Storia | Barche > Saloni

13/04/2014 - 22:26

Serata dei Campioni al Vela Festival

Andrea Mura è il Velista dell'anno

Serata dei Campioni al Vela Festival, con la proclamazione del Velista dell’Anno 2014. Vince Andrea Mura. Premi speciali agli altri finalisti
 

 
A Genova la premiazione del Velista dell’Anno TAG Heuer 2014 e della grande “Serata dei Campioni”, evento clou della seconda giornata del Tag Heuer VELAFestival, venerdì 11 aprile. Durante l’applaudita grande soiree sono svelati tutti i vincitori del premio più prestigoso della vela italiana.

Primo tra tutti appunto il Velista dell'anno TAG Heuer 2014, il migliore in assoluto, ovvero il navigatore cagliaritano Andrea Mura. Che, si legge nella motivazione, ha meritato il premio di Velista dell’Anno innanzitutto perché nel 2013 ha trionfato in tempo reale alla mitica OSTAR, una delle più dure regate transatlantiche in solitario di sempre. Ricordiamo che Andrea Mura è stato prima votato e inserito nella ristretta lista dei finalisti, grazie al pubblico degli appassionati italia che durante un apposito sondaggio online hanno espresso oltre 12.000 preferenze, e quindi proclamato Velista dell’Anno TAG Heuer 2014 da una giuria di qualità riunita nella redazione de Il Giornale della Vela.

Successivamente sono stati aggiudicati anche gli altri tre prestigiosi premi creati dal Giornale della Vela e da TAG Heuer. Il Premio TAG Heuer “Passion”, riservato a chi più si è distinto per la grinta dimostrata sui campi di regata, è stato vinto da Marta Maggetti. Premiata perché la passione non ha età: a soli 18 anni infatti, ha già vinto tre Mondiali, un argento mondiale e due titoli Europei tra Techno 293 e RS:X. Il Premio TAG Heuer “High Performance”, per chi si è distinto in una regata pura ad alto contenuto tecnico, è andato invece a Gilberto Nobili. Che se lo è aggiudicato per essere stato l’unico italiano presente a bordo di Team Oracle durante la “doppietta” di vittorie alla Coppa America del 2010 e del 2013, come grinder ma soprattutto come creatore dei software di navigazione wireless. Infine, il Premio TAG Heuer “Innovation”, dedicato a chi ha ideato qualcosa di innovativo nella progettazione e nell'attrezzatura, è stato conquistato dalla “coppia Oracle” formata da Mario Caponnetto e Michele Stroligo. Motivo? Il premio all’innovazione non può che toccare alla coppia di italiani che è stata l’artefice “dietro alle quinte” del successo di   Oracle all’ultima Coppa America grazie al lavoro nel team di progettazione sulla fluidodinamica e sull’ala.
 
IL VELISTA DELL’ANNO
Andrea Mura, 49 anni, nato a Cagliari

Ha meritato il premio di Velista dell’Anno innanzitutto perché nel 2013 ha trionfato in tempo reale alla mitica OSTAR, una delle più dure regate transatlantiche in solitario di sempre. Questa vittoria però non è isolata ma si aggiunge al grande “filotto” di successi di Andrea Mura, che è stato il primo grande navigatore italiano ad avere vinto tutte le più importanti regate oceaniche internazionali, andandole a “rubare” ai cugini francesi. Dalla Route du Rhum nel 2010 alla Twostar nel 2012, quando ha stabilito il record assoluto in 13 giorni 12 ore e 47 minuti da Plymouth a Newport. Lo stesso anno è protagonista di un altro primato alla Quebec-Saint Malo: 11 giorni, 15 ore, 00 minuti e 59 secondi per coprire 3.087 miglia a una velocità media di 10,39 nodi. I suoi segreti? Una grande marineria e una speciale esperienza di velaio, che lo hanno portato a ottimizzare di continuo il suo Open 50 “Vento di Sardegna”: progettato dall’italiano Umberto Felci, è ora una delle più veloci barche oceaniche in circolazione, oltre che tutta italiana.

PREMIO TAG HEUER PASSION
Marta Maggetti, 18 anni, nata a Cagliari

Premiata perché la passione non ha età: a soli 18 anni infatti, Marta Maggetti ha già vinto tre Mondiali, un argento mondiale e due titoli Europei tra Techno 293 e RS:X. È per questo che possiamo già definirla come la vera erede di Alessandra Sensini, un’altra atleta che di passione se ne intende. Sicuramente una delle più forti interpreti della tavola in circolazione, Marta Maggetti esprime anche la voglia di successo della nuova generazione di velisti italiani: dopo essere stata condidata infatti ha fatto incetta di voti sfruttando le doti da “comunicatrice web” tipiche delle nuove generazioni. Mitica la sua foto su Instagram che la ritrae con un “Se leggi devi votare” sul giubbotto salvagente.

PREMIO TAG HEUER HIGH PERFORMANCE
Gilberto “Gillo” Nobili, 39 anni, nato a Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia)

Basterebbe il fatto di essere l’unico italiano presente a bordo di Team Oracle durante la “doppietta” di vittorie alla Coppa America del 2010 e del 2013. Ma il premio High Performance Gilberto Nobili lo merita per essere stato non solo un potente grinder dell’imbarcazione a stelle e strisce. L’atleta italiano infatti su Oracle non ha girato solo le manovelle: grande testa, ha dato il suo contributo fondamentale alla realizzazione dei software di navigazione wireless a bordo di Oracle, uno dei punti di forza del team per la vittoria finale. Senza dimenticare il suo curriculum incredibile che lo vede partecipare a due campagne su Luna Rossa, nel 2003 e nel 2007, saltando tutti i passaggi “di rito” per essere proiettato in breve tempo nel gotha della vela Mondiale.

PREMIO TAG HEUER INNOVATION
Mario Caponnetto, 53 anni, nato a Genova e Michele Stroligo, 30 anni, nato a Trieste

Il premio all’innovazione non può che toccare alla coppia di italiani che è stata l’artefice “dietro alle quinte” del successo di Team Oracle all’ultima Coppa America. Stiamo parlando di Mario Caponnetto, il “maestro”, e Michele Stroligo, “l’allievo”. Caponnetto è reputato il massimo esperto di Computational Fluid Dynamics nel team di progettazione yankee e ha dato il suo contributo allo sviluppo dell’ala: le due chiavi della vittoria americana nella rocambolesca finale di Coppa del 2013. Michele, alla sua prima vera esperienza lavorativa, si è invece occupato dello sviluppo idrodinamico e delle analisi CFD: chi, fresco di laurea in architettura navale, può vantarsi di aver “vinto una Coppa America” come risultato del proprio debutto nel mondo del lavoro?
 
 

Commenti