Storia | Regata > Vela Oceanica

22/07/2010 - 15:54

268 GIORNI, 4 ORE E 8 MINUTI: E' RECORD

Alessandro
ce l'ha fatta!

Sul traguardo alle 8 di giovedi mattina. Grande accoglienza in mare e a terra. Le lacrime e la gioia del 39enne geologo bolognese. E' il primo uomo a completare il giro del mondo a vela senza stop su un 6 metri.

Alessandro ce l’ha fatta. E’ il primo uomo a completare il periplo del globo senza soste con una mini-barca a vela di soli 6 metri e mezzo. Ha tagliato il traguardo alle 8,02 di questa mattina a Les Sables d’Olonne, nella regione atlantica francese della Vandea. La città della Vendeé Globe, il giro del mondo in solitario senza scalo e senza assistenza: ma con barche lunghe 18 metri, il triplo di quella di Alessandro. Il suo giro del mondo da solo con il 6,5 metri Findomestic Banca, record mondiale che il WSSC dell’ISAF si appresta a ratificare, è durato 268 giorni, 4 ore e 8 minuti. Era partito da qui il 26 ottobre 2009, è arrivato il 22 luglio 2010. Quasi nove mesi di altra vita. Michel Desyoueaux ha impiegato 84 giorni a vincere l’ultima Vendeé Globe.

In mare qualcuno gli ha gridato: "Ma sei forse pazzo?” Alessandro, 39 anni, non ha avuto dubbi e ha risposto: “Sarai matto tu!”. E a coordinare l’accoglienza di Alessandro c’era la mamma francese Anne-Marie (è a causa sua che l’italianissimo Alessandro, biologo bolognese, per i giornali transalpini è diventato da oggi: “il navigatore franco-italiano”...!). Sulla questione della follia di questa impresa, mamma Anne-Marie ha la sua versione: "Sembra pazzesco a vederlo da fuori, con le nostre vite. Ma Alessandro è molto ben preparato, nessuna improvvisazione. E’ un ragazzo molto strutturato”.

Ha preso un Mini 650, l’ha reso veramente inaffondabile, testandone l’efficacia sia in termini di tenuta che la resistenza agli shock, poi ha aggiunto una specie di “scatola” a poppa, la cabina della sua casa per nove mesi sul mare. “La cabina di poppa che ho aggiunto è stata davvero una buona idea – commenta Alessandro – quando arriva un’onda e si plana a 15 nodi, stare lì dietro ti fa sentire protetto”.

Dal gran caldo ai ghiacci del Pacifico, dalle burrasche alle calme di vento (che l’hanno perseguitato soprattutto negli ultimi tre mesi in Atlantico), la rottura dell’albero a duemila miglia da Capo Horn, la sosta per riparare il riparabile e allestire un nuovo albero più corto, ma sufficiente per continuare. Possibile che il 39enne biologo bolognese non abbia sentito l’impulso di smettere, di arrendersi? “Macchè – si schermisce lui sicuro – queste cose le pensate voi da fuori. Io non ero in regata, quindi avevo tutto il tempo di aspettare, pensare, riparare quando è servito. Delle mie imprese per mare amo soprattutto l’aspetto del viaggio, mi entusiasmano gli incontri con i delfini, con gli albatros, le foche”.

Le 28.365 miglia totali del percorso sono state completate alla media di 105,1 miglia nelle 24 ore a una velocità di 4,3 nodi.
 
“Sono infinitamente felice e ringrazio tutti quelli che hanno creduto in questa difficile impresa: la mia equipe a terra, gli sponsor, in particolar modo Findomestic che ha creduto in me fin dall'inizio” ha anche detto Alessandro Di Benedetto a terra. Con questa sponsorizzazione Findomestic vuole sottolineare lo spirito di sacrificio, il senso della sfida, l’ambizione e l’impegno, dimostrati da Alessandro Di Benedetto nel portare a termine questa grande impresa, valori propri dei grandi protagonisti dello sport, ma anche valori in cui Findomestic ed il Gruppo BNP Paribas si riconoscono (Findomestic appartiene al Gruppo BNP Paribas).

Eppure il nuovo antieroe della vela, il primo piccolo uomo su piccola barca a domare tutti gli oceani in un solo giro, non è un robot. E stamattina, quando ha messo piede sulla terraferma, aveva le lacrime agli occhi. Molto felice di vedere così tante persone per il suo arrivo, una ventina di barche uscite in mare a prenderlo e tantissimi ad aspettarlo a terra. Lui, di sicuro, ha la testa ancora tra le onde.

www.alessandrodibenedetto.net

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