/2013 - 14:41
Mini Oceano
Mini Oceano
AndyP e Valsecchi
primi all’ultima
primi all’ultima
Mini650: Andrea Pendibene e Giovanna Valsecchi raccontano la bella vittoria alla Grande Huit 2013, ultima prova della Coppa del Mondo di classe
Un navigatore dalle idee chiare, Andrea Pendibene, i colori da difendere, quelli della Marina Militare, e una compagna che si rivela sempre più navigatrice di razza. Ecco l’ultimo racconto dal mondo del piccolo-grande altomare dei Mini650. E anche se Pendibene non sarà al via della prossima Transat 650, per scelte tecniche e di club, restano l’impresa e l’impressione di un programma impegnativo con obiettivi a lunga scadenza. Sui quali vale la pena soffermarsi. A cominciare dall’attento diario dell’ultima vittoria. Anche in oceano si afferma una coppia mista. Bravi Andrea & Giovanna!
IL RACCONTO E I DETTAGLI
Andrea Pendibene e Giovanna Valsecchi si aggiudicano anche l’ultima, durissima regata di Coppa del Mondo 2013 di questo circuito 650 ormai frequentato dai Campioni del domani con barche considerate l'universita' dello yacht design, veri e propri laboratori galleggianti.
Dopo due giorni di messa a punto tra carena, vele, albero, elettronica carico cambusa si prova la prima parte del percorso circa 100 miglia, ma non prima di aver lucidato la carena fatta con ciclo completo BOERO RACING spruzzata da NAUTICA DEL GOLFO a La Spezia.
Start alle 16 e rientro il giorno successivo entro le 14 per inizio stazze e l'obbligo di essere in assetto regata. Purtroppo durante la notte abbiamo avuto un corto-circuito che ci ha costretto a rinunciare per la regata ai pannelli solari di poppa mantenendo la configurazione mista pila a combustibile EFOY e pannelli ENECOM sulla tuga.
I controlli passano al primo colpo e con l’organizzazione francese non e' scontato, dotazioni, bollini delle vele, documenti
I due giorni pre-race leggiamo le istruzione e poi facciamo un dettagliato radbook con informazioni meteo con la collaborazione di METEOSPORT; waypoint fari e possibili rotte completando il lavoro iniziato ad agosto a La Spezia con le carte e i portolani dell'Istituto Idrografico MM che ci ha iniziato a seguire in questo progetto da inizio anno.
Il primo start domenica 18.8 alle 11 come da programma. Abbiamo attaccato da subito e a Narbonne abbiamo girato primi ma con pochissimo vantaggio perche' era un bordo di bolina larga e le nuove barche spigolo sembrava volassero con poca aria.
Al check point successivo in Spagna a Banlyous il comitato, a causa del mistral in arrivo con BMS 7 e possibile COUP DU VENT F8 su Leucate, ha deciso di fermare la regata al check point de La Grande Motte fino alla fine del mistral. Nella risalita verso la Grande Motte abbiamo deciso di partire su rotta nord per avere un angolo maggiore con il mistral che ha alzato mare e vento oltre i trenta nodi; condizioni dure dove la preparazione fisica e la gestione della sicurezza in mare fatta al CENTRO ADDESTRAMENTO DI ANZIO ci ha aiutato ad arrivare preparati ed affrontare una situazione impegnativa!
Dopo un bordo unico in reaching full speed con code 5 e randa piena siamo arrivati a La Grande Motte in serata. Il Comitato ha obbligato a tutti i concorrenti di rimanere in asseto corsa quindi barche non modificabili e riposo on board.
Il nuovo start viene dato alle 14 del 20.08 con un NW in calo ma sempre forte. Siamo partiti tutti con solent e due mani alla randa per poi issare lo spinnaker, chi il grande chi il medio, alcuni a vele bianche ma a massima velocita' verso il passaggio delle mede sulla bocca del Rodano e il canale delle navi del Golfo di Fos. dove abbiamo sfruttato il materiale di sicurezza PLASTIMO come il proiettore bianco e le strobo a grande visibilita' per segnalare la nosta posizione ai cargo.
In quei momenti di planate infinite poter contare sulle cime Lancelin Racing per le volanti eper il tangone sotto le raffiche e' molto importante cosi da rimanere concentrati sulla massima velocita'!
Di notte tra Tolone e Cap Cisie con brezze che cambiavano direzione ed intensita' e' stata una guerra a colpi di cambi di vele con il Russo e lAustraliano. La nostra scelta estrema ma ragionata e' stata di passare sotto costa per prendere la brezza notturna, scelta che ha pagato.
Abbiamo ripreso le 6 miglia di svantaggio e guadagnate altre 6 miglia a fine tour di Porquerolles raggiungendo cosi il proto dell'americano. Il successivo check point a Carro e' stato difficile con vento in calo negoziando la rotta piu' veloce per passare tra il traffico militare, mercantile e la flotta di pescherecci d'altura, ma abbiamo lottato e siamo passati primi con un buon margine, tante manovre on board per i continui salti di vento e ottime le calzature Lizard che non hanno mai limitato i nostri movimenti grazie al grip della suola.
Al passaggio di Narbonne, dopo una prima parte con vento leggero di bolina e una seconda parte sotto spinnaker grande con onda formata, abbiamo girato il parco mitili in piena notte. Il comitato ci ha avvisato che avevamo accumulato 3 ore di vantaggio sui diretti concorrenti.
Dopo Narbonne, il parco mitili di Cap d'Agde e Sete tutto in andatura di bolina abbiamo scelto di andare offshore per prendere il vento da Sud che doveva entrare verso le 11, dopo una piatta di vento con il sole forte protetti dai nuovi occhiali SALICE che abbiamo testato!
A 10 miglia dalla linea di arrivo il vento e' calato completamente ed ha iniziato ad entrare da E anziche' da S diminuendo cosi la distanza dagli avversari che arrivavano di poppa a tutta velocita'. Le ultime 10 miglia con vento leggero di poppa con lo spy DELTA RACING abbiamo messo una marcia in piu' tagliano per primi e secondi in assoluto dietro al proto dell'americano.
Purtroppo l'organizzazione ci ha vietato di imbarcare il tracker spot della GIALDINI per evitare un supporto di routage da terra, che ci avrebbe potuto agevolare; pazienza nessuna traccia della regate e nessun debriefing da fare, ma lo riutilizzeremo da subito nei prossimi allenamenti. (ITA520MARINA MILITARE)
Un navigatore dalle idee chiare, Andrea Pendibene, i colori da difendere, quelli della Marina Militare, e una compagna che si rivela sempre più navigatrice di razza. Ecco l’ultimo racconto dal mondo del piccolo-grande altomare dei Mini650. E anche se Pendibene non sarà al via della prossima Transat 650, per scelte tecniche e di club, restano l’impresa e l’impressione di un programma impegnativo con obiettivi a lunga scadenza. Sui quali vale la pena soffermarsi. A cominciare dall’attento diario dell’ultima vittoria. Anche in oceano si afferma una coppia mista. Bravi Andrea & Giovanna!
IL RACCONTO E I DETTAGLI
Andrea Pendibene e Giovanna Valsecchi si aggiudicano anche l’ultima, durissima regata di Coppa del Mondo 2013 di questo circuito 650 ormai frequentato dai Campioni del domani con barche considerate l'universita' dello yacht design, veri e propri laboratori galleggianti.
Dopo due giorni di messa a punto tra carena, vele, albero, elettronica carico cambusa si prova la prima parte del percorso circa 100 miglia, ma non prima di aver lucidato la carena fatta con ciclo completo BOERO RACING spruzzata da NAUTICA DEL GOLFO a La Spezia.
Start alle 16 e rientro il giorno successivo entro le 14 per inizio stazze e l'obbligo di essere in assetto regata. Purtroppo durante la notte abbiamo avuto un corto-circuito che ci ha costretto a rinunciare per la regata ai pannelli solari di poppa mantenendo la configurazione mista pila a combustibile EFOY e pannelli ENECOM sulla tuga.
I controlli passano al primo colpo e con l’organizzazione francese non e' scontato, dotazioni, bollini delle vele, documenti
I due giorni pre-race leggiamo le istruzione e poi facciamo un dettagliato radbook con informazioni meteo con la collaborazione di METEOSPORT; waypoint fari e possibili rotte completando il lavoro iniziato ad agosto a La Spezia con le carte e i portolani dell'Istituto Idrografico MM che ci ha iniziato a seguire in questo progetto da inizio anno.
Il primo start domenica 18.8 alle 11 come da programma. Abbiamo attaccato da subito e a Narbonne abbiamo girato primi ma con pochissimo vantaggio perche' era un bordo di bolina larga e le nuove barche spigolo sembrava volassero con poca aria.
Al check point successivo in Spagna a Banlyous il comitato, a causa del mistral in arrivo con BMS 7 e possibile COUP DU VENT F8 su Leucate, ha deciso di fermare la regata al check point de La Grande Motte fino alla fine del mistral. Nella risalita verso la Grande Motte abbiamo deciso di partire su rotta nord per avere un angolo maggiore con il mistral che ha alzato mare e vento oltre i trenta nodi; condizioni dure dove la preparazione fisica e la gestione della sicurezza in mare fatta al CENTRO ADDESTRAMENTO DI ANZIO ci ha aiutato ad arrivare preparati ed affrontare una situazione impegnativa!
Dopo un bordo unico in reaching full speed con code 5 e randa piena siamo arrivati a La Grande Motte in serata. Il Comitato ha obbligato a tutti i concorrenti di rimanere in asseto corsa quindi barche non modificabili e riposo on board.
Il nuovo start viene dato alle 14 del 20.08 con un NW in calo ma sempre forte. Siamo partiti tutti con solent e due mani alla randa per poi issare lo spinnaker, chi il grande chi il medio, alcuni a vele bianche ma a massima velocita' verso il passaggio delle mede sulla bocca del Rodano e il canale delle navi del Golfo di Fos. dove abbiamo sfruttato il materiale di sicurezza PLASTIMO come il proiettore bianco e le strobo a grande visibilita' per segnalare la nosta posizione ai cargo.
In quei momenti di planate infinite poter contare sulle cime Lancelin Racing per le volanti eper il tangone sotto le raffiche e' molto importante cosi da rimanere concentrati sulla massima velocita'!
Di notte tra Tolone e Cap Cisie con brezze che cambiavano direzione ed intensita' e' stata una guerra a colpi di cambi di vele con il Russo e lAustraliano. La nostra scelta estrema ma ragionata e' stata di passare sotto costa per prendere la brezza notturna, scelta che ha pagato.
Abbiamo ripreso le 6 miglia di svantaggio e guadagnate altre 6 miglia a fine tour di Porquerolles raggiungendo cosi il proto dell'americano. Il successivo check point a Carro e' stato difficile con vento in calo negoziando la rotta piu' veloce per passare tra il traffico militare, mercantile e la flotta di pescherecci d'altura, ma abbiamo lottato e siamo passati primi con un buon margine, tante manovre on board per i continui salti di vento e ottime le calzature Lizard che non hanno mai limitato i nostri movimenti grazie al grip della suola.
Al passaggio di Narbonne, dopo una prima parte con vento leggero di bolina e una seconda parte sotto spinnaker grande con onda formata, abbiamo girato il parco mitili in piena notte. Il comitato ci ha avvisato che avevamo accumulato 3 ore di vantaggio sui diretti concorrenti.
Dopo Narbonne, il parco mitili di Cap d'Agde e Sete tutto in andatura di bolina abbiamo scelto di andare offshore per prendere il vento da Sud che doveva entrare verso le 11, dopo una piatta di vento con il sole forte protetti dai nuovi occhiali SALICE che abbiamo testato!
A 10 miglia dalla linea di arrivo il vento e' calato completamente ed ha iniziato ad entrare da E anziche' da S diminuendo cosi la distanza dagli avversari che arrivavano di poppa a tutta velocita'. Le ultime 10 miglia con vento leggero di poppa con lo spy DELTA RACING abbiamo messo una marcia in piu' tagliano per primi e secondi in assoluto dietro al proto dell'americano.
Purtroppo l'organizzazione ci ha vietato di imbarcare il tracker spot della GIALDINI per evitare un supporto di routage da terra, che ci avrebbe potuto agevolare; pazienza nessuna traccia della regate e nessun debriefing da fare, ma lo riutilizzeremo da subito nei prossimi allenamenti. (ITA520MARINA MILITARE)
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