Storia | Regata
19/05/2011 - 18:20
Sconforto e dolore per la scomparsa di Luca Paolillo, promessa della vela
Sconforto e dolore per la scomparsa di Luca Paolillo, promessa della vela
Addio Lillo, va dove
ti porta il vento
ti porta il vento
Sconforto e dolore per la scomparsa di Luca Paolillo, giovane promessa della vela
Il mondo della vela è precipitato in un lutto improvviso, triste, attonito, come solo può esserlo la scomparsa di un giovane, di un adolescente, per un incidente stradale a bordo di uno scooter. Non dovrebbe succedere mai. E invece un destino crudele ha portato via la giovane vita diciassettenne di Luca Paolillo, ragazzo strepitoso e velista decisamente fuori dal comune, un campioncino, uno con quella luce speciale negli occhi e tanta strada davanti. L'incidente è accaduto pochi giorni fa, Luca è entrato in coma e non è riuscito a riprendersi.
"Luca ha preso il bordo in buona e se n'è andato dove il mare incontra il cielo, le nostre speranze, le nostre preghiere sono andate con lui e non lo rivedremo più, almeno non su questa terra e non sul mare che tanto ha amato, come tutti noi": lo hanno scritto i suoi amici del 420, che all'ultima regata nazionale lo hanno ricordato, con un fiocco che conteneva le loro dediche, i pensieri, le emozioni. "Abbiamo regatato come se lui fosse li' con noi e continueremo a farlo, perchè forse questo è il modo migliore per ricordarlo e tenerlo sempre nei nostri cuori. Ciao Lillo, vai dove ti porta il vento per sempre".
Luca era e resta per tutti Lillo, con quel fisico asciutto e i ricci e gli occhi che ridevano. Un ragazzino avido della vita, delle gioie della sua età, degli amici, del divertimento. Luca Paolillo aveva incontrato la vela come tanti bambini a 8 anni, sugli Optimist della scuola vela ad Anzio. Un incontro che ha riempito la sua vita, e ci ha regalato un personaggio capace di entusiasmare. Ha corso, regatato, girato l'Italia con i suoi allenatori che oggi sono affranti come i parenti, i genitori, la sorella Giulia.
A terra era un terremoto, il grande animatore, punto di riferimento e amico di tutti. In mare, regalava il piacere di vederlo regatare: così lo descrivono gli allenatori che hanno condiviso con Lillo pezzi di vita importante, forse i più belli. Il "casinista" della compagnia, in barca a vela si trasformava, capace di grande concentrazione, classe e bordi giusti. Quello che si dice la soddisfazione di chi vive per questo sport. Europeo di Club Optimist nel 2007, italiano a squadre Optimist 2007, 14° assoluto al Mondiale Optimist del 2008. Poi era passato sul 420 facendosi notare subito, puntava agli ISAF Youth Worlds.
Un ragazzo così non muore, nessun ragazzo muore davvero. Restano tra noi. La comunità della vela, i suoi amici, la classe 420, un mare di persone stanno partecipando al dolore della famiglia. Nei modi che, di certo, fanno piacere a Lillo, sono parte della vita che ha costruito e vissuto: regatando, lanciando messaggi su Facebook, raccontandosi storie, stringendosi stretti, scrivendo dediche.
Commovente anche il ricordo di Marcello Meringolo, allenatore e tecnico federale storico della vela giovanile: "E' difficile descrivere il mio stato d'animo, in questo momento, poiche' da poche ore, sono venuto a conoscenza della scomparsa di Luca Paolillo, detto da tutti, Lillo. Una morte prematura, a causa di un incidente stradale, che ha privato la vela italiana di un ragazzo serio e di sicuro valore, corretto e stimato da tutti. Luca lo ricordo soprattutto in Optimist, sempre a giocarsi le prime posizioni con alcuni dei miei ragazzi (Benamati, Benini e Zorzi, con lui nella squadra azzurra 2008), nelle regate a squadre del 2007 e 2008, protagonista e grande capitano della squadra del Tevere Remo.
Un pensiero, va a Claudio Ramoni, che lo ha allenato e cresciuto con tanta passione. Chi vive nel nostro ambiente, sa quanti km e quante giornate in acqua si fanno per i nostri ragazzi, e quando succede una cosa simile, un pezzo di storia se ne va... In questo caso, all'improvviso. Ciao Lillo, hai scritto una grande pagina della vela giovanile, e hai lasciato un ricordo che sara' per sempre nei cuori di tanti tuoi amici e colleghi di avventure. Ci mancherai, quello e' certo."
Da Corpus Christi (Texas, USA), dove sta correndo il Mondiale Melges 24, Lorenzo Bressani, uno dei velisti italiani più famosi, ha voluto sottolineare in un comunicato: "Le vittorie di oggi le dedico a Luca Paolillo, giovane promessa della vela".
Con un comunicato sul web della Federvela: "il Presidente Carlo Croce, lo staff tecnico federale e l'intera Federazione Italiana Vela sono detti vicini alla sorella Giulia, a mamma Simona e papà Nicolò".
I funerali di Luca Paolillo si terranno lunedi alle 11 presso la Parrocchia Gran Madre di Dio, a Ponte Milvio a Roma.
La redazione di Saily si unisce al cordoglio di familiari e amici, nel ricordo del grande Lillo.
Il mondo della vela è precipitato in un lutto improvviso, triste, attonito, come solo può esserlo la scomparsa di un giovane, di un adolescente, per un incidente stradale a bordo di uno scooter. Non dovrebbe succedere mai. E invece un destino crudele ha portato via la giovane vita diciassettenne di Luca Paolillo, ragazzo strepitoso e velista decisamente fuori dal comune, un campioncino, uno con quella luce speciale negli occhi e tanta strada davanti. L'incidente è accaduto pochi giorni fa, Luca è entrato in coma e non è riuscito a riprendersi.
"Luca ha preso il bordo in buona e se n'è andato dove il mare incontra il cielo, le nostre speranze, le nostre preghiere sono andate con lui e non lo rivedremo più, almeno non su questa terra e non sul mare che tanto ha amato, come tutti noi": lo hanno scritto i suoi amici del 420, che all'ultima regata nazionale lo hanno ricordato, con un fiocco che conteneva le loro dediche, i pensieri, le emozioni. "Abbiamo regatato come se lui fosse li' con noi e continueremo a farlo, perchè forse questo è il modo migliore per ricordarlo e tenerlo sempre nei nostri cuori. Ciao Lillo, vai dove ti porta il vento per sempre".
Luca era e resta per tutti Lillo, con quel fisico asciutto e i ricci e gli occhi che ridevano. Un ragazzino avido della vita, delle gioie della sua età, degli amici, del divertimento. Luca Paolillo aveva incontrato la vela come tanti bambini a 8 anni, sugli Optimist della scuola vela ad Anzio. Un incontro che ha riempito la sua vita, e ci ha regalato un personaggio capace di entusiasmare. Ha corso, regatato, girato l'Italia con i suoi allenatori che oggi sono affranti come i parenti, i genitori, la sorella Giulia.
A terra era un terremoto, il grande animatore, punto di riferimento e amico di tutti. In mare, regalava il piacere di vederlo regatare: così lo descrivono gli allenatori che hanno condiviso con Lillo pezzi di vita importante, forse i più belli. Il "casinista" della compagnia, in barca a vela si trasformava, capace di grande concentrazione, classe e bordi giusti. Quello che si dice la soddisfazione di chi vive per questo sport. Europeo di Club Optimist nel 2007, italiano a squadre Optimist 2007, 14° assoluto al Mondiale Optimist del 2008. Poi era passato sul 420 facendosi notare subito, puntava agli ISAF Youth Worlds.
Un ragazzo così non muore, nessun ragazzo muore davvero. Restano tra noi. La comunità della vela, i suoi amici, la classe 420, un mare di persone stanno partecipando al dolore della famiglia. Nei modi che, di certo, fanno piacere a Lillo, sono parte della vita che ha costruito e vissuto: regatando, lanciando messaggi su Facebook, raccontandosi storie, stringendosi stretti, scrivendo dediche.
Commovente anche il ricordo di Marcello Meringolo, allenatore e tecnico federale storico della vela giovanile: "E' difficile descrivere il mio stato d'animo, in questo momento, poiche' da poche ore, sono venuto a conoscenza della scomparsa di Luca Paolillo, detto da tutti, Lillo. Una morte prematura, a causa di un incidente stradale, che ha privato la vela italiana di un ragazzo serio e di sicuro valore, corretto e stimato da tutti. Luca lo ricordo soprattutto in Optimist, sempre a giocarsi le prime posizioni con alcuni dei miei ragazzi (Benamati, Benini e Zorzi, con lui nella squadra azzurra 2008), nelle regate a squadre del 2007 e 2008, protagonista e grande capitano della squadra del Tevere Remo.
Un pensiero, va a Claudio Ramoni, che lo ha allenato e cresciuto con tanta passione. Chi vive nel nostro ambiente, sa quanti km e quante giornate in acqua si fanno per i nostri ragazzi, e quando succede una cosa simile, un pezzo di storia se ne va... In questo caso, all'improvviso. Ciao Lillo, hai scritto una grande pagina della vela giovanile, e hai lasciato un ricordo che sara' per sempre nei cuori di tanti tuoi amici e colleghi di avventure. Ci mancherai, quello e' certo."
Da Corpus Christi (Texas, USA), dove sta correndo il Mondiale Melges 24, Lorenzo Bressani, uno dei velisti italiani più famosi, ha voluto sottolineare in un comunicato: "Le vittorie di oggi le dedico a Luca Paolillo, giovane promessa della vela".
Con un comunicato sul web della Federvela: "il Presidente Carlo Croce, lo staff tecnico federale e l'intera Federazione Italiana Vela sono detti vicini alla sorella Giulia, a mamma Simona e papà Nicolò".
I funerali di Luca Paolillo si terranno lunedi alle 11 presso la Parrocchia Gran Madre di Dio, a Ponte Milvio a Roma.
La redazione di Saily si unisce al cordoglio di familiari e amici, nel ricordo del grande Lillo.
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