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25/11/2021 - 16:11

37 America's Cup

AC37 in Irlanda? Cork rilancia

CORK, UNA NUOVA PROPOSTA ALIMENTA LE SPERANZE - Le basi dei team e il villaggio su siti pubblici cittadini da riqualificare (anzichè strutture private, come nel primo progetto), un risparmio di 30 milioni. In Irlanda ci credono. E Ben Ainslie...

 

Dopo la presentazione del Protocollo, e l’ulteriore rinvio (a marzo 2022) della comunicazione sulla località per la prossima America’s Cup 37, i candidati sembrano tutti molto attivi. In particolare Cork, la località irlandese che è stata anche rafforzata dall’endorsement (ovvio) di Ben Ainslie, che non ha fatto mistero della sua preferenza per una soluzione che li vedrebbe “giocare come a casa”.

Gli irlandesi in particolare nelle ultime ore hanno fatto un passo avanti importante, con una nuova proposta che sposta le basi e il villaggio in altra posizione, una opzione che pare molto più economica perché utilizzerebbe terreni di proprietà pubblica per ospitare l'evento internazionale. La nuova proposta vedrebbe l'area tecnica e le basi del team per la 37a America's Cup situate nei Tivoli Docks, un sito all'interno del porto di Cork situata sul fiume Lee, mentre il villaggio pubblico sarebbe situato a monte del fiume a Kennedy Quay, vicino al centro città e alle principali stazioni dei treni e degli autobus.

Il vantaggio economico, sotto forma di risparmio per il governo, si stima intorno ai 30 milioni di euro (50 contro gli 80 del progetto iniziale). Il governo irlandese dovrebbe stanziare altri 55 milioni di euro per il diritto di ospitare l'evento. L’aspetto negativo di questo spostamento è nel tempo richiesto alle barche dei team per raggiungere l’area di regata, che aumenta considerevolmente.

In Irlanda la discussione è aperta e la voglia di vedere la Coppa è forte. L’investimento è significativo per un evento sportivo, ma sul piatto viene messo un ritorno stimato fino a 500 milioni di euro, oltre al vantaggio di riqualificare due siti pubblici della città.

Nelle recenti apparizioni per il Protocollo e prima che scoppiasse la “grana” del Royal New Zealand Yacht Squadron (vedi nostro articolo), Grant Dalton aveva confermato (pur senza citarle) le diverse opzioni straniere per ospitare la prossima Coppa, ma allo stesso tempo ha lasciato intendere che resta aperta una residua trattativa con il governi neozelandese per trattenere le regate a Auckland.

I siti che rimbalzano nelle voci sono sempre gli stessi: oltre a Cork (Irlanda), c’è sempre in corsa Jeddah (Arabia Saudita), la Spagna (con Valencia o Barcellona). E tanto per fare confusione lo stesso Dalton ha chiosato strizzando l'occhio: “Forse c'è una sorpresa che nessuno conosce, non si sa mai”.

Sezione ANSA: 
Saily - America's Cup

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