Storia | Regata > Coppa America
29/06/2013 - 21:26
OK dalla Coast Guard. Ma Team New Zealand protesta. E Luna Rossa...
OK dalla Coast Guard. Ma Team New Zealand protesta. E Luna Rossa...
Al via il 7 luglio. Forse...
Gli organizzatori della prossima Coppa America incassano il Marine Event Permit: il sospirato “permesso” a regatare da parte della Coast Guard USA. Ma tra i team è gelo (altro che mediazione). Di Emirates Team New Zealand la prima protesta alla Giuria. E Luna Rossa pensa alla Corte Suprema...
Un passo avanti importante, ma non ancora definitivo, sulla strada della regolarità della prossima XXXIV America’s Cup della vela. E’ arrivato il Marine Event Permit da parte della Coast Guard USA, il permesso a regatare, necessario sempre e in discussione dopo l’incidente e la tragedia di Artemis.
Il direttore della regata Iain Murray ringrazia la Guardia Costiera e definisce il permesso “un passo importante e necessario per l’America’s Cup”. “Adesso - ha continuato Murray - siamo pronti davvero per il programma di regate di questa estate, che inizierà con la regata-parata di flotta del 5 luglio, e poi con la prima regata della Louis Vuitton Cup, selezione per gli sfidanti, il 7 luglio”.
Il Marine Event Permit ha richiesto lo sviluppo del piano sicurezza che include le 37 “raccomandazioni” fatte dal Race Director a seguito degli sviluppi dell’incidente di Artemis. In seguito al permesso della Guardia Costiera, Murray ha pubblicato il Bando di Regata inviato a tutti i concorrenti, dando efficacia alle 37 raccomandazioni, le quali a questo punto fanno parte a tutti gli effetti delle regole di regata.
“La Regatta Notice non è stata fatta con leggerezza - ha detto sempre Murray - nè senza considerare l’impatto e le possibili conseguenze per ogni concorrente e per gli organizzatori stessi. La sicurezza, dopo quanto accaduto, non è qualcosa che i concorrenti possono scegliere a piacimento. Ho scritto il bando di regata nell’interesse collettivo dell’America’s Cup come antica istituzione e come vetta dello sport velico”.
Tutto a posto dunque? Niente affatto. La risposta non si è fatta attendere: Emirates Team New Zealand ha presentato una formale protesta alla Giuria Internazionale, contestando 3 delle 37 raccomandazioni sulla sicurezza. La protesta dovrebbe essere discussa lunedi 8 luglio, il giorno successivo alla prima regata della Louis Vuitton Cup tra ETNZ e Luna Rossa... I kiwi insomma non ci stanno e puntano i piedi.
E Luna Rossa? La sfida italiana, nata e cresciuta grazie agli accordi con Team New Zealand, e dopo la forte presenza scenica di Patrizio Bertelli all'indomani dell'incidente di Artemis, pare impegnata su due fronti: quello velico, con gli ultimi preparativi alla prima regata di domenica prossima 7 luglio (proprio contro lo sfidsnte "alleato ETNZ), guardando soprattutto alle nuove derive sulle quali si spera molto; ma nel frattempo non molla certo il fronte legale, dove l'alleanza con i kiwi è doppia. Per questo, Luna Rossa ha ritenuto inutile presentare una protesta alla Giuria, che sarebbe stato un doppione di quella di Grant Dalton, e sta pensando - e probabilmente già preparando - un ricorso alla Corte Suprema di New York.
Lo scenario è tutt’altro che sereno, considerando anche quanto evidenziato nei giorni scorsi a proposito dei dubbi sul reale potere della Giuria Internazionale quale arbitro in tema di Coppa America. Anche in caso di rigetto della protesta neozelandese, quindi, resta aperta la possibilità di portare il caso davanti alla Corte Suprema di New York. La Coppa America che torna in tribunale, proprio nei giorni previsti per le regate. Speriamo di risvegliarci scoprendo che si è trattato solo di un incubo...
www.americascup.com
Un passo avanti importante, ma non ancora definitivo, sulla strada della regolarità della prossima XXXIV America’s Cup della vela. E’ arrivato il Marine Event Permit da parte della Coast Guard USA, il permesso a regatare, necessario sempre e in discussione dopo l’incidente e la tragedia di Artemis.
Il direttore della regata Iain Murray ringrazia la Guardia Costiera e definisce il permesso “un passo importante e necessario per l’America’s Cup”. “Adesso - ha continuato Murray - siamo pronti davvero per il programma di regate di questa estate, che inizierà con la regata-parata di flotta del 5 luglio, e poi con la prima regata della Louis Vuitton Cup, selezione per gli sfidanti, il 7 luglio”.
Il Marine Event Permit ha richiesto lo sviluppo del piano sicurezza che include le 37 “raccomandazioni” fatte dal Race Director a seguito degli sviluppi dell’incidente di Artemis. In seguito al permesso della Guardia Costiera, Murray ha pubblicato il Bando di Regata inviato a tutti i concorrenti, dando efficacia alle 37 raccomandazioni, le quali a questo punto fanno parte a tutti gli effetti delle regole di regata.
“La Regatta Notice non è stata fatta con leggerezza - ha detto sempre Murray - nè senza considerare l’impatto e le possibili conseguenze per ogni concorrente e per gli organizzatori stessi. La sicurezza, dopo quanto accaduto, non è qualcosa che i concorrenti possono scegliere a piacimento. Ho scritto il bando di regata nell’interesse collettivo dell’America’s Cup come antica istituzione e come vetta dello sport velico”.
Tutto a posto dunque? Niente affatto. La risposta non si è fatta attendere: Emirates Team New Zealand ha presentato una formale protesta alla Giuria Internazionale, contestando 3 delle 37 raccomandazioni sulla sicurezza. La protesta dovrebbe essere discussa lunedi 8 luglio, il giorno successivo alla prima regata della Louis Vuitton Cup tra ETNZ e Luna Rossa... I kiwi insomma non ci stanno e puntano i piedi.
E Luna Rossa? La sfida italiana, nata e cresciuta grazie agli accordi con Team New Zealand, e dopo la forte presenza scenica di Patrizio Bertelli all'indomani dell'incidente di Artemis, pare impegnata su due fronti: quello velico, con gli ultimi preparativi alla prima regata di domenica prossima 7 luglio (proprio contro lo sfidsnte "alleato ETNZ), guardando soprattutto alle nuove derive sulle quali si spera molto; ma nel frattempo non molla certo il fronte legale, dove l'alleanza con i kiwi è doppia. Per questo, Luna Rossa ha ritenuto inutile presentare una protesta alla Giuria, che sarebbe stato un doppione di quella di Grant Dalton, e sta pensando - e probabilmente già preparando - un ricorso alla Corte Suprema di New York.
Lo scenario è tutt’altro che sereno, considerando anche quanto evidenziato nei giorni scorsi a proposito dei dubbi sul reale potere della Giuria Internazionale quale arbitro in tema di Coppa America. Anche in caso di rigetto della protesta neozelandese, quindi, resta aperta la possibilità di portare il caso davanti alla Corte Suprema di New York. La Coppa America che torna in tribunale, proprio nei giorni previsti per le regate. Speriamo di risvegliarci scoprendo che si è trattato solo di un incubo...
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