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20/02/2014 - 20:54

Voci, nomi, novità, attese, a due anni e 9 mesi dal via del prossimo Everest della vela

1000 giorni al Vendee 2016!

Mancano due anni e 9 mesi al via della prossima edizione del giro del mondo in solitario senza scalo né assistenza. Una regata-impresa per pochi, che attrae molti. Anche in Italia
 
 
Il 4 febbraio scorso il calendario ha segnato una data importante, sia pure simbolicamente: la scadenza di 1000 giorni al via del prossimo Vendée Globe 2016, il giro del mondo in solitario da Les Sables d’Olonne a Les Sables d’Olonne, passando per i grandi capi.
 
A che punto è l’organizzazione della regata, e quali sono i navigatori che vi prenderanno parte? 33 mesi è un tempo lungo, ma anche brevissimo se si tratta di organizzare una impresa di questo genere. Alcuni hanno già iniziato il progetto, altri ci stanno pensando, la gran parte se non tutti, sta cercando risorse, sponsor, partner.
Il Vendée Globe resta un sogno di molti velisti, ogni edizione ha richiamato i migliori navigatori del momento. Vediamo le ultime sul giro 2016.
 
VERSO UNA FLOTTA NUMEROSA?
La recente pubblicazione delle nuove regole della classe IMOCA ha consentito a molti progetti di partire sapendo in che direzione andare. Alcuni grandi sponsor da sempre vicini alla vela oceanica senza limiti hanno confermato la loro presenza al fianco di campagne importanti, come Safran e Banque Populaire (che si definisce “la banca della vela”!) che hanno annunciato la costruzione di più barche dallo stesso stampo, quindi vedremo in gara una piccola flotta di quasi monotipi.
 
Tra i nomi nuovi, ovviamente francesi, quello di Morgan Lagravière (che ha rappresentato la regione della Vandea al Figaro) sarà proprio lo skipper del nuovo Safran. Almeno altre due nuove barche sarebbero pronte alla costruzione.
 
Si danno per certe le presenze di Jérémie Beyou (Maître Coq), Armel Le Cléac'h (Banque Populaire) e del citato Morgan Lagravière (Safran) per l’edizione 2016-2017 del Vendée Globe, ma è atteso il ritorno di Sébastien Josse con i colori di Gitana. E se gli occhi restano puntati sui concorrenti dell’ultima edizione come Vincent Riou, Louis Burton, il “nostro” Alessandro Di Benedetto e Tanguy de Lamotte, ecco che altri nomi di prestigio si affacciano nel toto-Vendée... Roland Jourdain che pensa alla sua quarta partecipazione (!). O i vari Pascal Bidégorry, Charles Caudrelier, Yann Eliès, Alex Thomson e Fabien Delahaye, i quali non fanno mistero di voler tentare l’avventura. Tra questi potrebbe spuntare il nome del vincitore della prossima regata intorno al mondo in solitario senza scalo. Non tutti con barche nuove: ci sono in giro molti IMOCA 60 assai validi e pronti al giro, a partire dal vincitore dell’ultimo Vendée, il Macif di Francois Gabart!
 
Una ridda di voci e rumors che lascia supporre che la linea di partenza dell’ottava edizione del Vendée Globe possa essere  davvero numerosa e di grande qualità, a tutto vantaggio dello spettacolo e dei ritorni media.
 
NOVITA’ TECNICHE
Dal punto di vista tecnico si può già dire che sarà per la prima volta un Vendée nel quale l’ultima generazione di barche costruite avrà chiglia e albero identici, progettati per essere più robusti che nel recente passato. Di conseguenza ci si attende meno ritiri, più battaglia sugli oceani, a beneficio di tutti: velisti, sponsor, pubblico, media…
 
E GLI ITALIANI?
Oltre al citato Alessandro Di Benedetto, ormai a tutti gli effetti italo-francese, dall’Italia non mancano le “manifestazioni di interesse”. Quella più dichiarata riguarda Giancarlo Pedote, che dopo due Mini Transat e l’ultimo splendido (benchè sfortunatissimo) secondo posto, vuole a tutti i costi passare a un IMOCA 60. Per lui è in corso la ricerca di partner e sponsor. Ci potrebbero essere altri italiani in grado di ben figurare al Vendée, a cominciare da Andrea Mura (che però per il momento sembra continuare a concentrarsi sui programmi del suo 50 Open Vento di Sardegna, anche se è pronto a salire su un 60 appena se ne presentasse l’occasione…), lo stesso Pietro D’Alì, oppure Marco Nannini, che per il momento sta svolgendo una grande e meritoria attività didattica e promozionale sulla vela di grande altomare. Senza dimenticare Gaetano Mura (che è comunque ancora agli inizi del programma sul Class 40 Bet 1128), e qualche outsider che può sempre spuntare, visto che ormai il movimento della vela oceanica e dei solitari in Italia è ben sedimentato. Per tutti però, il conto alla rovescia è iniziato: siamo sotto ai 1000 giorni dal via…

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