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13/06/2018 - 15:34

Vela e poi

Alla Velalonga, Velatamente

Tre i team schierati dal progetto di riabilitazione psicosociale alla 34esima edizione della festa del mare, in programma domenica 17 giugno

 

Hanno lavorato duro tutto l’inverno gli equipaggi di Velatamente che il prossimo 17 giugno vedremo sulla linea di partenza della 34esima edizione della Velalonga. Noix de coco, Brezza e Bella Giovanna le imbarcazioni schierate in occasione della regata velica cittadina organizzata ogni anno dalla sezione di Napoli della LNI.

Velatamente è un progetto di riabilitazione psicosociale realizzato dal Dipartimento di Salute Mentale della ASL Napoli 1 Centro in collaborazione con la Lega Navale Italiana sez. di Napoli. Una iniziativa portata avanti da operatori sanitari territoriali per pazienti con grave disagio mentale in ambiti sociali esterni. Mira ad una vera e propria integrazione sociale dei soggetti che manifestano un disagio psichico, riprendendo così le rivoluzionarie idee di  Franco Basaglia, padre della Legge 180 che proprio quest’anno compie 40 anni.

L’andare a vela diventa un modo per far venir fuori e consolidare la parte sana e vitale degli utenti, quella su cui lavora la riabilitazione sganciando la sofferenza psichica dal solito circuito di malattia.

Lo spirito di gruppo che si forma solitamente a bordo, da valore marinaresco diventa in questo caso un vero e proprio strumento terapeutico. Anche il rapporto con gli operatori muta: si sgancia dalla logica operatore-utente e l’equipe diventa equipaggio, senza più distinzioni di ruoli se non quelli riconosciuti abitualmente a bordo. Spontaneamente si realizza l’integrazione.

Così, puntuali, ogni martedì senza lasciarsi scoraggiare dal meteo spesso avverso, i ragazzi del progetto Velatamente, hanno lasciato i Centri di Riabilitazione Diurna di competenza e si sono recati presso la sede della Lega Navale di Napoli per imparare l’arte di andar per mare, alternando lezioni in aula ad uscite in mare.

Hanno imparato a far nodi, a timonare, a regolare le vele ma soprattutto hanno ri-acquisito la capacità a fare gruppo, ad assumersi responsabilità nei confronti propri ed altrui, ad aiutarsi a vicenda, riscoprendo  valori quali socialità, responsabilità, solidarietà ed impegno. Qualità che si manifestano di volta in volta quando, chiamati a preparare le imbarcazioni, accorrono tutti con acqua e ramazza; qualcun altro non ha esitato neppure un attimo a metter la sveglia all’alba per tornare dalla gita fuori porta ed onorare, come un vero professionista della vela, l’impegno preso verso il suo equipaggio partecipando alla regata di beneficenza Telethon svolta lo scorso inverno, nonostante il brutto tempo.

Nella vela hanno trovato uno stimolo, una passione con cui esprimersi, un posto in cui gli affanni trovano pace, proprio come accade a tutti i velisti professionisti o della domenica ed amanti del mare!

“L’iniziativa nasce per evidenziare come il diritto alla salute non può essere un concetto astratto ma passa attraverso la partecipazione ad eventi che esaltano la condivisione sociale ancor più se attraverso la pratica sportiva. La vela più di altre discipline sportive permette di sperimentare la libertà ad esprimersi con il solo limite dato dagli elementi naturali piuttosto che dal pregiudizio sociali.” ha spiegato il prof Fedele Maurano, direttore del Dipartimento Salute Mentale Asl Na 1.

“In questi anni di collaborazione tra Asl e Lega Navale abbiamo constatato ancora una volta il valore sociale e terapeutico dell’andar per mare. Oltre ad ospitare i ragazzi per l’insegnamento della teorica e pratica, da qualche anno siamo riusciti a destinare una delle nostre imbarcazioni, Bella Giovanna, al progetto. Velatamente è l’ulteriore dimostrazione che con la vela si può fare tutto!” ha commentato il Presidente della LNI Napoli, Alfredo Vaglieco.

Il successo e la continuità con cui da oltre 17 anni, in sordina si svolge questa attività, nonostante i pochi fondi a disposizione dimostra che Velatamente è una realtà stabile grazie al lavoro ed alla passione di circa 40 persone, tra operatori ed utenti ed il sostegno di diversi enti: oltre a quelli già menzionati, è presente il personale della Cooperativa Sociale ERA, del Gruppo di Imprese Sociali Gesco, in qualità di co-gestore con la Asl Na1 Centro, dei servizi di riabilitazione psichiatrica. Infine la Sagifi, fornitrice del catering per la ASL, anche quest’anno ha donato la cambusa agli equipaggi partiti dal 4 all’8 giugno per l’annuale crociera estiva.

Sezione ANSA: 
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