Storia | Regata > Derive

10/03/2021 - 13:45

Aveva 93 anni

Addio Jean Morin, tra i padri del 470

PERSONAGGI CHE MIGLIORANO LE VITE DEGLI ALTRI - La scomparsa di Jean Morin, costruttore di oltre 15mila (!) scafi della deriva disegnata da André Cornu, un artigiano di straordinaria competenza e passione

 

Ebanista di formazione come suo padre, Jean Morin aveva l'oro tra le dita. A lui si rivolse André Cornu, l'architetto del 470, chiedendogli di costruire la deriva destinata a un successo che ancora non termina, nel 1962, e Jean non esitò un secondo. Da allora sono stati prodotti più di 15.000 470 “Morin”. Jean ci ha appena lasciato, all'età di 93 anni.

Per questo il nome Morin è così famoso, per la grande diffusione e l'apprezzamento per la deriva 470, tuttora olimpica. La liason con il disegnatore della barca, André Cornu, e Jean Morin nasce al salone nautico di Parigi del 1962, nel quale si presenta come il “fratello maggiore” del 420 firmato Christian Maury e prodotto da Lanaverre: una stretta di mano e il futuro è partito.

Nel suo laboratorio di Pessac vicino a Bordeaux, Morin costruisce il piccolo Mousse, noto per la qualità delle sue finiture. I 470 Morin sono rapidamente un successo. Scafi bianchi, coperte nei colori lavorati dall'azzurro al giallo senape, dall'arancio vivo al rosso fragola, mastra discreta, fasciame levigato e verniciato, barra in legno lamellare incollato degna di uno strumento musicale, piattino con il numero di serie sullo specchio di poppa... La barca è bella, ben pensata, ben rifinita... Lo yachting è in piena espansione e il 470 sta cavalcando quest'onda. "Tra il 1963 e il 1976, quasi 15.000 Morin uscirono dagli stampi", ricorda Alain Corcuff, grande figura dei 470, oggi presidente onorario della classe francese e internazionale.

E quando il 470 divenne una serie olimpica per le Olimpiadi di Montreal del 1976, Jean Morin costruì 1.600 barche in un solo anno. Non solo ha corso con Jean-Claude Cornu, figlio di André, campione del mondo nella 505 e selezionato olimpico in FD, ma non ha esitato a inviare a sue spese in Canada trenta scafi in occasione dei primi campionati del mondo extraeuropei nel 1972. Vende tutte le sue barche… Il team francese arriva ad attrezzare i 470 direttamente nel suo cantiere. È benevolo, offre prezzi interessanti, consiglia, rassicura. 

Il 470 Morin è un gioiello, ottimizzato dai migliori marinai francesi tra cui Gérard Devillard, Michel Cornic, Marc Bouët, Stéphane Fleury, Michel Christ, Gérard Daugey, i fratelli Follenfant, Jean-Pierre Salou, Didier Bernard... Il 470 diventato olimpico è più ambito e molti cantieri lo costruiranno per le giovani generazioni, da Boutémy a Fountaine-Pajot, da Nautivela a Parker, e poi KD, Mackay o Ziegelmayer...

Jean Morin cederà il cantiere a Yachting France, poi diventa promotore immobiliare nei Pirenei, dopo aver fatto del 470 un successo mondiale. Ha lasciato il segno su una serie di appassionati, a cominciare da Nicolas Guichet, storico esperto e insegnante, follemente innamorato di questa barca. Nel suo club CN Ablon (www.cn-ablon.fr), sulle rive della Senna e vicino all'aeroporto di Parigi Orly, scopre mitiche imbarcazioni abbandonate, che ripristina come opere d'arte, come il campione olimpico 470 di Thierry Peponnet e Luc Pillot a Seul nel 1988, o il Morin numero 13 con albero e boma in legno. È un vero cacciatore di occasioni! Oggi ha recuperato il 470 medaglia d'argento con i neozelandesi a Rio nel 2016 e ritirerà questo fine settimana quella di Nicolas Charbonnier e Olivier Bausset, medaglia di bronzo a Pechino nel 2008, in un hangar ENVSN a Saint-Pierre Quiberon.

Sezione ANSA: 
Saily - News

Commenti