Storia | Regata > Vela Olimpica
04/07/2016 - 20:30
Un mese alla cerimonia di inaugurazione
30 giorni a Rio,
Il Video con l'inno
Il punto sulla squadra della vela olimpica azzurra a 30 giorni dall'apertura di Rio 2016, con il DT Michele Marchesini - VIDEO, L'INNO UFFICIALE A RITMO DI SAMBA
MENO TRENTA
Vanno e vengono da Rio, la rotta dall'Italia sembra piena di velisti e veliste, con sacche di vele e materiali vari. C'è chi ha varato la barca nuova con la quale correrà proprio le Olimpiadi (martedi 5 mancherà un mese esatto alla cerimonia di inaugurazione), e c'è invece prova per la prima volta al vento di Rio i nuovi gennaker olimpici con i colori delle bandiere nazionali. Il Direttore Tecnico Michele Marchesini ha fatto un utile punto della situazione di uomini, mezzi e date.
MA A RIO E' CORSA CONTRO IL TEMPO
(ANSA) Un mese a quella che, visto lo scenario naturale, era stata presentata come l'Olimpiade più bella della storia. Sotto il Cristo del Corcovado i problemi non sono stati risolti e a Rio de Janeiro è corsa contro il tempo.
Intanto ieri è uscito l'inno ufficiale delle Olimpiadi di Rio realizzato dal divo del samba Thiaguinho con l'aiuto del rapper Projota. Il video è girato per le vie di Rio de Janeiro. (Ansa.it)
VIDEO: L'INNO UFFICIALE A RITMO DI SAMBA
LE ULTIME SUGLI AZZURRI
(Federvela) Prosegue senza sosta a Rio de Janeiro l’attività della Squadra Olimpica, quando mancano 35 giorni all’inizio dei XXI Giochi Olimpici (la cerimonia di apertura il 5 agosto al Maracanà, le prime regate per la vela l’8 agosto con le due flotte della Tavola RS:X e dei Singoli Laser Standard e Radial).
In questi ultimi giorni chiaramente il fermento nelle acque nella Guanabara Bay è molto intenso e sono sempre di più le Squadre nazionali che svolgono i propri programmi di allenamento, quindi il traffico nella baia è notevole e le coach races organizzate dai singoli allenatori sono all’ordine del giorno per i vari gruppi di allenamento.
Per quanto riguarda gli atleti azzurri, l’attività alla base italiana a Niteroi procede come da programma e in generale, in questi giorni, c’è una particolare concentrazione sul lavoro di rifinitura, ovvero sulla preparazione di scafi e appendici, e sulla scelta dei materiali (alberi, vele e rigging in generale). Un lavoro molto importante che è stato leggermente anticipato rispetto alle ultime sessioni di luglio previste a Niteroi e Rio a ridosso delle regate, quando tutta la squadra si sposterà dall’altra parte della baia presso la Venue Olimpica Marina da Gloria che, a partire dalla sua apertura il 24 luglio, sarà la base logistica per la vela a questi Giochi di Rio 2016.
“In questi giorni stiamo armando il Nacra 17 con cui Bissaro-Sicouri parteciperanno alle regate olimpiche e al momento Vittorio sta lavorando molto sulle derive e sugli angoli d’incidenza delle medesime. Per i giochi verrà utilizzata la barca del Mondiale 2016 di Clearwater, sta scendendo in acqua la barca usata nel corso della stagione”, spiega il Direttore Tecnico Michele Marchesini. “Conti e Clapcich hanno invece varato il loro 49er FX nuovo, che ha avuto come padrino lo stesso Bissaro e con cui parteciperanno ai Giochi, mentre il secondo scafo, con cui disputarono il Test Event di Rio l’anno scorso, sarà utilizzato come barca spare.
Per quanto riguarda gli altri azzurri, per Giorgio Poggi (Singolo Finn) è prevista una permanenza continuativa a Rio di un mese e finalmente è arrivato anche l’albero nuovo realizzato in Svizzera con le medesime impostazioni di laminazione e distribuzione dei pesi di quello usato per il Mondiale di Gaeta, che era un albero charterizzato, mentre Caputo-Sinno (Doppio 470 F) continuano lavorare sulla conoscenza della baia e sui fondamentali.
I due atleti del Singoli Laser, Francesco Marrai e Silvia Zennaro, arriveranno a Rio la settimana prossima, così come Flavia Tartaglini (Tavola RS:X F), mentre non sono previste altre sessioni in baia per Mattia Camboni (Tavola maschile), che continuerà ad allenarsi sul Garda e da lunedì parteciperà all’Europeo ad Helsinki, in Finlandia, prima di tornare a Rio direttamente per la trasferta olimpica. Rispetto a quella che è la nostra tabella di marcia”, conclude Marchesini, “siamo leggermente in anticipo e questo ci permette di lavorare con serenità.
La nostra base a Niteroi ci consente di vivere questa fase finale della preparazione in assoluta tranquillità e concentrazione, questo è esattamente quello che volevamo. Sappiamo che è un momento importante, in cui non fare errori e in cui continuare a svolgere con la serietà di sempre il lavoro che abbiamo impostato, senza sentire la necessità di inventare nulla di straordinario”.
GLI ULTIMI TRENTA GIORNI VISTI DA RIO
PELE' TEDOFORO? RESTANO DUBBI
(ANSA) E' cominciato il countdown in attesa della cerimonia di apertura del 5 agosto al Maracanà, quando l'ultimo tedoforo accenderà la fiamma del tripode. L'onore dovrebbe toccare a Pelè, se supererà l'handicap, agli occhi di chi deve decidere, di non essere mai stato atleta olimpico. Nota curiosa è che poi il braciere olimpico non rimarrà nello stadio carioca, ma verrà spostato in un punto ancora tenuto segreto del centro della metropoli. Gli impianti delle gare sono praticamente pronti, comprese le strutture mobili sulla spiaggia di Copacabana per il beach volley, mentre la linea 4 della metropolitana dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere inaugurata l'1 agosto anche se non arriverà fino al Parco Olimpico di Barra da Tijuca.
RISANAMENTO AMBIENTALE, PROMESSA NON DEL TUTTO MANTENUTA
(...) Del resto il Brasile, e Rio in particolare, rimane la terra del 'dia dia', quindi si procede a vista, giorno per giorno complice la pesante recessione economica in atto, cercando di fare il possibile per evitare gli imprevisti. Il tutto tenendo presente che lo stato di Rio, in pratica la regione carioca, è in bancarotta e quindi gli ultimi contributi finanziari dovranno arrivare direttamente dal governo federale. Di sicuro c'è che nessuno degli obiettivi di risanamento ambientale che erano tra i punti forti del dossier che valse i Giochi alla 'Cidade Maravilhosa' verrà rispettato. Niente risanamento delle acque della baia di Guanabara, dove si svolgeranno le gare di vela. Qualcosa è stato fatto, visto che il lavoro delle 7 stazioni ecologiche hanno fatto salire dal 16 al 48% il tasso di acque definibili 'pulite', ma si è rimasti lontani dall'obiettivo dell'80% garantito a suo tempo al Cio. Lo stesso discorso vale per la Lagoa Rodrigo Freitas, suggestivo campo di gara del canottaggio: avrebbe dovuto diventare balneabile, invece c'è augurarsi che nessun atleta cada in acqua. (Ansa.it)
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